Come vivono la propria casa gli Italiani?

 Come vivono la propria casa gli Italiani?

Secondo Immobiliare.it si passa la maggior parte del tempo in salotto o in cucina, ma quasi il 20% dei single frequenta assiduamente la camera da letto. Poco il tempo passato in bagno, mentre al Sud si ricevono gli ospiti in cucina e i maschi italiani scoprono la passione per i fornelli

Casa dolce casa. Il tempo da spendere tra le proprie quattro mura è sempre più limitato, ma quando riusciamo a goderci la tranquillità del nostro focolare, in quale stanza preferiamo rifugiarci? E come viviamo queste quattro mura? Immobiliare.it, leader del mercato online italiano, lo ha chiesto ai suoi utenti e i risultati hanno fotografato con precisione la nostra società. Di certo era prevedibile che la maggior parte del tempo venisse trascorsa in salotto (39% del campione) o in cucina (28%), meno forse che appena 4 italiani su 100 dedicassero il loro tempo casalingo principalmente alla cura di sé nel bagno.

Come vivono gli Italiani la propria casa?

 Solo un 5,8%, però, si dichiara veramente disposto a sacrifici per migliorare il comfort dell’abitazione, mentre il 47,5% è piuttosto favorevole ma senza rinunce, a fronte di un 46,8% che preferisce spendere diversamente i propri soldi. La particolarità del gruppo che non intende spendere nella casa è che consiste, per lo più, di pensionati oltre i 65 anni di età, mentre i più propensi ad apportare migliorie risiedono a Roma, Milano e Palermo, invece i più parchi vivono a Genova, Napoli e Torino. Da un focus su coloro che sono disposti a spendere, risulta una media del 40% circa per migliorie, impiantistica, arredamento e oggettistica, mentre solo un 21,4% investe molto o abbastanza in opere d’arte . A Roma e Palermo si investe molto in arte e arredamento; a Milano si spende per migliorie edilizie, tecnologie e impianti; Torino brilla per le tecnologie; Genova predilige l’oggettistica; Napoli spende poco. Casa-tana o casa-casa per le famiglie italiane che vivono nelle grandi città? L’83,2% delle famiglie interpellate da Tecnoborsa definisce la propria casa come un luogo vissuto e aperto alla convivialità, dove trovare anche un rifugio dalle fatiche (11,3%) o solo dormire (3,4%) ed eventualmente lavorare (2,1%).

Vivere la casa: Casa-tana o casa-casa per le famiglie italiane che vivono nelle grandi città?

 L’83,2% delle famiglie interpellate da Tecnoborsa definisce la propria casa come un luogo vissuto e aperto alla convivialità, dove trovare anche un rifugio dalle fatiche (11,3%) o solo dormire (3,4%) ed, eventualmente, lavorare (2,1%). Coloro che definiscono ospitale e vissuta la propria casa sono per lo più le famiglie numerose, mentre la casa-rifugio-studio-lavoro è prerogativa dei singles. A Roma prevalgono la casa vissuta e la casa rifugio; a Milano troviamo la casa dormitorio e la casa studio; la casa ospitale è a Napoli, Palermo e Genova; Torino vive più la casa come un rifugio e un luogo di relax. Però, solo un 5,8% si dichiara veramente disposto a sacrifici per migliorare il comfort dell’abitazione, mentre il 47,5% è piuttosto favorevole ma senza rinunce, a fronte di un 46,8% che preferisce spendere diversamente i propri soldi.