REplat introduce l’ indice dei prezzi, termometro e bussola del mercato del mattone

 Vivo, presidente dell’ azienda: “Il mercato letto attraverso gli indici dà una fotografia del lavoro quotidiano degli agenti immobiliari. Nel 2010 il prezzo sarà la variabile fondamentale per il rilancio del settore”

Il Centro Studi di REplat S.p.A. introduce l’ indice dei prezzi, ovvero la variazione percentuale della media dei prezzi degli immobili divisi per tipologia in una data zona cittadina, inseriti sul Multiple Listing Service dalle oltre 1.700 agenzie che lo utilizzano (indipendenti, membri di associazioni di categoria, affiliati a network in franchising), rispetto allo stesso mese dell’ anno precedente.

Questo indicatore completa la visione del mercato del MLS REplat che si concretizza attraverso i dati estrapolati dalla piattaforma per la collaborazione nella compravendita tra agenti immobiliari: una visione basata sugli indici percentuali della domanda, dell’ offerta e del prezzo – bussole reali e attuali che permettono non solo agli operatori ma anche a chi cerca casa di sapere cosa sta accadendo nel mercato del mattone e come esso sta cambiando – e sulla rilevazione del prezzo più probabile per gli immobili condivisi presenti in piattaforma in una data zona, l’ unico indicatore che prende in considerazione sia la media dei prezzi dell’ offerta sia quella dei prezzi della domanda per la tipologia dell’ immobile prescelto.

Comprar casa a Torino: i prezzi delle case segnano un +1,3% nel 2009

 Calo delle quotazioni nei quartieri con prezzi al di sopra della media cittadina (2.290 euro / m²). Il livellamento verso il basso dei prezzi dovuto a un’ offerta qualificata meglio distribuita a livello cittadino

Il listino dei prezzi delle case di seconda mano a Torino ha segnato un incremento dell’ 1,3% nell’ arco del 2009. È quanto emerge dall’ analisi sui prezzi realizzata dall’ Ufficio Studi di idealista.it su un campione di 518 immobili del portale.

La difficile congiuntura economica nell’ anno appena trascorso non ha provocato particolari crepe nel mattone torinese, che si conferma forse meno effervescente di altri, ma stabile con quotazioni in crescita a ritmo poco più sostenuto tasso d’ inflazione (0,8%, fonte Istat).

Mercato immobiliare 2009. I segnali di miglioramento

 In effetti, molti segnali sembrerebbero indicare che il mercato immobiliare stia migliorando. Lo dicono soprattutto le previsioni degli operatori che appaiono meno pessimistiche che in passato; essi sono maggiormente fiduciosi sul ritorno della domanda che progressivamente sembra riprendere, analogamente a quanto sta avvenendo a livello dell’ intera economia, così che prezzi, compravendite e locazioni sono valutati in condizione meno critica rispetto al giugno di quest’ anno. Soprattutto nelle aspettative sull’ evoluzione del mercato residenziale si legge il segno del miglioramento: pur non potendo essere definite ottimistiche, appaiono mutate in meglio rispetto a sei mesi addietro.

I segnali di superamento della congiuntura negativa sono invece più fiacchi nei segmenti degli immobili per le attività economiche i quali – evidentemente più deboli di quanto non accada per le abitazioni, che costituiscono il naturale sbocco di investimento della liquidità nelle mani delle famiglie ‐ risentono maggiormente della lenta evoluzione del quadro macroeconomico (le stime di crescita per il 2010 sono nell’ ordine dello 0,6% il che non consente di attendersi una ripresa significativa nella domanda di uffici, piuttosto che di negozi o di altri immobili per attività economico – produttive).

Tempi e sconti si ampliano
Comunque è ancora presto per poter sostenere che la correzione al ribasso dei prezzi stia esaurendosi, ma è un dato di fatto che, mentre il semestre precedente sembrava dominato dal senso di una preoccupante tendenza al peggioramento, questo sembrerebbe diversamente intonato. Vero è che non si legge un miglioramento del mercato in parametri classici, come il divario fra prezzo di offerta e di domanda, che continua a salire e che arriva a punte record nell’ ordine del 13%, o nei tempi di vendita e locazione, che continuano ad allungarsi (con l’ eccezione dei tempi di locazione delle abitazioni), superando ampiamente i 6 mesi in tutti i comparti.

Previsioni immobiliari 2010

 Il mercato immobiliare italiano, nel corso del 2009, è stato caratterizzato da una contrazione dei volumi di compravendita e dei prezzi. Dopo i primi mesi in cui ha predominato l’ incertezza, a partire dalla primavera si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni, sia nel segmento dell’ investimento che in quello della casa ad uso proprio

Per il 2010 le previsioni non indicano cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. Per quanto riguarda il numero delle compravendite riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del 2010 l’ oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra -3% e -1%.

Come più volte ribadito nel corso dell’ anno sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perché molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese e soprattutto dall’ andamento del mercato del lavoro.

Se quest’ ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l’ abitazione.

V e n e z i a C i t t à. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 La congiuntura negativa del mercato immobiliare veneziano è proseguita anche nel secondo semestre del 2009, mostrando una sofferenza evidente in tutti i settori, soprattutto in relazione ai volumi transati

Altro elemento che accomuna, per il secondo semestre consecutivo, tutti i segmenti di mercato è il calo dei prezzi e dei canoni, che si manifesta, tuttavia, in maniera meno accentuata rispetto ai primi sei mesi dell’ anno.

Mediamente i tempi medi di vendita sono in crescita, così come gli sconti praticati sul prezzo iniziale che, per le abitazioni, sono tra i più alti fra le città analizzate.

Se, nel comparto residenziale, la domanda di immobili in acquisto continua ad essere molto debole, la locazione riprende quota facendo registrare, negli ultimi sei mesi, una ripresa delle richieste ed una stabilizzazione delle quantità scambiate.

Venezia Terraferma. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Nel secondo semestre del 2009, il mercato immobiliare di Venezia Mestre continua a presentarsi come uno tra i più colpiti dalla crisi soprattutto nel comparto commerciale e direzionale, dove il tasso di crescita del livello di canoni e prezzi ha continuato a contrarsi ai ritmi già rilevati nella prima parte dell’ anno

Qualche segnale di fragile ripresa è, invece, emerso nel comparto residenziale dove la contrazione dei valori è rallentata. Il concomitante calo di canoni e prezzi si è, riflesso sull’ andamento dei rendimenti rimasti pressoché invariati su base semestrale e su livelli lievemente superiori alla media nazionale.

Nel comparto direzionale e in quello commerciale il calo dei prezzi e dei canoni, sia in termini nominali che reali, è proseguito su base semestrale, facendo della città una tra le peggiori performance del campione di città monitorate.

Padova. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Il mercato immobiliare di Padova nel secondo semestre del 2009 non ha mostrato segnali evidenti di miglioramento in corrispondenza di nessuno dei segmenti considerati. Il mercato della compravendita rivela una maggiore fragilità rispetto a quello della locazione, che comunque vive un momento non facile dovuto alla congiuntura economica.

La domanda di immobili in acquisto è estremamente rarefatta e solo in corrispondenza del comparto abitativo stanno emergendo elementi, ancorché deboli, di un rinnovato interesse nei confronti dell’ investimento nell’ abitazione. I comparti non residenziali, invece, attraversano ancora una stagione piuttosto buia, complice il difficile momento sul fronte economico, driver essenziale per una ripresa del mercato immobiliare.

Sul fronte contrattuale, il numero delle transazioni si sta ancora riducendo, anche se sono abbastanza diffuse indicazioni di maggiore stabilizzazione rispetto al passato. A fronte di una domanda debole, l’ offerta continua ad aumentare progressivamente in maniera indistinta.

Mercato immobiliare italiano: conferme e novità nel secondo semestre 2008

 Continua, anche nel secondo semestre del 2008, la diminuzione dei prezzi delle abitazioni in Italia, che, iniziata nel 2007, prosegue da semestri con variazioni nominali negative contenute ed estese a tutte le realtà territoriali. Si confermano aspetti emersi nei semestri precedenti: una maggiore offerta di immobili sul mercato, una domanda più prudente e riflessiva e il conseguente aumento dei tempi di vendita. Il mercato immobiliare, infatti, si muove con più lentezza perché i potenziali acquirenti hanno allungato i loro tempi decisionali, a causa delle notizie che riguardano in generale la nostra economia e di una maggiore incertezza sulla propria disponibilità di spesa.