Piano Casa Sicilia. Monitoraggio dei centri storici e riqualificazione delle periferie

 Un emendamento al Piano Casa della Sicilia prevede il censimento degli edifici fatiscenti nei centri storici e il recupero delle periferie urbane. Per gli interventi si potrebbero utilizzare, secondo il Presidente Raffaele Lombardo, i fondi per le ristrutturazioni e la messa in sicurezza.

Diventerebbe quindi possibile intervenire all’ interno dei centri storici, ma senza alterare la morfologia esistente nei nuclei antichi. E aumenterebbero gli standard di sicurezza e igiene e migliorerebbe di conseguenza il decoro urbano e architettonico.

L’ emendamento consentirebbe la redazione di un piano di gestione del rischio per il monitoraggio di abitazioni e strutture pubbliche e private, delle quali verrà valutata l’ agibilità e le condizioni di sicurezza.

Rapporto Cittadinanzattiva sull’ edilizia scolastica: ancora edifici a rischio sismico

 Dal VII Rapporto Impararesicuri di Cittadinanzattiva emerge l’ immagine di una scuola a rischio su sicurezza, qualità e comfort. Da ormai sette anni Cittadinanzattiva indaga sulla sicurezza delle nostre scuole e quest’ anno giunge a quota 1447 edifici monitorati da un totale di 1527 cittadini adeguatamente formati.

In 106 scuole di 11 regioni, secondo il rapporto, ci sono aule invivibili, bagni sporchi, palestre inagibili, cortili immondezzai. E poi crolli di intonaco, sedie e banchi rotti, barriere architettoniche, cavi volanti, pavimenti sconnessi. Un campionario di insicurezza diffuso nelle nostre scuole da Nord a Sud, con alcune situazioni paradossali: ad esempio l’ aula con luci talmente soffuse da sembrare un night club, la scuola con 12 alunni disabili ma senza bagni adeguati, e quella senza riscaldamento anche se inaugurata solo tre anni fa.

Gli edifici monitorati si trovano in un contesto ambientale caratterizzato da rischio sismico, rischio idrogeologico, rischio industriale, ed in zone ad elevato inquinamento acustico o elettromagnetico. Le stesse scuole hanno registrato episodi di criminalità nei pressi o all’ interno dell’ edificio, oltre che episodi di bullismo e vandalismo.

Napolitano chiede che venga posto un limite alle costruzioni per salvare l’ambiente

 Napolitano, un limite costruzioni senza regole per ambiente, Legambiente risponde “Pienamente d’accordo con il presidente della repubblica. Il consumo di suolo ha reso fragile questo paese. In 15 anni il nostro paese ha urbanizzato un’area grande quanto il Lazio e l’Abruzzo “Negli ultimi 15 anni l’Italia ha urbanizzato più di 3 milioni e mezzo di ettari, una regione grande quanto il Lazio e l’Abruzzo messi insieme. Un fermento cementificatorio che ha indebolito il nostro Paese, lo ha reso più esposto alle calamità naturali, lo ha impoverito anche economicamente. L’autorevole appello del presidente della Repubblica segnala un problema davvero grave, un’altra emergenza italiana, troppo spesso trascurata”. Legambiente ha così commentato le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, che ha oggi affermato la pericolosità di continuare a costruire senza regole.