Inflazione: “Male BCE, si lasci da parte il reddito fisso, salari e pensioni”

 (Federconsumatori) Salari e pensioni gia falcidati da politiche disastrose. La Banca Centrale Europea, dopo il disastro combinato con l’aumento del tasso di sconto, che aggraverà le condizioni delle già colpite famiglie che hanno contratto mutui a tasso variabile o che si dovranno indebitare per tirare avanti (questioni che comprimeranno ancor di più i consumi, sia in quantità, ma come diciamo inascoltati da anni, in qualità) si permette di dare, oggi, ulteriori consigli del tutto inaccettabili, in relazione a salari e pensioni. Se c’è qualcosa da bloccare per bilanciare il mercato, costituito soprattutto dalla domanda di vasta scala, quella cioè relativa al largo consumo, sono i prezzi in tutti i settori e le tariffe, non solo quelle dei servizi, ma anche quelle di artigiani e professionisti.

Assemblea abi, uno spiraglio di luce

 Relazione autoreferenziale e assolutoria di Faissola. Unico spiraglio di luce è arrivato sulla commissione di massimo scoperto. Purtroppo, però, si tratta, per adesso, solo di un ripensamento; noi ribadiamo invece che sia necessario un definitivo annullamento. Un’altra delusione è invece arrivata dal cosiddetto “nemico delle banche” Tremonti. Oltre alle citazioni del Papa sulla speculazione, il suo è stato un intervento estremamente neutro sul sistema bancario italiano. Ha difeso strenuamente l’accordo sui mutui, in modo troppo enfatico.
Probabilmente, la reazione positiva delle banche, ha sicuramente suscitato, anche per lui, qualche ripensamento sulla congruità della soluzione. A tale proposito noi continuiamo a sostenere che questo accordo sia uno strumento da utilizzare quale “ultima spiaggia”.

BCE: e’ necessario dissuadere Trichet dalla volonta’ di aumentare il tasso di sconto

 Al 4% ha già’ causato innumerevoli disastri sul fronte dei mutui, ora bisogna diminuirlo. Pur essendo rispettosi dell’autonomia delle Banche Centrali, noi chiediamo con grande determinazione che si intervenga per dissuadere la volontà del Governatore Trichet ad aumentare il tasso di sconto. Molti operatori politici ed economici sostengono il fatto che, in Europa ed in particolare in Italia, l’inflazione venga determinata da fattori esogeni, come l’aumento delle materie prime. A prescindere dalla discussione in atto, se incidono di più le speculazioni o la domanda in crescita nel mercato, tali aumenti sono anche dovuti al differenziale del tasso di sconto nei paesi occidentali, che ha determinato una forte valutazione dell’Euro rispetto al Dollaro. Si pensava forse e si pensa oggi che i produttori di materie prime, a partire da quella fondamentale del petrolio, vogliano vedere diminuiti i propri introiti, dato che le materie prime vengono vendute in valuta statunitense? Logica e realtà dimostrano come ciò sia poco realistico e, ogni qualvolta si fa un’operazione che tende a indebolire il Dollaro, si ha una reazione immediata di rialzo delle quotazioni delle materie prime.

Antitrust: Catricalà punta il dito contro banche e assicurazioni Ok dai consumatori

 Non fa sconti a nessuno il presidente dell’Autorità garante per la concorrenza e il mercato, Antonio Catricalà. E nella sua relazione annuale punta l’indice contro banche, assicurazioni e imprese che attuano una concorrenza scorretta. “La commissione di massimo scoperto applicata dalle banche è una prassi iniqua e penalizzante per i risparmiatori e per le imprese: deve essere abolita”: questo il primo affondo di Catricalà contro gli istituti di credito. Il presidente dell’Antitrust ha aggiunto che: “l’80% delle banche e assicurazioni quotate presenta problemi di conflitti di ruolo, legati alla presenza nei propri organi di amministrazione di persone che siedono contemporaneamente nei board dei concorrenti”. E ancora: “I cartelli non sono peccati veniali; sono gravi misfatti contro la società. perché corrompono la libera competizione delle forze economiche sul mercato: negli Stati Uniti sono considerati fatti criminosi, puniti con la prigione”.
Un monito, infine, Catricalà l’ha lanciato anche al governo: sulla causa di risarcimento collettiva. “Il rinvio della class action rischia di disattendere le speranze di migliaia di persone che chiedono tutela in tempi brevi. E ancora: “Il semestre che ci separa dall’entrata in vigore può essere utile a individuare le soluzioni tecniche che meglio corrispondono agli obiettivi di celerità dei processi di allargamento dell’intervento al settore pubblico”.

Nomisma: finanza immobiliare 2008

 Giovedì 12 giugno 2008, presso l’expo EIRE esposizione del salone immobiliare della fiera di MILANO, Nomisma ha presentato i dati del Primo Rapporto sulla Finanza Immobiliare. Con il Rapporto viene fatto il punto sulla crescita che ha avuto il settore immobiliare nel corso dell’ultimo ciclo immobiliare (1995-2007) anche grazie alla sua accentuata finanziarizzazione. Con il Rapporto viene fatto il punto sulla crescita che ha avuto il settore immobiliare nel corso dell’ultimo ciclo (1995-2007) anche grazie alla sua accentuata finanziarizzazione. Gli straordinari risultati, in termini di aumento dell’occupazione diretta e indotta, e di peso economico dell’immobiliare, rispetto al resto dell’economia, sono sintetizzati di seguito. Sempre di seguito sono presentati in forma sintetica anche i dati relativi ai singoli comparti nei quali la finanza immobiliare può essere articolata:
mutui, leasing, società quotate, fondi immobiliari, project financing e finanza per il territorio.
Infine, vengono resi noti gli originali risultati dell’indagine su un campione rappresentativo di 2.000 famiglie italiane realizzata appositamente per il Primo Rapporto sulla Finanza Immobiliare. Con tale indagine si sono studiate e misurate le motivazioni delle famiglie relativamente all’investimento immobiliare, sia diretto, e principalmente volto alla casa, sia indiretto, e quindi volto a titoli di società o fondi immobiliari.

Conti pubblici, Italia fuori da procedura d’infrazione UE

 L’Italia è uscita formalmente dalla procedura d’infrazione dell’Ue, avviata nel luglio del 2005 per via del deficit eccessivo di bilancio. Ieri il Presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker aveva promosso il piano del Governo Italiano: apprezzamenti su detassazione degli straordinari e ricontrattazione dei mutui. Martedi mattina il Consiglio Ecofin, riunito a Lussemburgo, ha decretato l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione per deficit eccessivo. La sanzione era stata emanata nel 2005. Come ha spiegato l’organo europeo in un comunicato, la decisione tiene conto del fatto che nel 2007 il rapporto deficit-Pil del nostro Paese è sceso sotto il tetto del 3% “in maniera credibile e sostenibile”. Lunedi i Ministri delle Finanze della zona euro, riuniti in via straordinaria a Francoforte per celebrare i 10 anni della Banca Centrale Europea (Bce), avevano ascoltato il ministro dell’Economia Giulio Tremonti sul programma di Bilancio del governo Berlusconi. A conclusione dell’incontro il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker aveva promosso il piano fiscale del Ministro dell’Economia apprezzando, in particolare, gli sgravi fiscali varati dall’esecutivo italiano e l’introduzione della possibilità di ricontrattare le rate dei mutui.