La Federconsumatori chiede la restituzione dei canoni pagati negli ultimi 10 anni dagli utenti che non hanno fruito del servizio di depurazione e che si riconosca loro tale diritto, senza ricorrere alle vie legali. A seguito della recentissima sentenza della Corte Costituzionale con sentenza n. 335/08, dichiarando l’illegittimità dell’art. 14, comma 1, legge 5 gennaio 1994, n.36 (Disposizioni in materia di risorse idriche), sia nel testo originario, e sia nel testo modificato dall’art. 28 della legge 31 luglio 2002, n.179 (Disposizioni in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota relativa al servizio di depurazione è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui la fognatura sia sprovvista di impianti centralizzati di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi». Illegittimità estesa anche all’art. 55 comma 1, primo periodo, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), nella parte in cui prevede che la quota relativa al servizio di depurazione, è dovuta dagli utenti «anche nel caso in cui manchino impianti di depurazione o questi siano temporaneamente inattivi»; nella fattispecie si è stabilito che tale quota, pagata finora da tutti gli utenti del servizio idrico, non configura una tassa ma il corrispettivo di un servizio che, nei casi in cui manchino gli impianti, non viene erogato.
tasse sulla casa
Assoedilizia: interessante Acquistare casa
Prospettive di maggiore convenienza all’acquisto di residenze di buona qualita’. Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici valuta l’attuale situazione del mercato immobiliare cosi’ commentando: « Nei prossimi mesi puo’ diventare interessante acquistare casa per coloro che avessero necessita’ di farlo o disponessero di risparmi da investire. Le tipologie più convenienti potrebbero dimostrarsi gli alloggi di taglio medio-grande, in zone semicentrali d’epoca e di qualita,’ situate nelle grandi citta’: dove comincia a riscontrarsi una discreta offerta sia in vendita, sia in locazione, suscettibile di trasformarsi,col tempo,nella prima. La grande citta’, infatti, inizia a mostrare, in questo periodo di crisi economica, segnali di scarsa competitivita’ sul piano dell’attrattivita’ e della funzionalita’ economica. Il che si traduce in una sovrabbondante offerta di abitazioni per la middle-class: dirigenti, menagers, professionisti, funzionari, operatori economici e finanziari, commercianti, italiani o stranieri.
Rimborso per la tassa di lusso dalla Regione Sardegna
A seguito della segnalazione di molti cittadini, Confconsumatori ricorda che, grazie alla sentenza della Corte Costituzionale del 15.4.08 n. 102, tutti i contribuenti che hanno pagato fino ad oggi alla Regione Sardegna le imposte previste dagli artt. 2 e 3 della Legge Regionale Sardegna n. 4/2006 e 2/2007 per le plusvalenze dei fabbricati adibiti a seconde case, nonché per le seconde case ad uso turistico, hanno diritto al rimborso del pagamento di dette imposte.
La stessa Regione Sardegna, entro il 31 ottobre, deve dare comunicazione sulle modalità di rimborso a tutti i soggetti interessati, che potranno esigere la restituzione di quanto pagato presso qualsiasi sportello della tesoreria regionale. Se entro il 31 ottobre 2008, non fosse giunta, da parte della Regione Sardegna, alcuna comunicazione, si potrà comunque ottenere la restituzione delle somme pagate inoltrando, tramite raccomandata A.R., un’apposita istanza a: Agenzia delle Entrate- Regione Autonoma Sardegna- Via XXIX Novembre 23 – 09123 Cagliari.
Nell’istanza dovranno essere indicati:
– l’importo complessivo delle somme pagate secondo le Leggi della Regione Sardegna n. 4/2006 e 2/2007;
– il riferimento alla sentenza n. 102/2008 della Corte Costituzionale;
– copia del modello F24 attestante l’avvenuto pagamento delle imposte;
– copia di un documento d’identità del contribuente.
Confedilizia: Per il federalismo sulla casa occorre chiarezza dal governo
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “La bozza Calderoli sul federalismo fiscale è, nella parte relativa all’imposizione immobiliare, improponibile: per la sua assoluta indeterminatezza, pone anzi evidenti
Assoedilizia: denuncia del presidente Achille Colombo Clerici al meeting Ambrosetti di Cernobbio
“Quando venne introdotta l’esenzione IRPEF per l’abitazione diretta, l’effetto fu la dilatazione delle aliquote ICI e la riduzione dal 25 al 15 % (per le persone fisiche) delle spese forfettarie
La lista delle tasse ed imposte sulla casa
Forse è bene saperlo ma la lista di imposte e tasse che gravano sulla casa è ancora lunga: Ici, Irpef, Registro, Tarsu, Iva, passi carrai, occupazione spazi pubblici, successione, catastali etc.. L’Ici sulla prima casa e’ stata abolita, ma la pressione fiscale sugli immobili nel nostro paese resta molto alta e aggredisce i cittadini con una dozzina di balzelli. Nei giorni scorsi il ministro per le Riforme, Umberto Bossi, ha proposto di unificare tutte queste tasse, cercando allo stesso tempo di abbassare la pressione fiscale. La tassa piu’ nota sulla casa e’ l’ICI che si paga al Comune in base a delle aliquote stabilite dai comuni stessi e i cui massimi e minimi sono invece stabiliti dallo Stato, la tassa e’ proporzionale al valore catastale dell’immobile ed è ancora vigente per le seconde case e per quelle con categorie diverse dalle A/2 e A/3. La tassa di REGISTRO SUL CONTRATTO DI LOCAZIONE si paga quando si stipula un contratto di affitto, occorre registrarlo all’Ufficio del Registro e pagare la tassa e i bolli. L’IRPEF colpisce il reddito della casa anche se non e’ locata e in questo caso l’Irpef e’ ancora piu’ pesante. Il reddito di una casa non locata e’ virtuale, esiste solo sulla carta, sui certificati catastali, e’ un reddito non reale. La TARSU riguarda lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani che si paga al Comune proporzionalmente alla superficie dei locali occupati.
Codacons: la classificazione degli immobili ai fini Ici rimane competenza dello Stato
La classificazione degli immobili ai fini Ici rimane competenza dello stato: i comuni non potevano classificarli. Il consiglio di stato boccia appello Anci contro la sentenza del tar. Accolta la
Ance: sanatoria Ici fino al 26 agosto
Scade martedi` 26 agosto il termine per rimediare, senza addebito di sanzioni, a eventuali omissioni di pagamento dell`Ici, collegate a difficolta` interpretative sui confini dell`esenzione per l`abitazione principale. La legge 126 di conversione del Dl 93/08, che ha introdotto l`esonero per la prima casa, e` stata infatti pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» 174 di ieri ed entra in vigore da oggi. Una delle principali novita` della legge e` rappresentata dalla mini sanatoria che consente, ai contribuenti che hanno sbagliato a individuare gli immobili esenti, di regolarizzare la propria posizione, entro 30 giorni dalla sua entrata in vigore. `azzeramento dell`Ici riguarda il fabbricato posseduto dal contribuente, nel quale egli ha la residenza anagrafica. E` tuttavia possibile provare che l`immobile in cui si ha la dimora abituale e` diverso da quello di residenza anagrafica. Non rientrano nel beneficio gli immobili accatastati come A1, A8 e A9. L`esenzione si estende alle pertinenze dell`abitazione principale. Occorre, tuttavia, tener conto delle eventuali limitazioni contenute nei regolamenti comunali.
Codacons: stop al riclassamento dell’immobile ai fini ici da parte dei comuni
Chi ha avuto il riclassamento può fare rioraso e chiedere indietro i soldi pagati in piu. Con una serie di note, e con gli atti connessi e conseguenti di riclassamento
Confedilizia: bene il blocco degli aumenti dei tributi locali
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: L’abolizione dell’Ici sulla prima casa e il blocco degli aumenti dei tributi locali sono due misure che non possono non essere
Abolizione ICI, Confedilizia: Le dicriminazioni del nuovo governo non sono un bel buongiorno per condòmini e proprietari di casa
Il Presidente della Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, ha dichiarato: “In campagna elettorale non avevano detto che nella riforma dell’Ici si sarebbe seguita la via della discriminazione tra casa e casa tracciata da Prodi. E a noi non ce l’hanno detto neanche ora perché non siamo stati sentiti, nonostante l’avessimo richiesto e fossimo la Parte sociale direttamente interessata, quella che paga: Presidenza del Consiglio e Ministri competenti hanno preferito non informarci di nulla, non replicare alle argomentazioni inoltrate dalla Confedilizia, adagiarsi sul parere dei sindacati dei pensionati. Lasciandosi guidare da un classismo ideologico superato, tanto più odioso e significativo quanto meno necessario a fini di cassa (data l’esiguità del numero di immobili interessati), il Governo è caduto nel tranello giustizialista, che toglie alla riforma dell’Ici ogni carattere, e ogni effetto, innovatore.
Abolizione dell’Ici sulla prima casa
A Roma, che per le abitazioni principali prevede un’aliquota del 4,6 per mille e una detrazione di 103,29 euro, secondo i dati del Cresme, per una casa di 73 metri