Regolamenti edilizi, innovazione energetica ed ambientale. Crescono i Comuni virtuosi

 Regolamenti edilizi, innovazione energetica ed ambientale. Crescono i Comuni virtuosi

Il punto di Legambiente e Cresme nel terzo Rapporto ONRE

Sono 705 i comuni italiani che hanno modificato i propri regolamenti edilizi per introdurre obiettivi di sostenibilità: risparmiare energia, diminuire le emissioni inquinanti, recuperare acqua piovana e riciclare materiali da costruzione. Il processo è in crescita, accomuna città grandi e piccole e coinvolge circa 19 milioni di abitanti. È questo il quadro che emerge dal terzo rapporto ON-RE (Osservatorio nazionale regolamenti edilizi per il risparmio energetico) di Legambiente e Cresme, presentato a Milano. Una ricerca volta a individuare, attraverso alcuni parametri, quanto si sta modificando nella filiera delle costruzioni allo scopo di limitare i consumi energetici e le conseguenti emissioni di CO2.

Piano Casa Piemonte più permissivo

 Piano Casa Piemonte più permissivo

Meno restrizioni per gli interventi di ampliamento, demolizione e ricostruzione e possibilità di intervenire nei centri storici

Potrebbe diventare più permissivo il Piano Casa del Piemonte, introdotto dalla Regione con la Legge regionale n.20/2009. La Giunta regionale ha infatti approvato oggi un disegno di legge, passata ora all’esame del Consiglio regionale, che modifica il Capo I del provvedimento sul Piano Casa recante ”Snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica”.

Edilizia, segnalazione certificata di inizio attività, in attesa di chiarimenti sulla Scia

 Edilizia, segnalazione certificata di inizio attività: in attesa di chiarimenti sulla Scia

In attesa di un primo chiarimento del Governo sull’applicazione all’edilizia della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività), ricordiamo che l’istituto, introdotto dalla manovra finanziaria di luglio (articolo 49, comma 4-bis del Dl 78/2010, come convertito dalla 122/2010) è nato per le attività produttive, con lo slogan ”imprese in un giorno” e l’obiettivo di consentire l’avvio dell’attività subito dopo aver autocertificato il possesso di requisiti e presupposti

Ma il fatto che la norma non modifichi esplicitamente il testo unico edilizia (Dpr 380/2001) ha provocato il caos gli uffici edilizia privata di tutti i comuni, che stanno adottando almeno tre linee diverse su come gestire il nuovo istituto: ovvero se non si accettano più le Dia, se andare avanti con le Dia (lavori solo dopo 30 giorni) o, nell’incertezza, accettare anche le vecchie Dia.