I primi a dotare le finestre di tamponamento in vetro furono i Romani, i quali adottavano una tecnica che poi si perse per scarsità di materiali durante l’ alto Medioevo, per venire poi ripresa il larga scala solo nel periodo gotico (XII secolo – XIII secolo). Nel Rinascimento sono stati introdotti molti tipi di finestra, come la bifora, la trifora, la serliana, l’ inginocchiata, l’ occhio di bue e, tipicamente italiano, l’ abbaino, che si apre nella copertura.
Dalle influenze moresche e saracene derivano altri stili ed accessori della finestra, che è protetta esternamente dall’ inferriata, dalla persiana, dal portello o dal cassettone ed all’ interno dalla veneziana o dallo scuro. Si possono avere finestre che raggiungono la quota del pavimento, chiamate anche porte – finestre, finestre la cui quota del davanzale è circa di un metro e consente l’ affaccio di persone, oppure finestre collocate più in alto, che danno solo luce e aria (nel diritto privato si chiamano infatti luci).