Scontro Ligresti – Comune di Milano: Commissario ad Acta?

 Salvatore Ligresti, uno dei più importanti immobiliaristi italiani, ha dichiarato guerra al Comune di Milano chiedendo alla Provincia, nella persona del suo Presidente Guido Podestà, in maniera formale, come previsto dalle leggi vigenti, la nomina di un Commissario ad Acta che dirimi la controversia.

La ragione del contendere è delicata e semplice allo stesso tempo, ovvero, l’ imprenditore di origini siciliane ha chiesto in maniera formale lo sblocco di tre piani di sviluppo ubicati in differenti zone del capoluogo lombardo (esattamente gli sviluppi immobiliari interessati sono a Bruzzano, in Via Natta, non lontano da San Siro e dall’ Ippodromo e, l’ ultimo, in Via Macconago, dietro il parco agricolo Sud), progetti fermi da circa venti anni e che se invece approvati significherebbero nuovi appartamenti e tanti soldi per lo stesso Ligresti.

La partita, come intuibile, si gioca tutta in ambito urbanistico (la tempistica non è casuale, siamo vicini alla approvazione del nuovo Piano di Governo del Territorio o PGT che nei prossimi mesi sostituirà l’attuale Piano Regolatore) e, secondo alcuni bene informati, la reazione di Ligresti è dovuta esclusivamente al timore di perdere dei diritti edificatori in ambito comunale nelle numerose aree di proprietà e non solo per tutelare i tre progetti sopra citati.

Le reazioni politiche non si sono fatte attendere e il Sindaco di Milano Letizia Moratti ha dichiarato che “chiunque intenda partecipare alla trasformazione della nostra città deve accettare delle regole che porteranno le città ad avere più verde e più servizi. La posizione del Comune è nuova. Milano si è sviluppata in questi anni senza Piano di Governo del Territorio, quindi senza regole. Noi abbiamo trovato nel PGT uno strumento che deve poter coniugare gli interessi legittimi dei privati di costruire in città e gli interessi generali dei cittadini che devono poter avere infrastrutture e servizi collegati al processo di costrizione della città. Quindi, chiunque intenda partecipare alla trasformazione della città deve potere accettare queste regole”.

Roma avrà il suo Piano regolatore generale

 Presto il nuovo Piano regolatore generale della Capitale diventerà operativo. Ultimo passo è la conferenza di copianificazione che verrà avviata il 24 settembre e varerà in via definitiva le regole che governeranno lo sviluppo della Capitale. L’avvio della conferenza è stato annunciato in Campidoglio dai Presidenti di Regione e Provincia, Marrazzo e Gasbarra e dal sindaco Veltroni.

“Questo metodo previsto per l’urbanistica lo replicheremo in tutte le province – ha detto Marrazzo – “E’ un obiettivo politico che abbiamo seguito con Veltroni e Gasbarra. E’ un diritto del Comune di Roma poter governare il proprio territorio. La collaborazione istituzionale – ha aggiunto – ha fatto sì che questo accadesse. Non era facile”.