Arredareoggi. Design anche in cucina, il regno delle donne ma anche…degli uomini appassionati del mangiare buono e sano

 Le nuove gamme lavaggio e cottura rappresentano nuovi traguardi di produzione, appositamente perfezionati per offrire al mercato il miglior prodotto di design, avanzato nelle sue prestazioni, arricchito di novità estetico formali, costruito considerando la riduzione dei consumi e il necessario risparmio energetico, diventato impegno primario per tutti noi. Di seguito alcuni esempi di cucine ad alto contenuto funzionale ed estetico e le aziende che danno prestigio al made in Italy: Neff, Kitchenaid, Faber, Barazza.

Neff (nella foto)
Infinite combinazioni per passioni infinite. Coolingmania: forme accattivanti, dotazioni superiori, comfort senza precedenti. Per Neff. All’ interno di un’ ampia gamma scegliete il modello che preferite fra cinque congelatori dotati di ice dispenser, ice maker e dispenser acqua e combinatelo con uno dei due frigoriferi. Oppure optate per la grande combinazione Trio frigo – congelatore a cui si abbina perfettamente lo speciale vino – cantina Coolingmania per la conservazione ottimale dei vostri vini più pregiati. Lasciate che sia la fantasia a suggerirvi la vostra combinazione personalizzata e portate in cucina la conservazione perfetta, un grande comfort e il design professionale. Congelatori Coolingmania – la fredda passione. Con la Coolingmania avrete un centro di conservazione assolutamente esclusivo, adatto per tutte le vostre esigenze; tra i 5 modelli della serie, dotati di diverse capienze e funzioni, avrete solo l’ imbarazzo della scelta.

XVI edizione di Ecosistema Urbano. Città italiane, più tartarughe che lepri

 Rapporto annuale di Legambiente, Sole 24 Ore e Ambiente Italia. Brusca battuta d’ arresto nelle politiche per la sostenibilità urbana. Verbania vince la classifica della qualità ambientale davanti a Belluno e Parma. Male il Sud malissimo la Sicilia: Catania è la maglia nera

È un’ Italia più tartaruga che lepre quella delle città italiane, dove si registra una battuta d’ arresto nelle politiche ambientali urbane e una scarsa agilità nello sfruttare le opportunità, anche economiche, offerte da una più attenta e lungimirante gestione dei rifiuti, della mobilità, dell’ energia.

È scarsamente attrattivo il trasporto pubblico, le zone a traffico limitato si sono rimpicciolite, la congestione da quattroruote è identica, sale solo dell’ 1% l’ efficienza della depurazione e il parametro migliore alla fine è quello della raccolta differenziata.

In questo scenario statico spiccano le performance di Verbania, Belluno, Parma, Bolzano e Siena, che occupano i primi cinque posti della classifica, così come risaltano, stavolta in negativo, gli ecorisultati di Catania, Crotone, Agrigento, Frosinone e Caltanissetta, adagiate sul fondo della graduatoria.

Questi in sintesi i risultati della XVI edizione di Ecosistema Urbano di Legambiente, rapporto annuale realizzato con la collaborazione scientifica di Ambiente Italia e il contributo editoriale de Il Sole 24 ore. La ricerca vede primeggiare ancora una volta solo comuni del centro – nord, mentre il Meridione resta ancora indietro, anche se qualche municipio inizia a muoversi: tra i primi 42 classificati di quest’ anno troviamo, infatti, quattro comuni del Sud: Salerno (34ª), Campobasso (39ª), Potenza (40ª) e Matera (42ª).

Schermatura delle finestre dal sole: nuovi obblighi

 I nuovi obblighi sono dettati dal Dpr 2 aprile 2009, n. 59: tende o pellicole obbligatorie nei nuovi stabili e nelle ristrutturazioni che coinvolgano la facciata. Le prescrizioni riguardano tutti gli edifici esistenti, tranne quelli artigianali, industriali e adibiti ad attività sportive, comprese quindi anche le residenze. Un provvedimento che valuta il risparmio energetico non solo per la riduzione dei consumi nel riscaldamento invernale ma anche per tagliare i costi del condizionamento estivo.

Il decreto traccia due tipi di opere coinvolte nella nuova prescrizione. Al comma 19 dell’ articolo 4 afferma che è resa obbligatoria la presenza di sistemi schermanti esterni in quattro casi:

1) nuove costruzioni;
2) ristrutturazioni integrali o demolizioni e ricostruzioni di edifici con superficie utile maggiore di mille mq;
3) ampliamenti volumetrici superiori al 20%;
4) ristrutturazioni totali dell’ involucro edilizio.

Spiega Abramo Barlassina di Assites, l’ associazione di settore: I sistemi schermanti sono dispositivi mobili, che si estendono o si chiudono a pacchetto o a avvolgimento, autonomi dalla vetrata, e in genere costituiti da lame di alluminio, di legno o in tessuto per esterno. Forse i più diffusi sono le tende che sovrastano a pensilina le vetrine dei negozi e vengono in genere chiuse durante la notte. Non sono invece sistemi schermanti, per esempio, le tapparelle, le veneziane apposte sui balconi, le imposte e gli scuri: essi hanno come scopo essenziale la chiusura e l’ oscuramento delle finestre stesse, con benefici anche per la coibentazione invernale”.