Mutui: l’ indebitamento delle famiglie italiane è tra i più bassi in Europa

 Abi afferma che in Italia i finanziamenti bancari destinati alle famiglie hanno manifestato nell’ ultimo periodo una dinamica in accelerazione – contrariamente a quanto mostrato dagli altri sistemi bancari europei – principalmente concentrata nel mercato dei mutui per l’ acquisto di abitazioni

Pur in un quadro di incertezza del sistema economico e finanziario nazionale e internazionale, la favorevole dinamica dei tassi di interesse bancari, unitamente alla maggiore propensione delle famiglie italiane verso il mattone – da sempre considerato il bene rifugio per antonomasia – e a un generale miglioramento del clima di fiducia, è alla base dell’ accelerazione dei finanziamenti per l’ acquisto di immobili.

Concentrando l’ attenzione sulla recente dinamica dei finanziamenti alle famiglie, si rileva come a settembre 2009 il tasso di crescita tendenziale di tale segmento di business sia stato di circa il +3,6% in Italia, in aumento rispetto al +1,6% di settembre 2008 e al -0,7%, valore minimo toccato a novembre 2008.

Crisi mutui, bene l’abbattimento dei tassi BCE, che potrebbero scendere

 Inaccettabile la speculazione sul tasso euribor fissato arbitrariamente. cartello bancario al 4,91% con differenziale di 1,16 punti quando 2005- 2007 il differenziale tassi bce euribor era 0.2%. Mancato taglio euribor pesa su mutuo 58 euro al mese, 696 euro medi anno. Se la Bce dovesse tagliare di almeno mezzo punto il tasso di riferimento,nella riunione del 6 novembre p.v. portandolo al 3,25%, sarebbe un sollievo per i prenditori del credito, a patto che la sforbiciata si trasferisca,immediatamente, simmetricamente e con analoga velocità di quando vengono aumentati i tassi, sui prestiti bancari e soprattutto su 3,2 milioni di famiglie indebitate a tasso variabile, un esercito di mutuatari che non riescono più a pagare le rate cresciute del 50-60% dal dicembre 2005. Il timore è che il cartello bancario europeo, che manovra i tassi euribor peggio dei petrolieri, lepri o tartarughe nell’adeguare i prezzi delle benzine con il teorema della doppia velocità nell’abbassare o aumentare i prezzi secondo le proprie convenienze, mentre trasferisce immediatamente allo sportello le manovre di aumento della Bce, dimentica di registrare le diminuzioni, con movimenti impercettibile, come è dimostrato dal tasso euribor a tre mesi, sceso oggi al 4,91% dal 4,92, con un differenziale di ben 1,16 punti rispetto al tasso di riferimento (3,75%), quando nel triennio 2005-2007 è stato in media di uno 0,20 per cento.