La Bce ha lasciato invariato all’ 1% il costo del denaro in Eurolandia, che resta al minimo storico dal 1999, inizio della gestione Bce. L’ Eurotower ha lasciato invariato il tasso sui depositi allo 0,25% e anche quello marginale all’ 1,75%. Con i tassi all’ 1%, il differenziale tra il costo del denaro negli Usa e quello nell’ Eurozona resta attestato sull’ 1%, tenuto conto che la Fed ha praticamente azzerato il tasso sul Fed Funds, fissando un range compreso tra 0% e 0,25%.
Il rapporto mensile dell’ Abi rende noto che, nel mese di maggio, il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’ acquisto di abitazioni – che sintetizza l’ andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni a tasso fisso e variabile – è sceso al 3,81%, in calo rispetto al tasso del mese precedente che evidenziava un valore del 4,06%. Secondo l’ Abi si tratterebbe di un ritorno ai livelli di dicembre 2005. A maggio sono rallentati anche i prestiti bancari (+2,3% rispetto al +2,5% di aprile).
Dalla 26^ edizione dell’ Osservatorio sul Credito al Dettaglio realizzato da Assofin, CRIF e Prometeia, il comparto dei mutui evidenzia in modo netto gli effetti della crisi finanziaria e mostra nel 2008 una riduzione delle consistenze rispetto al 2007 (-0,9%), dovuta al pesante calo nelle nuove erogazioni (-14,4% rispetto all’ anno precedente), anche se il mercato ha beneficiato della crescente richiesta da parte delle famiglie di mutui di sostituzione e / o di surroga, nell’ ambito delle nuove misure sulla portabilità.