Assoedilizia: microprogetti di arredo urbano

 I comuni rischiano di essere invasi da microprogetti riguardanti piazze, vie, marciapiedi, spazi a verde; che dovranno affrettarsi a stoppare (provando che sono contro l’interesse pubblico). Altrimenti le nostre città ed i nostri paesi si riempiranno di pedane, piattaforme, gazebi, pensiline, corrimani, “panettoni” e blocchi dissuasori, asfaltature di verde pubblico e di aiuole, steli ed “opere d’arte”, camminamenti, sovrappassi, cavalcavia e quant’altro. Appello di Assoedilizia al Governo per un ripensamento sulla norma relativa ai microprogetti di interesse locale contenuta nel Decreto Legge anticrisi, attualmente in sede di conversione. Perplessità sull’introduzione del principio del silenzio-assenso Più difficoltosa la tutela dell’interesse pubblico in tema di ambiente, di decoro urbano, di fruibilità del suolo pubblico; nonché degli interessi legittimi dei residenti controinteressati. Passo indietro sul piano del federalismo: minore efficacia nella tutela dei beni non soggetti a vincoli di istituzioni gerarchiche superiori (ad esempio dello Stato). Secondo il presidente di assoedilizia Achille Colombo Clerici: “D’ora in poi occorrerà guardarsi, oltre che dai writers, anche dai sedicenti “artisti” del luogo pubblico. L’art. 23 del Decreto Legge del 28 novembre scorso (attualmente in sede di conversione) prevede che gruppi organizzati, in modo non meglio definito, di cittadini possano presentare proposte operative (microprogetti) per interventi di interesse locale o di arredo urbano, sul suolo pubblico o su beni pubblici. L’ente locale può collaborare. In caso di mancata opposizione da parte di quest’ultimo(quando non si tratti di beni particolarmente protetti per i quali necessita l’autorizzazione preventiva) si forma il silenzio-assenso;decorsi 60 giorni dalla domanda. Nei grandi Comuni, dove già è difficile star dietro alle DIA (che marciano con il silenzio-assenso) immaginiamo quanti microprogetti riusciranno a sgattaiolare dalle maglie dei controlli. Le opere sono finanziate in parte dalla collettività, attraverso il meccanismo dei crediti d’imposta.

Lazio: uno sviluppo sostenibile per il Parco del Circeo

 Salvaguardare l’ambiente e gli insediamenti produttivi nell’ottica di uno sviluppo sostenibile. Questo l’obiettivo della Regione per il Parco Nazionale del Circeo e per il Lago di Paola, come ha spiegato il Presidente della Regione Piero Marrazzo, durante un incontro presso la sede dell’Ente Parco, a Sabaudia, a cui hanno partecipato il presidente dell’Ente Parco, Gaetano Benedetto, il Sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, e il presidente della Litorale Spa, Romolo Guasco. “E’ stato un incontro importante – ha dichiarato Marrazzo – abbiamo raggiunto la condivisione sul metodo per affrontare le questione relative al Parco e al Lago di Paola. Mi farò carico – ha aggiunto – di invitare in Regione la Comunità del Parco per decidere insieme un ‘cronoprogramma di lavoro’”. “Ci sono due elementi certi – ha continuato – innanzitutto la difesa dell’ambiente, in particolare del Lago di Paola, e poi la necessità di tener conto degli insediamenti produttivi, come l’agricoltura, la cantieristica, l’itticoltura che sono attualmente operativi legittimamente sul territorio”.

Genova: il verde pubblico è protagonista

 Il comune di Genova ha stabilito un piano di manutenzione per il verde pubblico. Il programma di interventi che sarà eseguito nel corso dell’anno prevede il reimpianto di 187 alberi che sostituiranno 153 esemplari in condizioni di sofferenza. Questo dato, seppure di piccola entità, segnala un cambiamento di indirizzi ed esprime la volontà di far crescere il verde a Genova e di porre attenzione alle nuove esigenze che la manutenzione del verde ci impone. Le sostituzioni che si stanno per avviare, ove è presente anche una zona parcheggio, saranno completate con l’installazione di idonee protezioni e di zone di rispetto prive di pavimentazione impermeabilizzante. Tutto questo pone l’attenzione sulla vivibilità delle citta’, molto spesso trascurate, dove in molti casi si acquistano anche case a cifre da capogiro dove il verde pubblico è solo un miraggio o una speranza.