CasaOggi. Cucina ecocompatibile: Aran Cucine vi presenta AQUA

 AQUA nasce dalla particolarità delle ante, totalmente verniciate ad acqua ed ecologiche. L’ azienda, oltre a migliorare la propria gestione aziendale e a contribuire alla salvaguardia della natura, dimostra il proprio impegno imprenditoriale verso l’ ambiente, adottando un comportamento più responsabile e contribuendo, nel concreto, ad un uso sostenibile delle risorse del pianeta. Ante disponibili nei 4 colori: panna, rovere scuro, rovere grigio, bianco semilucido.

Consorzi di bonifica, il sistema fa acqua

 La situazione è sotto gli occhi di tutti: il sistema dei Consorzi di bonifica fa acqua da tutte le parti. Impedisce una visione unitaria della situazione idrogeologica, ci difende da alluvioni e smottamenti nel modo in cui le vicissitudini vissute nei giorni scorsi da tante popolazioni hanno dimostrato. Per contro, la contribuzione obbligatoria da parte di condòmini e proprietari di casa e terreni, cresce inesorabilmente ogni anno, caratterizzata – oltretutto – da iniquità intollerabili (intere regioni in cui non si paga se già si paga il servizio fognario, ed altre – nella stessa situazione – nelle quali invece si paga comunque, e così via discriminando da luogo a luogo, secondo scelte discrezionali delle singole Regioni o dei singoli carrozzoni consortili). Riordinare questo sistema è improcrastinabile. E, per farlo, bisogna anzitutto sapere chi deve pagare per le opere di bonifica.

Normativa
Confedilizia ha avviato una battaglia per difendere la proprietà immobiliare urbana dalle pretese di quei Consorzi che – protetti dalle rispettive Regioni – chiedono ai soli proprietari di immobili, contributi che – evidentemente – andrebbero posti a carico della fiscalità generale. Si tratta di una battaglia condotta, nel più ampio quadro della difesa delle proprietà urbane (ma anche fondiarie), per ottenere il rispetto della legge. Per questo appare opportuno precisare che cosa dice la normativa del settore.

Regione Lazio: parte il progetto “Energia dai tetti”

 Il Programma “Energia dai tetti” prevede per la prima volta in Italia un intervento integrato di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle coperture di edifici delle Ater del Lazio ed installazione e gestione di pannelli fotovoltaici.

Interessata alla bioedilizia nel Piano Casa, la Regione Lazio ha pensato di sfruttare questa occasione per dimostrare che le politiche per la tutela dell’ ambiente e la riduzione delle emissioni si coniugano perfettamente con gli investimenti e provvedimenti pubblici mirati a valorizzare il patrimonio edilizio e a favorire la ripresa economica.

L’ assessore alle Politiche della Casa Mario Di Carlo dichiara: “Grazie progetto Energia dai tetti realizzeremo un intervento di manutenzione straordinaria, che coinvolgerà oltre 350 edifici, per una superficie di 64.000 mq, per i quali abbiamo attivato risorse per oltre 22 milioni di euro, 15 dei quali stanziati dall’ assessorato alla Casa e 7 dall’ assessorato all’ Ambiente. Grazie all’ ottimo lavoro svolto dal tavolo tecnico che ha messo a punto il programma è stata poi introdotta una procedura nuova, conveniente per tutti i soggetti interessati, sia in termini ecologici che economici.

“Progettare la sostenibilità 3”. Workshop Restauro Sostenibile

 “Progettare la sostenibilità 3”
27 – 31 ottobre 2009
Spazio A18 (sede della Rivista AND)
Via degli Artisti 18r
Firenze

Promosso da Ance Firenze e dalla rivista di architettura AND, diretta dall’ arch. Paolo Di Nardo, il workshop Progettare la sostenibilità 3 si configura come un’ occasione di riflessione sulla progettazione sostenibile applicata ad una concreta realtà urbana, quale può essere la Manifattura Tabacchi all’ interno di una città così peculiare e urbanisticamente rappresentativa come Firenze.

Il workshop sarà condotto dal Professor Giovanni Carbonara, coadiuvato da un team di professionisti e docenti, che guiderà 20 partecipanti nel progetto di restauro di questa significativa zona della città secondo un approccio ed una metodologia sostenibile.

Tecnologia / ambiente. Legambiente e Posta Pronta insieme: l’ innovazione al servizio dell’ ambiente

 Semplificare la vita dei cittadini e il lavoro delle aziende. Risparmiare tempo, carta, toner delle stampanti, petrolio e anidride carbonica eliminando la necessità di spostarsi, fare file, perdere ore per risolvere pratiche burocratiche. L’ innovazione tecnologica al servizio dell’ ambiente e della vita di tutti, grazie ad una rivoluzione virtuale che fa sentire i suoi vantaggi concreti nella gestione del quotidiano, nel rispetto e nella tutela dell’ ambiente.

Sono queste le parole d’ ordine della partnership tra Legambiente e Posta Pronta, servizio all’ avanguardia che permette di inviare la posta prioritaria, le raccomandate e le raccomandate A / R direttamente dal computer, razionalizzando così i trasporti, ma garantendo al contempo la consegna al destinatario da parte di Poste Italiane, con le sue caratteristiche di sicurezza e affidabilità.

Con Posta Pronta, le lettere viaggiano in formato elettronico dal pc sino al centro stampa più vicino alla città di destinazione. Qui vengono stampate, imbustate, affrancate e consegnate a Poste Italiane per gli ultimi chilometri. Con Posta Pronta, la tecnologia incontra il quotidiano per semplificare la vita di ognuno di noi. Ogni missiva, infatti, può essere conservata in formato digitale.

I benefici sono sia per i singoli cittadini, che non devono più uscire di casa per acquistare buste, carta o francobolli e trascorrere interminabili ore in coda agli uffici postali, sia per le imprese, che razionalizzano e rendono più efficiente il lavoro di segreteria.

Ambiente. Formigoni chiede al Governo di trasferire le competenze a Regione Lombardia

 Trasferire a Regione Lombardia le competenze in materia di ambiente. È questo l’ invito forte rivolto al Governo italiano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto al convegno di apertura del Festival Internazionale dell’ Ambiente ospitato a Palazzo Pirelli.

Un festival, giunto alla seconda edizione, che Formigoni vede come grande occasione per le istituzioni lombarde di porsi come laboratorio permanente e trasparente di sperimentazione di politica e di cultura ambientale e per i cittadini di essere coinvolti e corresponsabilizzati in scelte e comportamenti virtuosi decisivi per il futuro delle nostre società. Dunque la richiesta di piena competenza regionale in materia ambientale.

“Chiediamo piena attuazione dell’ art. 116 della Costituzione – ha detto il presidente Formigoni – che al suo terzo comma prevede possono essere attribuite alle Regioni, con legge dello Stato e su iniziativa della Regione interessata, le competenze su tutela dell’ ambiente e dell’ ecosistema”.

30 milioni di ecoincentivi
Il presidente Formigoni, ha ricordato che l’ impegno di Regione Lombardia nella lotta allo smog per la stagione invernale 2009 – 2010 ha portato a stanziare 30 milioni di euro di incentivi.

Assoedilizia: microprogetti di arredo urbano

 I comuni rischiano di essere invasi da microprogetti riguardanti piazze, vie, marciapiedi, spazi a verde; che dovranno affrettarsi a stoppare (provando che sono contro l’interesse pubblico). Altrimenti le nostre città ed i nostri paesi si riempiranno di pedane, piattaforme, gazebi, pensiline, corrimani, “panettoni” e blocchi dissuasori, asfaltature di verde pubblico e di aiuole, steli ed “opere d’arte”, camminamenti, sovrappassi, cavalcavia e quant’altro. Appello di Assoedilizia al Governo per un ripensamento sulla norma relativa ai microprogetti di interesse locale contenuta nel Decreto Legge anticrisi, attualmente in sede di conversione. Perplessità sull’introduzione del principio del silenzio-assenso Più difficoltosa la tutela dell’interesse pubblico in tema di ambiente, di decoro urbano, di fruibilità del suolo pubblico; nonché degli interessi legittimi dei residenti controinteressati. Passo indietro sul piano del federalismo: minore efficacia nella tutela dei beni non soggetti a vincoli di istituzioni gerarchiche superiori (ad esempio dello Stato). Secondo il presidente di assoedilizia Achille Colombo Clerici: “D’ora in poi occorrerà guardarsi, oltre che dai writers, anche dai sedicenti “artisti” del luogo pubblico. L’art. 23 del Decreto Legge del 28 novembre scorso (attualmente in sede di conversione) prevede che gruppi organizzati, in modo non meglio definito, di cittadini possano presentare proposte operative (microprogetti) per interventi di interesse locale o di arredo urbano, sul suolo pubblico o su beni pubblici. L’ente locale può collaborare. In caso di mancata opposizione da parte di quest’ultimo(quando non si tratti di beni particolarmente protetti per i quali necessita l’autorizzazione preventiva) si forma il silenzio-assenso;decorsi 60 giorni dalla domanda. Nei grandi Comuni, dove già è difficile star dietro alle DIA (che marciano con il silenzio-assenso) immaginiamo quanti microprogetti riusciranno a sgattaiolare dalle maglie dei controlli. Le opere sono finanziate in parte dalla collettività, attraverso il meccanismo dei crediti d’imposta.