Abruzzo. Post Terremoto. Definita la procedura per gli aggregati edilizi

 Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 299 del 24 dicembre 2009 due ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri e precisamente le n. 3832 e 3833 del 22 dicembre 2009.

Ordinanza n. 3832 / 2009

Procedura per gli aggregati edilizi
L’ art. 3 integra l’ art. 7 dell’ OPCM n. 3820 / 2009, stabilendo una specifica procedura per gli aggregati edilizi, demandando ai Comuni la loro individuazione entro il 28 febbraio 2010 (31 marzo 2010 per il Comune de L’ Aquila) con pubblicazione sull’ Albo Pretorio e sul sito internet istituzionale del relativo elenco e delle eventuali partizioni già individuate.

Entro 20 giorni (30 per L’ Aquila) dalla pubblicazione i proprietari e i titolari dei diritti reali delle unità immobiliari degli edifici interessati devono costituirsi in consorzio obbligatorio, con la nomina del relativo rappresentante legale, anche esterno, per lo svolgimento di tutte le attività riguardanti la completa attuazione degli interventi oppure rilasciare apposito atto di procura speciale ad un unico soggetto per lo svolgimento di tutte le attività riguardanti la completa attuazione degli interventi.

L’ individuazione dell’ aggregato può essere proposta direttamente dai proprietari interessati con apposita perizia tecnica almeno dieci giorni prima delle predette scadenze.

La costituzione del consorzio non è richiesta per le unità immobiliari appartenenti ad un unico proprietario, il quale resta comunque vincolato al rispetto della disciplina prevista per gli interventi sugli aggregati.

Bologna. Il mercato immobiliare nel primo semestre 2009

 L’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’ andamento del mercato immobiliare di Bologna, quartiere per quartiere, nel primo semestre dell’ anno. Nello speciale anche indicazioni sul trend domanda / offerta e sugli sviluppi urbanistici legati ai nuovi interventi in corso nella città.

Nel cuore della città le quotazioni delle abitazioni sono diminuite del 2.7% nei primi sei mesi dell’ anno, anche se si riscontra un mercato dinamico sulle tipologie di piccolo taglio (monolocali e bilocali) e un rallentamento sui tagli più grandi (trilocali e quattro locali). Le prime sono state acquistate soprattutto da investitori che hanno investito capitali compresi tra 160 e 210 mila euro con l’ obiettivo di metterli poi a reddito.

Si sono preferite le zone intorno al Tribunale e via D’ Azeglio (ad esclusione della zona pedonale che essendo più quotata attira un target più d’ elite alla ricerca di abitazioni per uso diretto) dove le quotazioni medie per una tipologia usata sono comprese tra 3800 e 4000 euro al mq. Gli investitori sono cittadini bolognesi che acquistano un’ abitazione da mettere a reddito per poi destinarla ai figli in futuro oppure genitori di studenti universitari fuori sede.

Assoedilizia informa. Dalla felice intuizione di Alessandro Belgiojoso nasce il Progetto 100 Cascine, patrocinato da Assoedilizia

 Il commento di Achille Colombo Clerici: “Una iniziativa di grande valenza culturale e sociale, prima ancora che economica”

Il titolo del Progetto parla di 100 Cascine: ma a quattro mesi dal via sono già circa 170, ubicate in Lombardia e in altre regioni. E c’ è di più. L’ iniziativa di Alessandro Belgiojoso, nome storico del patriziato lombardo, che all’ inizio mirava solo alla riqualificazione di fabbricati agricoli per fornire una risposta alla domanda di ricettività in vista di Expo 2015, strada facendo si sta trasformando in una linea – guida di soluzione di alcuni problemi che affliggono la nostra imprenditoria agricola, sempre sulla scia dell’ obiettivo prefissato.

Da Mezzana Bigli una soluzione
per la crisi dell’ agricoltura italiana

È il risultato della prima Convention svoltasi a Cascina Erbatici di Mezzana Bigli (Pavia), complesso multifunzionale agri – turistico – industriale di proprietà di Federico Radice Fossati, antesignano della nuova linea. Partecipanti quasi 400 proprietari agricoli, spesso dai cognomi importanti, tutti convinti che il terreno non può più permettersi di essere solo fornitore di cibo, insidiato com’ è dagli alti costi di produzione, da un mercato penalizzante, dall’ invadenza straniera.

Regione Umbria. Premialità per il recupero dei centri storici. Previsti incentivi alla rivitalizzazione con ampliamento delle superfici

 La Giunta Regionale dell’ Umbria ha emanato le disposizioni per il calcolo delle premialità per gli interventi volti al recupero ed alla rivitalizzazione dei centri storici

L’ obiettivo della legge regionale sui centri storici è quello di garantire la rivitalizzazione dei centri storici dell’ Umbria, la loro riqualificazione e valorizzazione, incentivando gli interventi di recupero edilizio anche associati a premialità di carattere urbanistico o rivolte ad incentivare l’ offerta di servizi.

La Legge individua le azioni e gli strumenti per garantire la rivitalizzazione, la riqualificazione e la valorizzazione dei centri storici, attraverso strumenti innovativi quali gli Ambiti di Rivitalizzazione prioritaria (ARP) e il Quadro Strategico di Valorizzazione (QSV), la definizione di misure e criteri di incentivazione per gli interventi di recupero anche associati a meccanismi e normative premiali sia in termini urbanistico – edilizi che volti a incentivare l’ offerta di servizi.

Indagine conoscitiva sul mercato immobiliare

 Audizione di Tecnoborsa alla Camera dei Deputati Commissione VIII Ambiente, Territorio e Lavori pubblici.

Tecnoborsa – l’ Organizzazione del Sistema delle Camere di Commercio per lo Sviluppo e la Regolazione dell’ Economia Immobiliare – ritiene che l’ interconnessione sussistente tra filiera produttiva edilizia, necessità di riqualificazione e ristrutturazione di parte del patrimonio edilizio nazionale, efficienza energetica degli edifici, mercato immobiliare (di cui l’ housing sociale costituisce una componente), mercato delle locazioni, professioni dell’ immobiliare e politiche creditizie necessitino di un approccio olistico che consenta di affrontare in maniera incisiva l’ attuale crisi economica per fornire risposte ai mutati scenari macroeconomici.

L’ attuale quadro di riferimento edilizio – immobiliare costituisce, direttamente o indirettamente, la risultante di processi di forte innovazione tecnologica, crescente interconnessione con il settore finanziario, effettiva internazionalizzazione della domanda e dell’ offerta in particolare per quanto attiene le seconde case, gli investimenti a reddito di operatori istituzionali (quali fondi immobiliari, fondi pensione, assicurazioni) nonché per il settore turistico – ricettivo.

Sette buone ragioni per incrementare le case in locazione

 La cedolare secca applicata solo ai contratti concordati – agevolati (come previsto dal testo adottato dalla Commissione Finanze della Camera dei Deputati) non basta allo scopo.

Intervenendo alla Tavola Rotonda Emergenza casa. Una società senza tetto? organizzata, all’ Ambrosianeum di Milano, da MCL Movimento Cristiano Lavoratori, in occasione del Congresso provinciale, il Presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici ha affermato:

“L’ Italia in Europa è il Paese che ha meno case in affitto. Siamo al livello dei paesi economicamente meno evoluti: la Turchia, l’ Irlanda. E siamo superati dalla Spagna. Ne discutiamo qui tra addetti ai lavori che ormai hanno sentito quasi tutto in argomento. Vorrei perciò semplicemente ricordare 7 buone ragioni perché si debba ritenere che in Italia occorre incrementare il numero degli alloggi offerti in locazione.

1) Anzitutto, primo effetto positivo sarebbe automaticamente quello di un calmieramento dei prezzi, non solo della locazione, ma anche della compravendita, perché anche in questo campo la domanda viene alleggerita di una pressione impropria. Disporre di una minor offerta abitativa in locazione significa (per via del fenomeno di mercato conseguente alla rarefazione dell’ offerta), tener alto il livello dei prezzi del prodotto. E viceversa.