Le modifiche introdotte dal Dl 223/2006 (“Visco-Bersani”) esprimono l’esigenza di rafforzare gli strumenti in possesso dell’Amministrazione finanziaria per la repressione dei fenomeni di evasione fiscale. A tal fine, il principale strumento a disposizione del fisco, cioè l’accertamento di tipo analitico-presuntivo, è stato reso più efficace per fare emergere l’evasione nel mercato dei beni immobili. Il fisco ha, oggi, la possibilità di valutare la congruità dei prezzi delle operazioni aventi a oggetto cessioni immobiliari, ponendoli a confronto con il valore normale. Qualora si rilevino dei disallineamenti, gli scostamenti costituiscono il maggiore ricavo da riprendere a tassazione ai fini dei redditi, dell’Iva e del Registro. L’articolo 39, comma 1, lettera d), del Dpr 600/73, consente di recuperare a tassazione i maggiori redditi che emergono sulla base di presunzioni gravi, precise e concordanti, ovvero a seguito dell’accertamento di gravi incongruenze tra ricavi, compensi e corrispettivi dichiarati e quelli verosimilmente desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio dell’attività svolta.
omi
Abruzzo. Scoperta frode nel settore edilizio
Oltre 1 milione e 200mila euro, tra maggiore imposta, interessi e sanzioni, sono stati incassati dagli uffici di Atri e Teramo dell’agenzia delle Entrate. È questo il risultato di una vasta operazione di contrasto all’evasione fiscale condotta su otto società.
L’ufficio di Atri, partendo da controlli eseguiti su richieste di rimborsi Iva di alcune società, ha riscontrato gravi incongruenze nell’indicazione dei corrispettivi dichiarati negli atti di compravendita immobiliare, effettuati nel 2004 e nel 2005. Gli importi dei fabbricati erano notevolmente sottofatturati rispetto al loro valore reale desunto dall’Omi (Osservatorio del mercato immobiliare).