Comprar casa in montagna: dove e quanto conviene

 Natale è ormai vicino (per l’ occasione, auguri a tutti i lettori) ed è tempo di fare il punto della situazione sul mercato delle seconde case in montagna, limitando l’ analisi a due regioni italiane a forte vocazione montanara, ovvero Valle d’ Aosta e al Trentino Alto Adige.

In provincia di Aosta, secondo l’ Ufficio Studi Tecnocasa, il mercato delle abitazioni, nelle località turistiche, registra un incremento dello 0,3%, sebbene si registrino differenze significative fra i singoli comuni. A Courmayeur, in assoluto la località più rinomata della valle, con il più elevato rapporto prezzo / mq (si arriva a spendere, per un immobile usato in buone condizioni, una media di euro 8.000 al metro quadro), le quotazioni sono salite del 6,4%, nella prima parte del 2009.

L’ abusivismo in Italia: una piaga da sanare

 Secondo Legambiente, i condoni e l’ assoluta mancanza di controllo dell’ abusivismo nel nostro Paese avrebbero contribuito a provocare i disatri naturali sempre più frequenti. In due anni, alla notizia del terzo condono edilizio, il mattone selvaggio è cresciuto di oltre il 40% e così si è abbattuta sul territorio italiano una superficie di cemento illegale di circa 5,4 milioni di metri quadrati nel solo 2003.

L’ abusivismo monitorato nel 2004 si concentra, nel 70% dei casi, in aree a bassa densità abitativa, punta sul mercato delle seconde case e delle abitazioni di prestigio, predilige le cosiddette trasformazioni pesanti (dalla stalla alla villa, magari con piscina), che quasi raddoppiano in un anno, passando dalle 6 mila stimate nel 2002 alle 11 mila del 2003.

Le stime del Cresme evidenziano che l’ abusivismo edilizio in Italia era in costante flessione, fino al 2001. A pagare il prezzo più alto sono state come le quattro regioni a tradizionale presenza mafiosa (Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), dove si concentra circa il 55% delle nuove costruzioni abusive.

Il recente condono edilizio, secondo Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente, aveva l’ obiettivo di legalizzare le 362 mila costruzioni abusive fatte dal 1994 al 2002 e spesso edificate dalla criminalità organizzata, soprattutto nel mezzogiorno.

Immobili: le locazioni con finalità turistiche

 Gli immobili situati nel territorio italiano devono essere iscritti nel Catasto edilizio urbano con attribuzione di rendita. Sono generalmente produttivi di reddito fondiario, che rappresenta un reddito figurativo di valenza fiscale mediante l’ applicazione delle tariffe di estimo: è imputato ai soggetti che possiedono un immobile a titolo di proprietà e / o altro diritto reale nel periodo d’ imposta in cui si è verificato il periodo di proprietà ad eccezione comunque dell’ effettivo reddito percepito.

Sono previste alcune eccezioni sul fronte delle Imposte Dirette (IRPEF e relative addizionali) e su quello delle Imposte indirette (vedi I.C.I.) ma comunque nessuna esenzione è prevista per le seconde case ivi comprese quelle con vocazione turistica.

Spesso su queste seconde case è anche prevista una speciale penalizzazione di natura fiscale ai fini Irpef. Infatti il Reddito (figurativo) Imponibile è rivalutato e incrementato di un terzo e tale incremento si applica alle unità immobiliari ad uso abitativo cosiddetto a Disposizione secondo certe regole applicative di casistiche e anche regole temporali di messa a disposizione.

Gli oneri fiscali che scontano i proprietari delle seconde case non sono poi così trascurabili, tenuto conto anche che tale investimento immobiliare è stimolato principalmente da motivazioni rivolte alle locazioni per finalità turistiche ovvero alle locazioni per villeggiatura, svago o riposo, per un periodo di tempo limitato, e senza alcun collegamento con le locazioni abitative primarie.

I contratti di Locazione Abitativa con finalità turistiche trovano giusto inquadramento nell’ art.1, comma 2, lettera c della legge 431 / 1998 in riferimento agli alloggi locati esclusivamente per finalità turistiche, situazione giuridica in cui il rapporto di locazione è libero, ovvero non è normato dalla legge delle locazioni abitative, ma resta nell’ ambito del rispetto della normativa generale di locazione di cui agli articoli 1571 – 1614 del codice civile. Per libero si intende la durata, la determinazione del canone e di tutte le relative pattuizioni restando come vincolo primario la forma scritta del contratto oltre al rispetto della normativa fiscale in quanto applicabile e alle norme di pubblica sicurezza.

Osservatorio Immobiliare Fiaip. Mercato immobiliare turistico secondo semestre 2008

 Tiene il mercato delle seconde case. Da più di 5 anni cresce il valore immobiliare delle case vacanza ed oltre il 40% degli italiani acquista immobili ad uso turistico facendo ricorso ai mutui. Il mercato immobiliare turistico tiene e continua l’ aumento degli immobili messi in vendita (+4,2%). Lieve diminuzione dei prezzi di compravendite immobiliari in molte località turistiche, ma in discesa il numero delle transazioni (-10,8%).

La FIAIP, Federazione Italiana degli Agenti Immobiliari Professionali, conferma il suo ruolo di osservatore privilegiato del mercato di compravendita di case e appartamenti ad uso turistico, uno dei fenomeni meno conosciuti e studiati del mercato turistico nazionale perché solo parzialmente rilevato dalle statistiche ufficiali.

L’ indagine sui valori di compravendita del secondo semestre del 2008 – e che contiene inoltre previsioni sul primo semestre dell’anno – è stata realizzata con il supporto della società Risposte Turismo ed ha coinvolto i delegati turistici della Fiaip di 20 località di particolare interesse turistico in tutto il territorio nazionale.

Con riferimento all’ intero campione, pur nella particolarità del contesto attuale, si assiste ad una buona tenuta generale del mercato: i valori di compravendita al metro quadro oscillano nel secondo semestre 2008 tra i 2.580 euro e 6.210 euro. Sempre complessivamente si registra un aumento degli immobili offerti in vendita del +4,2% a fronte di una riduzione del numero delle transazioni nell’ordine del – 10%.

Entrando nel dettaglio delle categorie di immobili individuate per ogni località, si passa dagli intervalli di minimo e massimo di 2.580 euro e 3.545 euro delle abitazioni semicentrali o periferiche ai 3.490 e 4.840 euro delle abitazioni centrali, mentre le abitazioni nuove o di pregio mediamente sono incluse in un range tra 3.945 e 6.220 euro.

Rispetto all’ ultima rilevazione 2007, si assiste complessivamente ad una riduzione dell’ intervallo tra le quotazioni minime e massime: a fronte di un leggero aumento dei valori minimi si riscontra infatti una contrazione dei valori massimi al metro quadro per ognuna delle tre categorie analizzate.