In Italia continuano a salire i tassi di interesse del mutuo variabile come è successo lo scorso dicembre con una crescita dello 0,18%.
L’euribor a tre mesi è passato dal 4,44% al 4,78% idem per i sei mesi. Questo accade perché la domanda di liquidità della banca è ancora alta ed il costo del denaro è molto alto. Le previsioni non vedono un intervento della banca centrale per diminuire i tassi, ma un aumento, a causa anche dell’inflazione, e ancora una volta il tasso variabile si avvicinerà a quello fisso. Progetica ha previsto degli aumenti gia dalla fine di questo mese che riguardano soprattutto coloro che utilizzano euribor, mentre per coloro che hanno mutui mensili l’aumento sarà inferiore. Anche se gli ultimi acquirenti hanno preferito un mutuo a tasso fisso.
In controtendenza rispetto agli ultimi mesi ed al “bel paese”, l’America vede una notevole crescita nella vendita degli immobili di seconda mano a partire gia da febbraio.
Mutui: Bankitalia, in 3 mesi stock sceso di 3 miliardi
Cala il ricorso delle famiglie ai mutui immobiliari. Tra gennaio e marzo l’ammontare dei prestiti a lungo tempo fatti dal sistema bancario alle famiglie per l’acquisto di casa e’ diminuito