Attestato energetico, ci vuole o no?

 Se si fosse fatto apposta, non si sarebbe riusciti a fare meglio. La confusione, nel campo delle certificazioni energetiche, è ad un livello intollerabile, non degno di un Paese civile: complice una classe politica che di tutt’ altro – nella sua generalità – si cura, e che non si dà carico dei problemi della gente neanche quando essa stessa li ha creati (essenzialmente, nel nostro caso, attraverso la riforma costituzionale del 2001).

Così, gli interessati non sanno cosa fare e i consulenti cosa consigliare (se non di fare tutto, e di più, per star sul sicuro). Il risparmio energetico, non interessa a nessun politico, o quasi: interessa, ai più, creare lavoro buroindotto, formare i certificatori e dargli più lavoro possibile (e solo a questo fine, la confusione è funzionale). Ma l’ Attestato energetico, ci vuole o no?

In materia, è comunque intervenuto un cristallino provvedimento del Tribunale di Varese che – tanto per cominciare – due punti fermi li pone. Innanzitutto, si stabilisce in esso l’ illegittimità costituzionale della previsione (ad opera delle Regioni) dell’ obbligo di allegare l’ attestato di certificazione energetica ai decreti di trasferimento degli immobili interessati a procedimenti esecutivi.

Formazione gratuita contro la disoccupazione

 L’ ANAMMI lancia corsi a costo zero in alcune province afflitte dalla crisi e dai postumi del terremoto. Per il presidente Bica “la lotta alla disoccupazione passa anche per le iniziative di associazioni come la nostra”. I territori coinvolti sono quelli di Avellino, L’ Aquila, Cosenza, Salerno, Siracusa e Taranto

Un’ idea forte, che possa creare nuovi spazi occupazionali. Per dare una scossa al mercato del lavoro l’ ANAMMI, l’ Associazione Nazional – europea degli AMMinistratori d’ Immobili, ha deciso di lanciare corsi a costo zero per gli aspiranti “manager del condominio”. Si tratta di un esperimento che, a partire da marzo, coinvolgerà alcune zone d’ Italia che vivono una difficile situazione economica e, nel caso della provincia de L’ Aquila, i postumi del terremoto.

“Per noi, è un progetto – pilota importante che, se darà buoni frutti, intendiamo esportare in tutto il territorio italiano – spiega il presidente Giuseppe Bica –. Riteniamo, infatti, che la lotta alla disoccupazione passi anche per le iniziative di associazioni come la nostra, che lavorano sul territorio e dialogano costantemente con il mondo delle professioni, messo a dura prova dalla crisi economica”.

La cedolare secca in Abuzzo. Per la provincia de L’ Aquila è inutilizzabile

 La Federazione abruzzese della Confedilizia denuncia l’ impraticabilità della norma della Finanziaria di quest’ anno che ha previsto la possibilità di tassare tramite una cedolare secca del 20%, ma solo per il 2010, i contratti di locazione agevolati stipulati tra persone fisiche nella provincia de L’ Aquila.

La caratteristica di questa tipologia di contratti, infatti, è quella di avere una durata di cinque anni (tre anni, più due di rinnovo) e canoni inferiori a quelli di mercato, in quanto fissati sulla base di accordi fra organizzazioni dei proprietari e degli inquilini. La limitazione ad un solo anno, il 2010, della tassazione al 20%, rende pertanto nei fatti inutilizzabile tale strumento, posto che nessun proprietario sarà disposto a impegnarsi in un contratto a canone calmierato della durata di cinque anni – in un territorio così difficile – in cambio di una riduzione fiscale limitata al solo primo anno.

Fotovoltaico a Cemona

 La Giunta della Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’ assessore alle Reti, Servizi di Pubblica utilità e Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi, un’ intesa con la Provincia di Cremona per incentivare la rimozione dell’ amianto e l’installazione di pannelli fotovoltaici negli edifici.

“È una convenzione triennale – spiega Buscemi – con cui intendiamo favorire la realizzazione di interventi integrati, che comprendano cioè la rimozione di coperture contenenti amianto, ma anche la ristrutturazione edilizia finalizzata alla riqualificazione energetica e la produzione di energia da fonte solare, termica e fotovoltaica”.

Aggiornati i requisiti tecnici per il 55%

 Modificati i criteri per l’ ammissibilità ai fini della detrazione del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici. Tra l’ altro, per l’ accesso alla detrazione fiscale del 55% delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica degli edifici esistenti, vengono modificati i valori limite della trasmittanza delle strutture opache e delle chiusure apribili e assimilabili, che delimitano l’ edificio verso l’ esterno o verso locali non riscaldati. Il D.M. 26 gennaio 2010 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12 / 02 / 2010.

Il decreto, le cui disposizioni si applicano a partire dal 30° giorno dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale, ovvero dal 13 marzo 2010, prevede le seguenti novità:
*Introduzione di una condizione aggiuntiva da rispettare per le chiusure apribili e assimilabili, nel caso di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti alimentati a biomasse
*Introduzione di un coefficiente di correzione per valutare la quota di energia fossile, relativa alla fase di produzione del combustibile,  nel caso di sostituzione di impianti con quelli a biomassa
*Modifiche ai valori di trasmittanza delle strutture opache e delle chiusure apribili e assimilabili che delimitano l’ edificio verso l’ esterno o verso locali non riscaldati
*Modifica ai riferimenti delle metodologie per il calcolo dei requisiti