Il trend dei mutui in Lombardia nel terzo trimestre 2009

 Il mercato dei prestiti per l’ acquisto delle abitazioni destinato a famiglie consumatrici in Lombardia fa segnare nel terzo trimestre 2009 un ulteriore calo (-17%) rispetto allo stesso trimestre del 2008, da ricordare che i volumi erogati sono influenzati dal mercato dei mutui di sostituzione.

Nel terzo trimestre 2009 sono stati erogati 2.567 milioni di Euro, un ammontare che colloca la regione al 1° posto per volumi erogati. I volumi erogati dalla regione rappresentano il 22,5% del totale delle erogazioni nazionali. L’ importo medio del mutuo è pari a 124.000 Euro contro un importo nazionale pari a circa 117.000 euro.

Quasi tutte le province presentano una diminuzione delle erogazioni ed in particolare Mantova (-18%), Como (-21%) e Lodi (-28%). Di segno positivo le province di Cremona +12% e Bergamo +7. La provincia di Milano, invece, registra la variazione negativa maggiore (-26%). Il dato colloca, comunque, la provincia al 1° posto per volumi erogati in Italia con i suoi 1.181 milioni di Euro, a soli 27 milioni di euro in più rispetto la provincia di Roma.

Regione Veneto. Il Piano per le opere medio – piccole

 Sul territorio è stata avviata una ricognizione dei piccoli lavori pubblici immediatamente cantierabili, di competenza dei Comuni, attivabili nell’ ambito del territorio della Regione, in seguito all’ approvazione di una delibera (12 maggio u.s.) della Giunta Regionale del Veneto

La ricognizione ha lo scopo di predisporre un piano regionale straordinario di sostegno al settore mediante il finanziamento di piccole opere immediatamente cantierabili di importo inferiore ai 500.000 euro di competenza dei Comuni del Veneto.

In tre mesi la Regione Veneto è riuscita a predisporre un programma di circa 1.900 interventi, che interessa 565 dei 584 comuni del Veneto, per un importo complessivo d’ investimento pari a circa 426,2 milioni di euro corrispondente ad un volume di cofinanziamento regionale (tra l’ 80 ed il 90% del valore dell’ investimento) stimato in circa 341 milioni di euro. Questo è stato possibile grazie a procedure snelle di presentazione dei progetti da parte dei Comuni e mediante criteri semplici di selezione dei progetti, che premiano quelli di minore importo e di più rapida attuazione.

Piano casa Veneto. Norme regionali (Legge Veneto n. 14 del 08 – 07 – 2009, 2 delibere di Giunta)

 La Regione Veneto promuove misure per il sostegno del settore edilizio attraverso interventi mirati al miglioramento della qualità abitativa per preservare, mantenere, ricostituire e rivitalizzare il patrimonio edilizio esistente e per favorire l’ utilizzo dell’ edilizia sostenibile e delle fonti di energia rinnovabili.

Le disposizioni si applicano anche agli edifici soggetti a specifiche forme di tutela a condizione che gli interventi possano essere autorizzati ai sensi della normativa statale, regionale o dagli strumenti urbanistici e territoriali. Nel caso di edifici che sorgono su aree demaniali o vincolate ad uso pubblico, gli interventi di cui agli articoli 2, 3, 4 e 5 sono subordinati allo specifico assenso dell’ ente titolare della proprietà demaniale o tutore del vincolo.

Veneto è in quinta posizione nella corsa legislativa per il varo del Piano Casa. Il testo approvato è riuscito a sbloccare la serrata opposizione grazie alla conciliazione del rilancio dell’ economia con la riqualificazione del paesaggio attraverso il premio di costruzione per chi costruisce con tecniche di bioedilizia. Sul patrimonio esistente a destinazione residenziale o diversa sono consentiti ampliamenti del 20% in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente.

In determinate ipotesi è inoltre ammessa la realizzazione di un corpo edilizio separato, che comunque va considerato accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale. Via anche al recupero dei sottotetti, a eccezione di centri storici e aree non edificabili. Prevista la demolizione e ricostruzione con aumenti volumetrici fino al 40% sugli edifici residenziali e produttivi costruiti prima del 1989. È possibile arrivare al 50% qualora gli interventi siano oggetto di un piano attuativo. La riduzione degli oneri, fissata al 60%, sarà accessibile solo per le prime case.

In dettaglio

1. Tipologie di immobili. Fabbricati esistenti o il cui progetto o richiesta del titolo abilitativo edilizio siano stati presentati al comune entro il 31 marzo 2009. Per gli edifici residenziali in zona agricola l’ ampliamento del 20 % realizzato sulla prima casa di abitazione è calcolato sulla volumetria massima assentibile, secondo norme apposite.

2. Zone escluse. Centri storici, zone con limiti comunali agli interventi edilizi, aree dichiarate ad alta pericolosità idraulica, inedificabili. Ammesse invece le zone demaniali e tutelate nei limiti della norme urbanistiche e ambientali. Esclusi gli edifici con vincolo storico – artistico

3. Termini presentazione richiesta di assenso. Entro l’ 11 luglio 2011. Gli interventi, ad esclusione di quelli sulla prima casa di abitazione, non possono iniziare prima del 30 ottobre 2009.

4. Incrementi volumetrici. Incremento massimo del 20% volume Sale al 30% in caso di uso di fonti di energia rinnovabile con una potenza non inferiore a 3 Kwh., anche se già installate.

4.1 Risparmio energetico – ambientale. Tecniche costruttive di cui alla legge regionale 9 3 2007, n. 4 (Edilizia sostenibile). Essa prevede, secondo i criteri del protocollo Itaca, un complesso di 34 diversi criteri di valutazione a punteggio. Alla fine dei calcoli è possibile appartenere a una classe, che va da -1 a +5. La graduazione tiene conto delle classi (anche se il meccanismo andrebbe chiarito).

Edilizia. Aumento delle cubature: via libera della Regione Veneto

 La Giunta regionale del Veneto ha approvato il disegno di legge dal titolo “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere le tecniche di bioedilizia e l’ utilizzo di fonti di energia alternativa e rinnovabile”. Il testo del disegno di legge consente, in particolare, l’ ampliamento del 20% della volumetria (se ad uso residenziale) e della superficie coperta (se ad uso diverso) degli immobili ultimati entro il 31 dicembre 2008.

“Accendi il risparmio”: una campagna di screening energetico. Dal Veneto un monitoraggio di qualità

 Il Veneto ha un altro primato: la campagna di screening energetico “Accendi il risparmio”, la prima azione in Italia di monitoraggio tecnico – scientifico su edifici pubblici portata avanti da un’ associazione ambientalista come Legambiente Veneto e un’ istituzione come la Regione Veneto in collaborazione con l’ Università IUAV di Venezia, l’ Ance Veneto e il centro di ricerca CMR di Schio. 52 i complessi edilizi in 37 comuni delle province venete che sono stati monitorati dalla squadra di tecnici di Legambiente, forniti di Termocamere, blower door test, termoflussimetri, sonde ambiente per temperatura e umidità, tutti coordinati da docenti delle Facoltà di Architettura di Venezia. Asili, scuole elementari, medie, superiori, alcuni comuni e biblioteche a Verona, Vicenza, Padova, Rovigo, Venezia, Treviso, Belluno.

Mutui: aiuti alle famiglie

 I mutui continuano a rimanere al centro dell’ attenzione degli osservatori. Il Ministero dell’ Economia e delle Finanze attraverso la circolare n. 11434 dello scorso 13 febbraio ha ricordato, innanzitutto, che per i mutuatari titolari di un conto corrente il contributo statale deve essere accreditato con valuta del giorno di scadenza della rata a cui è relativo, fermo restando che tale agevolazione si applica ai mutuatari che hanno stipulato entro il 31 ottobre 2008 un mutuo a tasso fisso per l’ intera durata dell’ ammortamento, ai mutui che sono stati oggetto di operazioni di cartolarizzazione o di emissioni di obbligazioni bancarie garantite ai sensi della legge 30 aprile 199, n. 130 e ai mutui a tasso variabile, rata fissa e durata variabile. Il contributo statale si potrà applicare anche ai mutuatari in ritardo nei pagamenti, a meno che non sia intervenuta (prima o nel corso del 2009) la decadenza del beneficio del termine o la risoluzione del contratto di mutuo stesso, anche tramite notifica dell’ atto di precetto.

Tlc: La Regione Veneto sviluppa la banda larga a Belluno e Padova

 La Direzione Sistema Informatico della Regione del Veneto ha firmato il decreto di aggiudicazione del Bando di Gara per l’erogazione di servizi di connettività nella provincia di Padova (Bassa Padovana) e nella provincia di Belluno. Con l’aggiudicazione della gara, la Regione del Veneto affida a Telecom Italia l’incarico di attivare servizi a Banda Larga in alcune aree della provincia di Padova e di Belluno non raggiunte dalla connettività ad alta velocità. L’intervento è il terzo tra quelli previsti dal Primo Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di e-Government e Società dell’Informazione, firmato nel 2005 tra Regione del Veneto e Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ne dà notizia l’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava.

Il Veneto accelera sulla banda larga

 La Regione del Veneto ed il Ministero dello Sviluppo Economico hanno firmato il Terzo Atto Integrativo all’Accordo di Programma Quadro in materia di e-Government e Società dell’Informazione. Con questo nuovo accordo, la Regione del Veneto destina ulteriori risorse pari a 4 milioni 200 mila euro per la realizzazione di importanti interventi territoriali per il superamento del digital divide nella nostra regione e la costituzione del Centro di competenza sulla Banda Larga.

Edilizia: Firmato accordo di programma tra la Regione Veneto ed il Comune di Venezia

 Un accordo di programma per la realizzazione di un programma straordinario di edilizia residenziale, con priorità per alloggi destinati alle Forze dell’Ordine in mobilità di servizio per la lotta alla criminalità organizzata, è stato firmato oggi tra la Regione del Veneto e il Comune di Venezia. Alla firma sono intervenuti l’assessore regionale ai lavori pubblici Massimo Giorgetti e gli assessori comunali alle politiche della residenza Mara Rumiz e all’urbanistica Gianfranco Vecchiato.

Giunta Regionale Veneto: “10,6 milioni di euro per l’edilizia scolastica”. Giorgetti: “Prosegue strategia di riqualificazione”

 Ammonta a 10 milioni 687 mila euro l’ingente stanziamento deciso dalla Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti, per finanziare una serie di opere straordinarie di edilizia scolastica in 11 Comuni veneti. Si tratta di 5 Comuni trevigiani (Asolo, Crocetta del Montello, Ponzano Veneto, Resana, Vittorio Veneto) cui vanno contributi complessivi per 5.365.602 euro; 3 Comuni vicentini (Castegnero, Costabissara, Isola Vicentina) per 3.167.152 euro; 2 comuni veronesi (Sant’Anna d’Alfaedo, S. Giovanni Lupatoto) per 1.654.292 euro e un comune veneziano (S. Donà di Piave) per 500.000 euro. Gli interventi, finanziati in base ad una graduatoria, sono destinati alla ricostruzione, anche in ampliamento, di edifici scolastici da dismettere in quanto caratterizzati dalla presenza di problemi strutturali; di strutture per le quali non sia economico il recupero, o in cui siano presenti materiali pericolosi per la salute; o per interventi di ricostruzione o ampliamento di edifici scolastici per esigenze funzionali di accorpamento.