Housing sociale: maxifondo ricco

 Intesa Sanpaolo, Unicredit, Generali, Allianz e una decina di casse di previdenza private sono pronte a investire un miliardo e mezzo di euro nel maxifondo immobiliare per l’ edilizia sociale lanciato dal Governo. Dalla Cassa depositi e prestiti arriverà 1 miliardo e 140 milioni dal ministero delle Infrastrutture per lo sturt up. Un maxifondo veramente ricco, un contributo sostanzioso alla causa dell’ edilizia sociale che dovrebbe risolvere il disagio abitativo. Housing sociale: un maxifondo ricco.

Lo strumento del fondo dei fondi fu lanciato nel 2008 dal ministro dell’ Economia, Giulio Tremonti e si è rivelato un volano a 360° per sostenere programmi edilizi locali mediante partecipazioni di minoranza (massimo 40%). Per ora, l’ intesa con i principali gruppi nazionali del credito e del mondo assicurativo è informale, non c’ è ancora nero su bianco, non è stato ancora autorizzato il regolamento del maxifondo immobiliare per il social housing sul quale la Cassa depositi e prestiti è impegnata con l’ apposita società di gestione Cdp Investimenti Sgr.

Ha superato il milione di iscritti la Autodesk Education Community

 Autodesk continua il proprio impegno formativo offrendo gratuitamente a un numero sempre maggiore di studenti e docenti, software di progettazione leader di mercato e risorse didattiche d’ avanguardia

Autodesk Inc. (NASDAQ: ADSK), leader mondiale nei software di progettazione, ingegneria ed entertainment 2D e 3D, annuncia che la propria Education Community online (www.autodesk.com/edcomunity), nata nel 2006, ha superato 1 milione di studenti e docenti iscritti e provenienti da 28 mila scuole presenti in 147 paesi.

L’ Autodesk Education Community rappresenta l’ impegno tangibile e costante di Autodesk a supportare studenti e docenti offrendo loro le migliori tecnologie e risorse didattiche. Gli iscritti hanno, infatti, la possibilità di scaricare gratuitamente le versioni 2010 di oltre 25 software Autodesk (inclusi Autodesk 3ds Max, Autodesk 3ds Max Design e Autodesk Maya), accedere a risorse di formazione di alto livello (fra cui manuali di istruzione, workbook, data set e video), condividere i progetti con i propri colleghi su scala mondiale e visionare offerte di stage e lavoro in campo architettonico, ingegneristico e nelle arti digitali.

Da un’ indagine di idealista.it un nuovo trend immobiliare: l’ acquisto casa in condivisione

 L’ alternativa possibile ai prezzi elevati delle case e ai canoni di affitto alle stelle, per chi vuole o deve vivere in città.

Il fenomeno non riguarda soltanto gli studenti, ma anche persone al primo impiego o con un reddito che non consente di sostenere affitti troppo alti. L’ indagine di idealista.it sugli affitti in condivisione conferma questa soluzione, che poi non è neppure a buon mercato: affittare una stanza a Milano, ad esempio, costa in media 446 euro / mese, contro i 434 euro / mese necessari per condividere casa a Roma.

Il fenomeno è già molto diffuso in Inghilterra, dove esistono diversi portali dedicati a chi cerca / offre casa in condivisione. Ad esempio, flatnightfever.co.uk è un social network dedicato a chi deve condividere lo spazio abitativo con altri nella forbidding London, per scelta o per necessità. La società organizza anche incontri settimanali per fare conoscere gli iscritti al sito, che possono procedere a una prima selezione.

Infatti, per evitare convivenze problematiche, chi cerca casa deve poter definire da subito come dovrebbe essere il futuro coinquilino. Secondo gli utenti di idealista.it il compagno / a di appartamento ideale non deve possedere animali domestici (77%), poche prevenzioni per i fumatori e per quanto riguarda il sesso del coinquilino, si tende a preferire quello di sesso opposto (50,5%).