Nel 2008 e, in particolare, a partire dall’ ultimo trimestre dell’ anno la maggior parte dei paesi più sviluppati ha visto calare, assieme al fattore fiduciario, il reddito prodotto, mente l’ intera economia mondiale registrava una vera e propria frenata. Le previsioni per il 2009 rimangono fortemente negative sia a livello mondiale sia per l’ area Euro al cui interno l’ Italia si colloca ancora una volta fra i paesi con andamento peggiore della media.
mutui subprime
I PREZZI DELLE CASE IN ITALIA TENGONO
Nell’ Europa continentale calano, invece, in misura mediamente compresa fra il 5% ed il 10% e un eventuale calo dei prezzi italiani nel 2009 difficilmente potrebbe superare la soglia del –5%. Il calo dell’ 1% nell’ ultimo semestre è l’ effetto (inferiore alle attese) del braccio di ferro in corso fra i (pochi) compratori e i (molti) venditori.
Questo è quanto risulta dal III Rapporto Nomisma sul mercato immobiliare. La contrazione del credito limita le possibilità d’ acquisto sia da parte delle famiglie che da parte dei grandi investitori italiani e stranieri: la conseguenza è un mercato fermo in attesa di vedere quali effetti avranno i provvedimenti di rilancio dell’ economia.
La stima è che nelle grandi operazioni degli investitori istituzionali il calo dei volumi del mercato sia almeno del 50% (del 60% in Europa), mentre nel mercato della casa la diminuzione delle compravendite a fine anno potrebbe raggiungere le 160 mila case vendute in meno (-20%) con una perdita del valore mercato immobiliare di circa 24 miliardi di Euro.
La stasi nelle compravendite ha ridato un po’ di ossigeno alla domanda di immobili in locazione anche se, pure in questo segmento, l’ offerta supera la domanda e, quindi, i canoni di locazione non aumentano.
Mutui: Euribor ai massimi. Federconsumatori:”Pesanti ripercussioni sulle famiglie”
Con buona pace di chi sosteneva che il nostro Paese non avrebbe avuto ripercussioni per la crisi dei mutui americani, l’aumento dell’Euribor che oggi tocca i massimi portandosi a 4.90 avrà come abbiamo sempre sostenuto, negative ricadute non solo sui mutui delle famiglie già sconvolte in questi ultimi anni, ma anche sul versante della produzione industriale e delle imprese.
Toscana: dalla crisi “subprime” nessuna conseguenza per il mattone
La crisi dei mutui subprime non ha toccato il mercato immobiliare toscano, che si conferma tra i piu’ solidi a livello nazionale. E’ quanto emerge dal sesto rapporto sul mercato immobiliare della Toscana, curato da Scenari immobiliari su incarico di Ance.Se per il quinto anno consecutivo tutti gli indicatori regionali sono positivi (ottavo anno se si considera solo il fatturato), ma emergono i primi segnali negativi, soprattutto negli scambi.
Le previsioni ISAE per l’economia italiana nel 2007 e 2008
Dopo l’avvio, in estate, della crisi finanziaria legata ai mutui subprime americani il contesto internazionale è divenuto meno favorevole. Ciò conduce a correggere al ribasso le stime di crescita per le principali economie rispetto a quanto si era in precedenza ipotizzato. La revisione, pur consistente, non implica, però, un drastico cambiamento della prospettiva a breve termine: lo scenario internazionale rimane robusto, principalmente grazie all’evoluzione ancora molto positiva delle economie emergenti e alla tenuta di quelle europee.
Ilario Toscano: “Il mio parere sulla bolla immobiliare”
Il Presidente e fondatore del Gruppo Toscano esprime, sul Blog ufficiale, il suo parere sulla situazione del mercato immobiliare.
“Come intermediari immobiliari non abbiamo alcun interesse nel fatto che i prezzi siano alti o bassi, ma essi siano espressione di un giusto equilibrio tra domanda e offerta. In caso contrario, l’immobile rimarrebbe invenduto e la professione dell’agente immobiliare risulterebbe improduttiva. Come consulenti immobiliari pertanto monitoriamo costantemente il mercato, affinché si possa consigliare al cliente proprietario dell’immobile il giusto prezzo di vendita. È vero del resto che il mercato immobiliare è soggetto a ciclicità, ma al momento non percepiamo i presupposti affinché si possa parlare di crisi o di bolla immobiliare.”
Adusbef: Mutui sub-prime, perdite per 200 miliardi di dollari
Le enormi perdite per 200 miliardi di euro dei mutui sub- prime, stimate dal Fondo Monetario, nonostante le banche centrali, specie FED e BCE funzionali agli interessi delle grandi banche di affari e delle agenzie di rating, hanno tentato di minimizzarne gli effetti,deve indurre i paesi del G7, se non vogliono rischiare di esserne travolti, a mettere sotto controllo la finanza derivata, che ha superato il volume di 400.000 miliardi di dollari (contro un PIL mondiale di 38.000), con crescite abnormi le cui stime sfuggono perfino alla Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI).
Mutui. Adusbef:”Non bastano le rassicurazioni ABI per escludere un rischio di insolvenza per migliaia di famiglie indibitate a tasso variabile”
Non bastano le rassicurazioni dell’Abi per escludere un rischio di insolvenza per migliaia di famiglie, indebitate al 91% a tasso variabile per prestiti di lunga durata per esclusiva responsabilità delle banche, che ancora oggi difendono una posizione sbagliata,affermando che chi ha contratto mutui indicizzati, quando i tassi fissi erano al minimo storico e pari al 3,60 % nel 2003, avrebbero guadagnato e non perso (non solo in termini economici).
Mutui subprime. Il dossier Mdc sui rischi per il risparmiatore
La crisi dei mutui subprime negli Stati Uniti ha inevitabilmente preoccupato anche i risparmiatori italiani, in particolare coloro che sono soliti investire i propri risparmi in Borsa, in obbligazioni, in fondi di investimento e in polizze assicurative. Ma quali sono i rischi reali per il risparmiatore italiano e come evitarli?