News. Tecnocasa entra nel mondo RICS

 RICS, la più grande organizzazione a livello internazionale di professionisti che operano nel settore immobiliare, ha appena nominato il Presidente del Gruppo Tecnocasa, dott. Oreste Pasquali, membro anziano (fellow). La nomina è avvenuta a settembre 2009 in via diretta, in virtù dello straordinario percorso professionale e imprenditoriale del dott. Pasquali.

L’ appartenenza al mondo RICS segna una tappa importante nel cammino di apertura del Gruppo Tecnocasa verso il mondo degli investitori istituzionali internazionali. In quest’ ottica anche il presidente e l’ amministratore delegato di Tecnocasa Advisory Group, Alessandro Riboni e Antonio Zagaroli, hanno sostenuto il percorso di accreditamento e l’ esame finale, diventando a loro volta membri RICS. In questo modo, il settore di consulenza del Gruppo Tecnocasa può contare su una qualificazione riconosciuta a livello internazionale proprio in virtù degli alti standard dell’ associazione.

RICS (Royal Institution of Chartered Surveyors) nasce ufficialmente nel 1868 a Londra dall’ incontro di tre gruppi di professionisti del settore immobiliare che fondarono l’ Institution of Survey col fine di accrescere la propria dignità professionale sia nei confronti del Governo britannico che dei clienti istituzionali.

Mercato immobiliare turistico mare Centro: le Marche

 Proseguendo il nostro viaggio alla scoperta del mercato immobiliare delle più belle località turistiche italiane, oggi la nostra attenzione verte sul mercato delle Marche, per individuare, attraverso le analisi condotte dall’ Ufficio Studi Tecnocasa, le preferenze di chi cerca la seconda casa in questa terra meravigliosa.

Nelle località turistiche delle Marche si segnala una contrazione delle quotazioni del 4,2%, con una diminuzione più sensibile per le località della provincia di Macerata (-5,5%), seguite da quelle della provincia di Ascoli Piceno (-3,9%) ed Ancona (-3,7%).

Ancona provincia
Stabili le quotazioni immobiliari a Numana nella seconda parte del 2008. Sul mercato si registra una maggiore riflessione nell’ acquisto dell’abitazione ed un aumento delle tempistiche di vendita. Dal lato dei venditori c’è ancora resistenza a ribassare i prezzi della richiesta a meno di particolari esigenze.

La domanda di seconda casa sulla Riviera del Conero arriva da acquirenti della Lombardia, dell’ Emilia e del Veneto. Si cercano bilocali di 50 mq in cui investire cifre medie di 180 mila euro. Richiesta la presenza di due camere da letto e del terrazzo abitabile, possibilmente posizionato in zona centrale e vicina al mare.

Le località più richieste sono Sirolo e Numana, in particolare il lungomare di Marcelli. Qui sono disponibili soprattutto appartamenti in piccoli contesti condominiali e soluzioni indipendenti costruite tra gli anni ’70 e gli anni ’90. Per una soluzione usata in buono stato si spendono mediamente intorno a 3000 – 3500 euro al mq con punte di 4000 – 4500 euro al mq per le soluzioni fronte mare.

L’ incarico al Mediatore meglio darlo per iscritto

 Il mediatore è un imprenditore molto diffuso nel nostro tessuto commerciale. Un tempo il mediatore era identificato nell’ intermediario merceologico, che trattava appunto grano, frutta, ortaggi, tabacco ma anche bestiame, formaggi, stoffe e marginalmente aziende agricole e terreni.

Oggi il mediatore è sempre più identificato, invece, come l’ agente immobiliare vista la grande diffusione di agenzie immobiliari e di operatori del settore che, dalle ultime rilevazioni dell’ ANAMA, l’ associazione degli agenti d’affari della Confesercenti, hanno superato in Italia la soglia dei 100 mila addetti.

I numeri, tra l’ altro parlano chiaro: 75.000 sono gli intermediari iscritti al ruolo presso le Camere di Commercio italiane; 10 mila quelli che operano sotto forma societaria e circa 7 mila quelli in franchising, con marchi noti come Tecnocasa, Gabetti, Toscano ed altri minori.

A questi vanno aggiunti i professionisti che si propongono sul mercato come mediatori anche non essendo abilitati con l’ iscrizione al ruolo in CCIAA, stimati attorno ai 15 mila soggetti. Per non parlare poi degli abusivi, cioè di quei soggetti che sotto copertura di un patentino, magari in possesso del titolare dell’ agenzia, operano come fossero dei mediatori in regola.

Quest’ ultima categoria è deleteria per il Mercato perché privi di responsabilità ed il più delle volte di preparazione adeguata. I disastri causati da questi soggetti sono numerosi e alle volte catastrofici per le casse familiari.

News. Tecnocasa Advisory Group: Competenze polivalenti e servizi di consulenza diversificati

 Tecnocasa Advisory Group (TAG), società del Gruppo Tecnocasa, offre servizi di advisory ad investitori istituzionali. TAG si pone come interlocutore per tutti quei soggetti che intendono dismettere un patrimonio immobiliare parcellizzato sul territorio.

Si rivolge a Fondi, Enti Previdenziali pubblici o privati interessati ad operazioni di dismissione immobiliare, Società immobiliari in genere, ovvero a quei soggetti che sono impegnati in operazioni di acquisizione e, successiva, dismissione immobiliare; di acquisizione di crediti in sofferenza (NPL) tramite l’ analisi e la valutazione dei crediti e delle relative garanzie immobiliari.

Grazie alla capillarità delle reti di intermediazione immobiliare del Gruppo Tecnocasa (oltre 3000 agenzie sul territorio nazionale), TAG riesce a gestire incarichi anche molto frammentari in maniera veloce ed efficiente.

L’ esperienza dei professionisti del Gruppo Tecnocasa, leader dell’ intermediazione immobiliare in Italia, sia nel settore residenziale che in quello degli immobili d’ impresa, e l’ apporto continuo delle elaborazioni dell’ Ufficio Studi Tecnocasa, basate su transazioni effettive, consentono a TAG di avere costantemente dati puntuali, oltre a costituire la base dei diversi servizi offerti.

Nel corso dell’ ultimo anno, sono aumentati il numero dei soggetti che si sono rivolti a TAG allo scopo di avvalersi di un’ organizzazione adeguatamente strutturata ed organizzata nella promozione e nella vendita sia di beni maggiormente appetibili sia di asset di più difficile collocazione.

Il mercato dei box

 In base all’ analisi condotta dall’ Ufficio Studi Tecnocasa il mercato di box e posti auto nel secondo semestre del 2008 a livello italiano evidenzia un calo delle quotazioni del 2.2% per i box e del 3.3% per i posti auto. Nelle grandi città le performance sono state leggermente migliori con una contrazione per i box dell’ 1.9% e per i posti auto del 2.7%, dinamica che non accadeva da diversi semestri.

Tra i motivi che hanno portato alla diminuzione dei prezzi dei box la decisione di tanti acquirenti di rinunciare all’ acquisto per ridurre l’ investimento complessivo nell’ abitazione ed il completamento, soprattutto nelle grandi città, di interventi di nuova costruzione che hanno portato ad una maggiore offerta sul mercato per queste tipologie. Tra le grandi città Napoli ha segnalato il ribasso più sensibile delle quotazioni rispettivamente con -6.7% (box) e -4.7% (posto auto); a seguire Verona rispettivamente con -1.5% (box) e -3.5% (posto auto).

I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque la domanda di box è sempre più alta rispetto all’ offerta. I top prices si evidenziano a Roma dove si possono toccare anche valori di 150 mila euro per una soluzione singola.

Il mercato dei mutui in Italia nel 2008. Uno studio condotto dall’ Ufficio Studi Kìron

 L’ ultimo trimestre del 2008 è stato caratterizzato da una situazione di incertezza innescata dalla crisi di liquidità internazionale poi sfociata nella successiva restrizione al credito, con un innalzamento consistente dei tassi di interesse fino a giungere alle manovre anticrisi delle varie nazioni.

Molti Stati hanno cercato di tutelare le proprie economie con piani che hanno immesso liquidità, ridotto i tassi, ricapitalizzato banche e sostenuto le imprese così da evitare perdite di altri posti di lavori. Un aspetto comune di quasi tutti gli interventi è stato quello di prevenire, per il futuro, un’ altra crisi cercando di depurare il sistema focalizzando gli sforzi verso una valutazione più attenta del rischio.

In questo contesto, nel IV trimestre 2008, il volume di erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra una flessione rispetto allo stesso periodo 2007. Una differenza negativa, pari a -3,3 miliardi di Euro (-18%), che conferma il momento non positivo del mercato; i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione. Nel IV trimestre 2008 tutte le macroaree hanno registrato un andamento negativo, le variazioni negative maggiori si sono registrate nell’ area centrale (-22%) e nell’ area meridionale (-24%).

Considerando, invece, l’ intero anno 2008 rispetto al 2007, si nota come l’ andamento negativo dell’ ultimo trimestre del 2008 ha notevolmente influenzato l’ andamento annuo. Tutte le macroaree registrano una variazione negativa, in particolare l’ area Centrale (-14%) e l’ area Meridionale (-11%); anche nella macroarea insulare si registra una diminuzione nelle erogazioni, anche se lieve (-3%); quest’ area aveva registrato fino allo scorso trimestre un trend positivo.

Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia registriamo una crescita. Dopo un’ iniziale decrescita nei mesi di marzo e aprile 2008, l’ andamento ha ripreso ad aumentare fino al mese di marzo 2009. Confrontando i primi tre mesi del 2009 con lo stesso periodo del 2008, otteniamo una decrescita dello 0,2% delle consistenze.

Il mercato del credito al consumo

 Le famiglie continuano ad indebitarsi attraverso i prestiti personali. Gli ultimi dati Assofin relativi al 2008 indicano che la crescita è continua +1,4 % rispetto al 2007, anche se nell’ ultimo trimestre si è registrata una lieve diminuzione (-0,3%) rispetto allo stesso trimestre del 2007. Il valore complessivo erogato è pari a circa 60,7 miliardi di euro, corrispondenti a oltre 98,9 milioni di operazioni finanziate tra prestiti personali finalizzati e non, carte di credito e cessione del quinto dello stipendio. Quest’ ultima continua a crescere (+39%), seguono i prestiti personali (+ 11,7%) e carta di credito (+7,2%). Diminuisce la percentuale dei prestiti finalizzati (-12,7%), trainati dall’ andamento negativo del settore motocicli (-18,7%) e auto nuova (-14,4%). Sono aumentate le consistenze che hanno superato i 109 miliardi di euro +12,4% rispetto all’ anno precedente.

Il mercato del credito al consumo

 Le famiglie italiane continuano ad indebitarsi attraverso i prestiti personali. Gli ultimi dati relativi al terzo trimestre del 2008 indicano una crescita (+2,9%) rispetto allo stesso trimestre del 2007. Il valore complessivo erogato è pari a 46 miliardi di euro, corrispondenti a oltre 73,2 milioni di operazioni finanziate tra, prestiti personali finalizzati e non, carte di credito e cessione del quinto dello stipendio. Continua ad aumentare la cessione del quinto dello stipendio +31,6%, seguono prestiti personali +14,7% e carta di credito +7,9%, continua invece a diminuire la percentuale dei prestiti finalizzati -10,8%, trainati dall’ andamento negativo del settore automobilistico. Sono in aumento le consistenze che hanno superato i 106,5 miliardi di euro +13,7% rispetto al terzo trimestre del 2007.

Mercato immobiliare: si allungano i tempi di vendita

 Un’ analisi realizzata dall’ Ufficio Studi Tecnocasa ha preso in esame l’ andamento dei tempi medi di vendita degli immobili nell’ ultimo anno. Il periodo analizzato va da Gennaio 2008 a Gennaio 2009. Si sono considerate le grandi città ed i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. Gli ultimi dati ci dicono che nelle grandi città le tempistiche di vendita sono intorno a 138 giorni, in crescita rispetto ai 128 giorni registrati esattamente un anno fa. A seguire i capoluoghi di provincia con una media di 155 giorni contro i 149 di Gennaio 2008 ed infine i comuni dell’ hinterland delle grandi città che sono passati da 166 a 169 giorni. Da notare come nelle grandi città i tempi di vendita siano più brevi rispetto alle altre realtà, a conferma di un maggiore turn over metropolitano.

Mercato immobiliare: uffici in calo, ma meno che in Europa

 Indice puntato contro il settore immobiliare, che invece in Italia ha tenuto: nonostante il calo delle quotazioni in tutto il mondo nel 2008, la discesa è stata solo del 5%. Anche nell’ ultimo semestre, specie per quanto riguarda gli uffici. La crisi immobiliare ha lambito soltanto di striscio il segmento in Italia, grazie a quella che per anni era stata considerata una delle sue maggiori inefficienze, ovvero la scarsità dell’ offerta, e che oggi ne rappresenta invece uno dei punti di forza, riuscendo a contenere le perdite attorno al 5%. Roma e Milano, nell’ ultimo anno, sono riuscite a mettere a segno addirittura un incremento nel livello di assorbimento fino a occupare 300 mila metri quadrati di nuovi spazi. E questo proprio a causa della crisi economica e del credit crunch che non soltanto ha bloccato numerosi progetti già esistenti ma ha stoppato anche i costruttori interessati a investimenti nel comparto uffici.