Il ruolo e il contributo dei fondi immobiliari al rilancio dei mercati

 L’ Istituto di Ricerca indipendente Scenari Immobiliari ha presentato a Roma, giovedì 20 novembre, un aggiornamento del Rapporto Fondi Immobiliari 2009, lavoro diviso in due parti: la prima, intitolata “Fondi Immobiliari e Reits in Europa e nel resto del mondo”, curata dalla dottoressa Paola Gianasso; la seconda denominata “I fondi immobiliari in Italia”, curata dallo Studio Casadei.

L’ evento, molto atteso in un anno di crisi economica internazionale, ha evidenziato che, nell’ anno che sta per finire, i fondi immobiliari europei hanno subito una flessione del 3% del proprio patrimonio netto, e una media di rendimento pari al 2,2%. In tale speciale classifica, il nostro Paese segnala, in positivo, sia il dato riguardante il patrimonio netto, cresciuto del 17% rispetto al 2008, sia quello concernente il rendimento, con una percentuale del 3,2%, molto superiore alla media europea che si attesta al 2,2%.

A livello di Europa la situazione registra marcate e importanti differenze fra i vari stati: per i fondi immobiliari anglosassoni e tedeschi la flessione è rispettivamente stata del 17% e del 14%, i fondi svizzeri registrano addirittura un trend positivo, mentre quelli francesi sono pressoché stabili (-0,6%). Quanto all’ asset allocation in Europa il 72,5% è diviso fra destinazione uffici e commerciale, mentre tale percentuale, a livello mondiale, scende al 58,5%.

Publiredazionale. Lo Studio Eversheds Bianchini insieme a Starhotels nella rivalutazione del patrimonio immobiliare

 Il Prof. Giulio Andreani, coordinatore del Dipartimento Tributario dello Studio Eversheds Bianchini, e l’ associata Angelo Tubelli hanno assistito Starhotels S.p.A, primario gruppo italiano operante nel settore alberghiero, nella rivalutazione del patrimonio immobiliare iscritto nel bilancio della stessa, al quale è stato attribuito un valore pari a circa 500 milioni di euro.

La consulenza ha avuto per oggetto sia l’ analisi degli effetti della rivalutazione sul bilancio e sulla fiscalità dell’ impresa, sia profili attinenti la valutazione patrimoniale stessa. L’ operazione, per l’ entità del suo valore, rappresenta la riconferma della competenza e della leadership di mercato del dipartimento fiscale dello studio.

Restauro. Ance e Civita promuovono gli “Hotel della Cultura”

 È stato presentato di recente a Roma, presso il museo dell’ Ara Pacis, il progetto Hotel della cultura, promosso da Ance e Civita con il sostegno di Arcus. L’ iniziativa nasce dalla volontà di dare una risposta efficace alla crisi che sta attraversando il settore turistico del Paese, puntando sulle peculiarità e sulle eccellenze che i nostri territori sono in grado di esprimere valorizzandone il patrimonio storico spesso inutilizzato. Obiettivo del progetto è quello di dare vita a un nuovo sistema di ricettività alberghiera, da un lato fortemente connessa al territorio e dall’ altro legata al turismo culturale, che sia in grado di far fronte all’ incremento qualitativo e quantitativo dei visitatori nelle città d’ arte.

Emergenza casa in Abruzzo. La denuncia dell’ Italia dei Diritti

 In realtà il problema case è uno dei tanti problemi dove l’ Abruzzo va a misurarsi. Ciò che dovrebbe essere modificato è il sistema politico in modo da ripristinare la fiducia delle persone nelle istituzioni: ci sono stati provvedimenti precedenti che ora con l’ insediamento della nuova Giunta rischiano di essere bloccati.

Milano: un Consorzio per Villa Reale e Parco di Monza

 Il complesso, valorizzato, diventerebbe un prestigioso centro congressi. L’assessore Verga: “Finalmente portato all’unità un patrimonio altrimenti frammentato. Un fiore all’occhiello in chiave Expo”. Ora la decisione passa al Consiglio Comunale E’ stata deliberata nella Giunta del 30 dicembre 2008 la costituzione del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
In seguito all’accordo strategico per il restauro della Villa Reale e la valorizzazione del Parco di Monza, siglato lo scorso 30 luglio a Roma da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Lombardia, Comune di Monza e Comune di Milano, oggi è stato approvato lo statuto dell’ente di natura consortile non imprenditoriale di diritto pubblico al quale è affidato il compito di elaborare il piano strategico di sviluppo culturale e di valorizzazione delle aree.
“La creazione del Consorzio”, ha spiegato l’assessore alla Casa Gianni Verga, “permette di riportare finalmente all’unità un patrimonio altrimenti frammentato tra i proprietari e quindi di difficile recupero e di ancora più complicata gestione. In questo modo, tutti gli enti firmatari vengono coinvolti nell’avventura di Expo 2015 poiché la Villa Reale di Monza e il Parco ospiteranno incontri internazionali ed eventi legati all’esposizione universale”.

Decreto anticrisi: un po’ di ossigeno per gli italiani

 Titoli non svalutabili e beni immobili rivalutabili per i soggetti che non adottano i principi internazionali. Titoli del circolante valutati come se la crisi dei mercati non ci fosse stata. Immobili che adeguano il loro valore, abbandonando il costo storico. Il decreto anticrisi dà, così, ossigeno anche ai bilanci dei soggetti che non adottano i principi contabili internazionali, consentendo, nel primo caso, di non svalutare le azioni in portafoglio non iscritte fra le immobilizzazioni e, nel secondo, di rivalutare (anche se fiscalmente a pagamento) i beni immobili, a esclusione di quelli merce e delle aree fabbricabili. Nell’esercizio in corso alla data di entrata in vigore del Dl 185/2008 (29 novembre 2008), i soggetti che applicano i principi contabili nazionali possono contabilizzare i titoli dell’attivo circolante allo stesso valore a cui erano iscritti nell’ultimo bilancio approvato o, se presente, a quello risultante dall’ultima relazione semestrale approvata. La norma di favore (introdotta in considerazione della “eccezionale situazione di turbolenza nei mercati finanziari”) non opera se le perdite hanno carattere durevole. Si ricorda che, in generale, tutti i titoli non immobilizzati (in generale, obbligazioni, azioni e titoli assimilati) vanno iscritti, a fine esercizio, al minore fra costo e valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, valore costituito per i titoli quotati in mercati organizzati, dalla loro quotazione ufficiale (il principio contabile nazionale n. 20 dà l’indicazione di far riferimento alla media dell’ultimo mese o, se il mercato è in flessione, di valori medi per periodi inferiori, come, ad esempio, l’ultima settimana) per i titoli non quotati, dalla quotazione di titoli similari per affinità di emittente, durata e cedola o, in mancanza, dal valore nominale, rettificato per tener conto del rendimento espresso dal mercato con riferimento a titoli di pari durata e di pari affidabilità di emittente.

Il 2008 anno record per i fondi immobiliari

 Con 27,5 miliardi di euro di patrimonio suoerano assicurazioni e banche rendimento annuo del 7,2 per cento: migliorare il risultato europeo nel 2007 aumentano gli investimenti nelle operazioni di sviluppo di tutti i numeri. I fondi immobiliari italiani hanno superato indenni sia la crisi dei mutui subprime che l’esodo del risparmio dai fondi comuni. Il 2007 si è chiuso con un altro record per i fondi immobiliari e il 2008 conferma l’ottimo momento di questo strumento. Il numero dei fondi operativi è passato dai 7 del 2001 ai 186 di fine 2007, con una previsione di circa 220 a fine anno. Il patrimonio netto ( nav) è previsto arrivare a 27,5 miliardi di euro, diventando così il più consistente “portafoglio” privato italiano, superando assicurazioni e fondi previdenziali. Per il secondo anno consecutivo i fondi retail quotati hanno avuto la migliore performance (considerando come indice il Roe) a livello europeo. Il patrimonio è impegnato per i due terzi in uffici e commerciale, mentre ha un peso crescente lo sviluppo, che è al 15 per cento ed è in costante crescita. Si tratta di alcuni dati contenuti nel Rapporto 2008 “I fondi immobiliari in Italia e all’estero”, realizzato da www.scenari-immobiliari.it e illustrato a Milano dal suo presidente Mario Breglia nel corso di un convegno.

Una struttura a disposizione del pubblico e del privato, per uno sviluppo e una pianificazione dell’ambiente urbano in Lombardia

 1.800 km2 di territorio, 3 milioni di abitanti, 160 km di canali, oltre 9 secoli di storia: un vero e proprio “Sistema Navigli”, un bene monumentale da salvaguardare e sviluppare, per il cui recupero nel 2003 è stata fondata la società consortile Navigli Lombardi s.c.a.r.l. . L’area metropolitana milanese è caratterizzata da un sistema di relazioni che connette la città al resto del suo territorio costruendo un “effetto rete” che consente scambio, collegamento, crescita e valorizzazione anche per quelle porzioni di territorio sottoutilizzate. Una realtà policentrica quindi, in cui i Navigli rappresentano non solo un’eccellenza paesaggistico-ambientale, ma anche un’opera di infrastrutturazione del territorio lombardo ed un’opportunità di sviluppo per interconnettere i poli urbani e riqualificare l’ambiente.
L’area dei Navigli Lombardi negli anni più recenti ha saputo proporre una progettualità locale importante, coerente con il riconoscimento delle grandi potenzialità che le derivano dalla presenza di risorse storico/architettoniche e naturalistico/ambientali straordinarie adatti ad orientare processi di riqualificazione nel quadro dello sviluppo sostenibile.

I Comuni in prima linea contro l’evasione

 L’Agenzia delle Entrate, d’intesa con la Conferenza Stato-Città e autonomie locali e con l’Agenzia del Territorio, ha emanato un provvedimento che illustra le modalità di partecipazione dei comuni all’accertamento fiscale.

Alle Amministrazioni che contribuiscono all’accertamento viene riconosciuta una quota pari al 30% delle maggiori somme relative a tributi erariali riscossi a titolo definitivo. Il provvedimento individua, inoltre, gli ambiti di intervento rilevanti per le attività istituzionali dei Comuni e per quelle di controllo fiscale dell’Agenzia delle Entrate, definendo, nel contempo, la tipologia e le modalità di trasmissione delle segnalazioni.

Regione Lombardia: Intervista all’assessore alla casa e oo.pp. Mario Scotti

 Assessore Scotti perché una nuova legge sui canoni e le vendite nell’Edilizia Residenziale Pubblica?
Abbiamo varato una legge attesa da 24 anni, un provvedimento che mette fine a canoni iniqui e ingiusti che penalizzavano soprattutto le famiglie numerose, cioè quelle con figli e/o anziani a carico e che non teneva conto dell’ubicazione e dello stato di conservazione degli alloggi. Attualmente nelle case ALER il canone medio ora applicato è di 106 euro ed il 35% degli inquilini Aler (cioè 35.767 famiglie) paga meno di 50 euro al mese.

Comune di Milano. Approvato in Giunta il piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Verga: “Nuove risorse per i bisogni della città”

 Trovare nuove risorse da un patrimonio non ancora valorizzato, per rispondere sempre di più e sempre meglio ai bisogni socialmente più rilevanti della città. E’ questo il contenuto e l’obiettivo del Piano di Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano approvato oggi dalla Giunta su proposta dell’assessore alla Casa Gianni Verga.

Il Piano, che rappresenta una delle leve strategiche del Piano Generale di Sviluppo, nasce dalla collaborazione tra l’Assessorato, le strutture dell’Amministrazione comunale e la Cassa Depositi e Prestiti con la quale Palazzo Marino ha sottoscritto un Protocollo d’intesa lo scorso giugno.

Milano: Presentato il nuovo piano di valorizzazione del patrimonio immobiliare. Nuove risorse per i bisogni sociali della città

 Trovare nuove risorse da un patrimonio non ancora sufficientemente valorizzato, per rispondere sempre di più e sempre meglio ai bisogni socialmente più rilevanti della città. E’ questo il contenuto e l’obbiettivo del Piano di Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare del Comune di Milano presentato ieri al Sindaco Letizia Moratti dall’assessore alla Casa Gianni Verga, alla presenza dei rappresentanti delle forze politiche che compongono la maggioranza.