L’ ultimo trimestre del 2008 è stato caratterizzato da una situazione di incertezza innescata dalla crisi di liquidità internazionale poi sfociata nella successiva restrizione al credito, con un innalzamento consistente dei tassi di interesse fino a giungere alle manovre anticrisi delle varie nazioni.
Molti Stati hanno cercato di tutelare le proprie economie con piani che hanno immesso liquidità, ridotto i tassi, ricapitalizzato banche e sostenuto le imprese così da evitare perdite di altri posti di lavori. Un aspetto comune di quasi tutti gli interventi è stato quello di prevenire, per il futuro, un’ altra crisi cercando di depurare il sistema focalizzando gli sforzi verso una valutazione più attenta del rischio.
In questo contesto, nel IV trimestre 2008, il volume di erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra una flessione rispetto allo stesso periodo 2007. Una differenza negativa, pari a -3,3 miliardi di Euro (-18%), che conferma il momento non positivo del mercato; i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione. Nel IV trimestre 2008 tutte le macroaree hanno registrato un andamento negativo, le variazioni negative maggiori si sono registrate nell’ area centrale (-22%) e nell’ area meridionale (-24%).
Considerando, invece, l’ intero anno 2008 rispetto al 2007, si nota come l’ andamento negativo dell’ ultimo trimestre del 2008 ha notevolmente influenzato l’ andamento annuo. Tutte le macroaree registrano una variazione negativa, in particolare l’ area Centrale (-14%) e l’ area Meridionale (-11%); anche nella macroarea insulare si registra una diminuzione nelle erogazioni, anche se lieve (-3%); quest’ area aveva registrato fino allo scorso trimestre un trend positivo.
Per quanto riguarda il valore delle consistenze dei mutui in Italia registriamo una crescita. Dopo un’ iniziale decrescita nei mesi di marzo e aprile 2008, l’ andamento ha ripreso ad aumentare fino al mese di marzo 2009. Confrontando i primi tre mesi del 2009 con lo stesso periodo del 2008, otteniamo una decrescita dello 0,2% delle consistenze.