Piano casa, Sardegna segno più

 Piano casa, Sardegna segno più

Continua a crescere il mercato dell’edilizia in Sardegna e riprende lo sviluppo del mercato immobiliare residenziale

Questi i dati emersi da recenti studi del Cresme, Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio, che vedono la Sardegna ai primi posti nel processo di rilancio del settore delle costruzioni e delle attività legate alla filiera dell’edilizia, come il mercato immobiliare.

Il mattone quotato, i fondi immobiliari secondo Nomisma

 Il mattone quotato, i fondi immobiliari secondo Nomisma

L’industria dei fondi immobiliari sta oggi attraversando una fase piuttosto critica, dopo la costante ascesa numerica e dimensionale che ha caratterizzato l’ultimo decennio

La manovra economico-finanziaria appena varata contempla, infatti, misure che risultano fortemente penalizzanti per il comparto. L’articolo 32 del Decreto-legge del 31 maggio 2010, n.78, in particolare, riforma la disciplina fiscale dei fondi riservati ad investitori qualificati, con il duplice intento di penalizzare l’utilizzo elusivo che, in taluni casi, è stato fatto dello strumento e, al contempo, accrescere il gettito.

Ok del Consiglio Comunale Milano al nuovo Pgt

 Ok del Consiglio Comunale Milano al nuovo Pgt

Pochi minuti prima delle 04.00 di mattina di ieri 14 luglio, con 28 voti favorevoli (assente il Sindaco Letizia Moratti) e il voto contrario di tutta l’opposizione è stato approvato il nuovo Piano di Governo del Territorio, lavoro estenuante, che ha richiesto oltre cinquanta sedute del Consiglio Comunale da dicembre ad oggi

E se la maggioranza ha esultato definendo la votazione ”il più importante provvedimento di questa Giunta”, durissimo il commento di Basilio Rizzo della Lista Fo che ha dichiarato come ”in tanti anni di Consiglio non mi è mai capitato che un Sindaco fosse assente ad un voto classificato come importante”.

Panorama di Economia Immobiliare. Compravendite

 Panorama di Economia Immobiliare. Compravendite

Secondo Ubh il mercato immobiliare residenziale italiano è ancora debole, ma confortato dai primi concreti segnali di ripresa, a partire dai volumi di scambio nei capoluoghi di provincia

Alla fine del 2009 le città capoluogo che hanno chiuso l’ anno con il segno positivo relativamente alla variazione delle compravendite di abitazioni sono state 16 (circa il 14% sul totale dei capoluoghi), mentre nessuna delle grandi città è riuscita a chiudere l’ anno in positivo. Invece è proseguita la caduta degli scambi nei comuni non capoluogo, in particolare in quelli localizzati nelle cinture urbane più vicine alle città capoluogo del Nord e del Centro del Paese che hanno fatto segnare rispettivamente delle flessioni comprese fra il 15% ed il 12%.

Parma mercato immobiliare: offerta e domanda stabili, segnali di ripresa per il residenziale

 Parma mercato immobiliare: offerta e domanda stabili, segnali di ripresa per il residenziale

A inizio 2010 il mercato immobiliare parmigiano è caratterizzato, per tutti i comparti, da offerta e domanda stabili e numero di contratti sostanzialmente invariato rispetto all’ anno precedente, con la positiva eccezione di segnali di ripresa nel segmento residenziale per la locazione e in quello dei negozi per la compravendita.

Prezzi e canoni diminuiscono in maniera generalizzata con questi ultimi che presentano flessioni più significative rispetto ai primi. In centro città il calo dei prezzi penalizza soprattutto abitazioni usate (-2,8%) e uffici (-3,6%), mentre in periferia è più accentuato per le abitazioni nuove (-3,3%) e i negozi (-3,7%).

Il settore dei capannoni industriali sembra, al contrario, accusare – in ritardo ma in misura importante – la frenata generale del mercato. Da quest’ anno infatti si rileva una forte contrazione dei contratti stipulati e una forte diminuzione dei prezzi. Aumentano contestualmente i tempi medi di vendita con la sola eccezione delle abitazioni usate.

Comprar casa a Messina, secondo Nomisma

 Comprar casa a Messina, secondo Nomisma

Il mercato immobiliare messinese, nel corso del 2009, ha evidenziato per tutti i comparti una flessione generale delle quantità domandate in acquisto e locazione, con la conseguente significativa contrazione del volume degli scambi, derivandone un’ offerta in rafforzamento

L’ unica eccezione è costituita dal comparto dei box / garage, per i quali gli operatori interpellati hanno riscontrato un rafforzamento della domanda per acquisto. In calo, invece, per tutti i segmenti ed all’ interno di tutte le zone della città, prezzi e canoni, con una redditività comunque nel complesso in linea con i dati emersi nelle precedenti rilevazioni.

Primo Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare

 Primo Rapporto Nomisma 2010 sul mercato immobiliare

È stato presentato a Bologna dall’ Istituto di Ricerca Nomisma il Primo Rapporto 2010 sul mercato immobiliare 2010. Lo studio ha evidenziato come, nel corso del 2009, i prezzi siano scesi in maniera differente a seconda della città

Nel dettaglio, infatti, nelle tredici grandi realtà urbane il calo è stato del 4,1%, mentre la percentuale diventa del 3,7% se si prendono in considerazione le città medie e dello 0,7% se viene conteggiato il dato complessivo, a conferma che nei comuni più piccoli i prezzi sono molto più stabili (fonte Agenzia del Territorio).

Qualora, invece, si allarghi l’ indagine a USA, UK (oltre all’ Italia), si osserva come la crisi sia iniziata in momenti differenti (fine 2006 nel paese a stelle e strisce, fine 2007 nel Regno Unito e solamente nella seconda metà del 2008 nel Bel Paese, dove, peraltro, il calo è stato molto più contenuto) e abbia fasi diverse di ripresa, con gli Stati Uniti e il Regno Unito dove si è già registrata la fase di risalita, mentre, con l’ Italia dove l’ inversione di tendenza è prevista solo a partire dal 2011.

Il mercato immobiliare di Bologna a fine 2009

 Il mercato immobiliare di Bologna a fine 2009

Abitazioni
Gli indicatori qualitativi relativi alle tendenze di domanda, offerta e numero di contratti si presentano assai negativi nella prima parte dell’ anno, mentre, pur rimanendo negativi, volgono verso una certa stabilizzazione nella seconda parte del 2009

Anche il livello toccato dallo sconto, pur essendo alquanto elevato e sull’ 11,8%, mostra una riduzione rispetto al primo semestre in cui si erano superati i 13 punti. Al contempo le tempistiche per vendere gli immobili residenziali si rivelano ancora in aumento raggiungendo i 7 mesi ed oltre (7 mesi e mezzo per le abitazioni di nuova costruzione).

Sul fronte dei prezzi, si assiste al terzo semestre consecutivo di flessioni semestrali nei valori, con una riduzione del 5,6% tra la fine del 2009 e la fine del 2008, ovvero la flessione più sostenuta dopo quella riscontrata a Venezia Mestre.

Ancona. Trend del mercato immobiliare

 Ancona. Trend del mercato immobiliare

Nel corso del 2009, il mercato immobiliare dorico ha evidenziato ancora alcuni segnali di cedimento

Elementi di raffreddamento provengono principalmente da una domanda debole e in continua flessione, oramai da diversi mesi, in tutti i comparti. A fronte di una domanda in calo si osserva un’ offerta in continua crescita

Ciò provocherà, inevitabilmente, un accumulo della stessa che difficilmente sarà possibile smaltire, vista anche la diminuzione dell’ attività transattiva nonostante i maggiori sconti concessi pur di concludere le trattative. L’ unica eccezione è rappresentata dal settore dei posti auto, nel complesso, più improntato alla stabilità.

Il decalogo di idealista.it per vendere casa anche in tempi di crisi

 Il decalogo di idealista.it per vendere casa anche in tempi di crisi. Vendere casa rapidamente, anche in tempi di crisi economica? Una domanda ovvia, in momenti come quelli che stiamo vivendo, una domanda alla quale è possibile dare una risposta ottimista ma che richiede molta riflessione. E soprattutto un monito: non fare errori! Ecco che idealista.it ci indica le 10 cose da non fare per vendere casa subito, secondo gli esperti del settore intervistati da el pais.

1) Il prezzo. Sii realista col prezzo. Molti dicono che più la casa resta invenduta, meno vale. Quindi meglio vendere subito ad un prezzo equo se si trova l’ acquirente giusto, ad evitare che la casa non trovi più interesse sul mercato. Potresti essere costretto ad una svendita per rincorrere una supervalutazione.

2) Essere pigri. La vecchia storia del “non ho fretta di vendere e per questo chiedo tanto”, in momenti congiunturali come questo non funziona. Non aspettare. I primi 15 giorni in cui la casa è in vendita sono i più importanti. Fai pubblicità: più semini, più possibilità avrai di raccogliere.