News. European Green City Index: uno studio Siemens sulla sostenibilità ambientale

 Presentato nell’ ambito della conferenza di Copenhagen, lo studio ha esaminato 30 grandi città europee per quanto riguarda performance e politiche ambientali. Proprio Copenhagen è risultata essere la città più verde d’ Europa, seguita da Stoccolma e Oslo. Roma si piazza al quattordicesimo postro su 30, per quanto riguarda l’ utilizzo di fonti di energia rinnovabili e ottiene, a sorpresa, un ottimo risultato per quanto riguarda le emissioni di CO2.

Lo studio prende in considerazione otto categorie – emissioni di anidride carbonica, energia, trasporti, acqua, qualità dell’ aria, rifiuti e utilizzo della terra, costruzioni e politiche ambientali – basate a loro volta su trenta indicatori quantitativi e qualitativi. La posizione della città prescelta è misurata in base alla media dei punteggi registrati nelle singole voci.

Inaugurata da Formigoni una scuola illuminata a led. Il presidente: “Educare introduce i ragazzi al senso della vita”

 “La scuola è il luogo eccezionale in cui si introducono i ragazzi al senso della vita”. È questo il messaggio forte lanciato dal presidente della Regione Lombardia che, a Buccinasco (Milano), ha inaugurato la nuova scuola della Nova Terra, la prima scuola italiana completamente illuminata a led.

“Regione Lombardia – ha aggiunto Formigoni – vuole essere al fianco dei genitori che hanno così a cuore l’ educazione dei propri figli. E proprio con questo obiettivo abbiamo studiato strumenti che potessero concretamente lasciare liberi i genitori di scegliere la scuola migliore.

La Nova Terra – Scheda
La cooperativa Nova Terra nasce nel 1979 dall’ iniziativa di alcune famiglie di Buccinasco, desiderose di poter costruire, anche nell’ ambito scolastico, un soggetto educativo che rispondesse al bene comune. La proposta di un’ impresa di costruzioni di mettere a disposizione l’ edificio che stava costruendo e che sarebbe dovuto servire ad altro e la collaborazione con la Fondazione Rosanna Salvi, costituita ad hoc e partner privilegiato della cooperativa, hanno consentito di realizzare questo modernissimo edificio scolastico.

Evento. Saie 2009: un irrinunciabile punto di riferimento per l’ intero comparto delle costruzioni

 SAIE BolognaFiere
45a edizione
28 – 31 ottobre 2009
Viale della Fiera, 20
Bologna

Segnali positivi dal mondo delle costruzioni. Numerosissimi i corrispondenti rispetto all’ edizione 2008. Un dato oltremodo positivo, che trasmette due segnali nitidi e non equivocabili. Il primo è che il Saie rimane un irrinunciabile punto di riferimento per l’ intero comparto delle costruzioni, come testimoniato anche dagli oltre 170.000 visitatori della precedente edizione, più di 7.000 dei quali provenienti dall’ estero. Il secondo è la conferma che il modo più efficace per affrontare e superare la crisi economica mondiale è continuare a investire in settori strategici a medio e lungo termine, quali ricerca e sviluppo, comunicazione e innovazione.

Sono i segnali, insomma, non solo di una diffusa consapevolezza che determinati appuntamenti, considerati importanti nei periodi di crescita economica, diventano addirittura cruciali nei momenti di stagnazione o recessione, ma anche di una riorganizzazione – comune all’ intero comparto delle costruzioni – che copre un amplissimo ventaglio di temi, quali il potenziamento della ricerca, il consolidamento delle politiche ambientali, l’ innovazione tecnologica, una migliore regolamentazione in termini di sicurezza, di controllo dei cantieri, di adeguamento statico ed energetico degli edifici. In sostanza, una serie di strategie comuni che possono cucire le migliaia di grandi, piccole e medie imprese edili, produttori, fornitori e specialisti sparsi sul territorio, allo scopo di mantenere solido un settore che impegna circa 2 milioni di lavoratori e che contribuisce al PIL nazionale con una percentuale pari a oltre il 12%.

Belluno: premio per “ecosistema urbano 2009”

 Belluno si conferma regina della vivibilità, conquistando per il secondo anno consecutivo la vetta della classifica del “Rapporto Ecosistema urbano 2009”, stilata da Legambiente con la collaborazione scientifica dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia e la collaborazione editoriale de Il Sole 24 Ore. L’annuale Rapporto, sempre molto atteso e che nei suoi quindici anni di vita ha ormai conquistato un’autorevolezza indiscussa, ha analizzato la qualità ambientale dei 103 comuni capoluogo di provincia, sulla base di ventisette indicatori principali. Belluno, si è confermata prima, guidando un pacchetto di testa che tra le prime cinque vede anche Siena, Trento, Verbania e Parma. Pur senza primeggiare in quasi nessuno dei parametri selezionati Belluno ha comunque buone performance in tutti i settori, senz’altro superiori alla media. Ha una discreta qualità dell’aria (la media annuale delle polveri sottili scende da 26 a 23 microgrammi per metro cubo, ampiamente entro i limiti di legge). Ha un’ottima raccolta differenziata (il 57,4%), una bassissima produzione di rifiuti, bassi consumi di acqua (136 litri pro-capite) ma perdite eccessive dalla rete idrica (il 36%), un trasporto pubblico sufficiente (76 viaggi a testa ogni anno), una buona dotazione di spazio per le bici (4,6 metri per abitante) e una crescita costante degli spazi interdetti alle auto. Tra i meriti di Belluno c’è sicuramente anche quello di migliorare da un anno all’altro le sue ecoprestazioni.

Milano: politiche e strategie ambientali per la sostenibilità delle citta europee

L’assessore Croci: “L’Expo 2015 lascerà un’eredità importante per migliorare le politiche ambientali locali, i cui risultati concreti si mettono in mostra davanti al resto del mondo, prima e dopo” “La collaborazione e lo scambio fra le città sono fondamentali per portare avanti politiche incisive a favore dell’ambiente”. Lo ha detto l’assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci intervenuto al convegno organizzato dall’istituto di ricerche Ambiente Italia, con il patrocinio del Comune, sul tema “Città Europee: Sfide e pratiche per la sostenibilità, EXPO come impegno per migliorare le politiche ambientali locali’’. “Bisogna agire a livello locale pensando anche globalmente – ha aggiunto Croci -. Oggi sono sempre più i cittadini che rivolgono la loro attenzione all’ambiente: spetta alle Istituzioni rispondere in modo efficace con un ‘informazione precisa e con azioni strutturali”. Al convegno sono intervenuti Nicholas Hanley della Direzione generale Ambiente della Commissione Europea, Maria Berrini Presidente di Ambiente Italia, il vice Sindaco di Hannover, Hans Monninghof, Javier Celma, Direttore dell’Agenzia ambientale di Saragozza, Emilio D’Alessio, vice Sindaco di Ancona, l’assessore Pietro Mezzi della Provincia di Milano e l’assessore Domenico Mangone del Comune di Torino.“La visione del Comune di Milano comprende una strategia complessiva di intervento e piani specifici in materia di mobilita’, trasporti, ambiente ed energia. – ha continuato Croci -. Un impegno mirato alla tutela della salute e al miglioramento della qualita’ ambientale, attraverso interventi per la riduzione dell’inquinamento e delle emissioni climalteranti, la riqualificazione degli spazi urbani, la riduzione dei veicoli che entrano in città, favorendo ed incentivando il trasporto pubblico”.

Ambiente e competitività globale: il 28 e 29 a Parigi riunione dei Ministri

 Si aprirà lunedì 28 aprile alle ore 9 a Parigi presso la sede dell’Ocse, l’Organizzazione per laCooperazione e lo Sviluppo Economico, la riunione dei Ministri dell’Ambiente dedicata ad ‘Ambiente e competitività globale’ Due giorni di lavori per discutere le sfide e le opportunità di fronte ai cambiamenti climatici e i legami tra competitività globale e le politiche ambientali.I Ministri dell’Ambiente dei 30 paesi Ocse, i loro omologhi dei paesi candidati all’adesione (Cile,Estonia, Israele, Russia e Slovenia) e i ministri provenienti dal Brasile, Cina, India, Indonesia e Sud Africa si confronteranno sulle modalità di azione condivise per raggiungere obiettivi ambientali comuni: riduzione dell’inquinamento, conservazione della natura e minore produzionedi carbonio. L’Ocse ha recentemente pubblicato l’ Environmental Outlook 2030 nel quale si evidenziano soluzioni politiche per fare fronte al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, alla scarsità d’acqua e alle conseguenze sulla salute causate dall’inquinamento.
Le prospettive ambientali dell’Ocse al 2030 forniscono alcune analisi delle tendenze economiche e ambientali e alcuni esempi di politiche in grado di far fronte alle problematiche più importanti.
Particolare attenzione è dedicata alle azioni necessarie per evitare danni irreversibili all’ambiente,
senza per questo compromettere la crescita economica e il benessere sociale, nella logica dello
sviluppo sostenibile. Affrontare i problemi più importanti non solo è possibile, ma è anche conveniente, perché i costi dell’inazione sono molto elevati. A lungo termine, agire tempestivamente per affrontare le più importanti problematiche ambientali avrà un impatto positivo anche sui costi. Peraltro, un’azione ritardata avrà come conseguenza che saranno i paesi in via di sviluppo, meno attrezzati per gestire e affrontare queste problematiche, a subire le peggiori conseguenze ambientali. L’assenza di politiche d’intervento e i ritardi nell’adottare politiche adeguate hanno costi economici e sociali molto elevati, con conseguenze dirette (costi della sanità pubblica) e indirette (diminuzione della produttività) sulle economie, incluse quelle dei paesi dell’Ocse.