Mutui casa, la moratoria è già legge

 Buone nuove per le famiglie in difficoltà: la rata del mutuo si può pagare fino al 31 gennaio 2011. La moratoria firmata dall’ Abi e dalle associazioni dei consumatori viene in aiuto a chi, a causa della crisi, si è visto ridurre drasticamente il reddito e non riesce a far fronte all’ impegno mensile.

130 mila le famiglie italiane in grosse difficoltà economiche: per la perdita del lavoro o perché in cassa integrazione, non riescono a versare puntualmente le rate del mutuo stipulato per l’ acquisto, la costruzione o la ristrutturazione dell’ abitazione principale.

Ora potranno richiedere alla banca la sospensione dei pagamenti per un massimo di dodici mesi. Nel periodo di sospensione della rata matureranno gli interessi contrattuali concordati che saranno poi pagati per una durata che sarà definita dalla banca sulla base degli elementi forniti dal mutuatario, secondo l’ accordo Abi / consumatori. Gli istituti possono aderire alla moratoria decidendo di sospendere l’ intera rata o la sola quota capitale.

Mutui: le famiglie italiane più fiduciose per il futuro

 Dal Bollettino Economico della Banca d’ Italia emerge che il debito delle famiglie in rapporto al reddito disponibile è rimasto stabile nel terzo trimestre del 2009 intorno al 58%, un valore ancora nettamente inferiore a quello medio dell’ area dell’ euro (circa 94% a giugno).

Gli oneri sostenuti dalle famiglie italiane per il servizio del debito (pagamento di interessi e restituzione del capitale), hanno continuato a diminuire, scendendo al 9,4% del reddito disponibile, grazie anche all’ ulteriore riduzione dei tassi di interesse sui prestiti per l’ acquisto di abitazioni.

I mutui in Italia nel 3° trimestre 2009

 Il volume di erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra, nel terzo trimestre del 2009, una flessione rispetto allo stesso periodo 2008 (dati del 20 / 01 / 2010 fonte Banca d’ Italia). La differenza negativa è pari a circa -1,2 miliardi di euro, che tradotto in termini percentuali rappresenta un calo del -10 (vedi nota metodologica. Il dato conferma il momento di rallentamento del mercato (i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione / surroga).

L’ ultima variazione (-10%) è minore rispetto alle precedenti del 2009 (-22% nel primo trimestre 2009, -13% nel secondo trimestre 2009) ed è un ulteriore segnale che indica un cambiamento positivo da parte del mercato. Considerando il dato cumulativo del 2009 si osserva una variazione negli erogati pari a circa 6 miliardi di euro (-15% rispetto ai primi tre trimestri 2008), sul valore influiscono i volumi erogati nel primo trimestre 2009.

Nel 3° trimestre 2009 tutte le macroaree hanno registrato un andamento negativo, anche se in crescita rispetto ai valori del secondo trimestre. Valutando i primi 9 mesi del 2009 le variazioni maggiori vengono registrate nell’ area meridionale (-22%) e insulare (-29%).

News mutui immobiliari. Accordo Abi – Agenzia del Territorio: maggiore trasparenza ed efficienza dei finanziamenti

 L’ Agenzia del Territorio e l’ Associazione bancaria italiana hanno firmato un accordo di collaborazione per lo scambio di studi relativi al settore immobiliare, mirato principalmente ad offrire maggiori garanzie e massima trasparenza delle informazioni, oltre che un ventaglio di servizi sempre più ampio e diversificato.

L’ accordo durerà tre anni e prevede la costituzione di un Tavolo tecnico con precisi obiettivi: approfondire le tematiche connesse alle normative in materia catastale e ipotecaria; progettare e realizzare corsi di formazione professionale; individuare programmi mirati a una migliore offerta di informazioni, dati e servizi nel settore immobiliare.

Previsioni immobiliari 2010

 Il mercato immobiliare italiano, nel corso del 2009, è stato caratterizzato da una contrazione dei volumi di compravendita e dei prezzi. Dopo i primi mesi in cui ha predominato l’ incertezza, a partire dalla primavera si è registrata una ripresa della domanda di abitazioni, sia nel segmento dell’ investimento che in quello della casa ad uso proprio

Per il 2010 le previsioni non indicano cambiamenti sostanziali rispetto alla situazione che ha caratterizzato il 2009. Per quanto riguarda il numero delle compravendite riteniamo che esse potrebbero stabilizzarsi intorno alle seicentomila unità. Sul versante dei prezzi pensiamo che nel corso del 2010 l’ oscillazione sarà più contenuta rispetto al 2009 e potrebbe chiudersi in un intervallo compreso tra -3% e -1%.

Come più volte ribadito nel corso dell’ anno sarà difficile prevedere esattamente cosa accadrà sul mercato immobiliare perché molto dipenderà dalla congiuntura macroeconomica che interesserà il nostro Paese e soprattutto dall’ andamento del mercato del lavoro.

Se quest’ ultimo dovesse peggiorare, con un aumento della disoccupazione si potrebbe determinare una maggiore incertezza nelle decisioni di acquisto, soprattutto per coloro che devono ricorrere ad un finanziamento per acquistare l’ abitazione.

Torino. La congiuntura immobiliare nel 2° semestre 2009

 Il mercato immobiliare torinese, nel corso del secondo semestre del 2009, si è contraddistinto per alcuni segnali di ripresa rispetto al deterioramento, diffuso in tutti i comparti, che si era manifestato nel primo semestre

In particolare, all’ interno delle zone periferiche, che avevano sofferto maggiormente la fase riflessiva, i valori di compravendita delle abitazioni hanno fatto registrare ancora variazioni negative, ma ben più contenute rispetto al semestre precedente.

Tale andamento è dovuto ad un parziale ritorno di interesse, solamente per le abitazioni, da parte della domanda che si è concretizzato, inoltre, in una diminuzione degli sconti medi sul prezzo richiesto per tale tipologia.

Investire nella casa nel 2010? Secondo Assoedilizia, le condizioni migliori ancora per pochi mesi

 Fino all’ autunno, dice Assoedilizia, coincidono diversi fattori favorevoli. Poi qualcuno di questi fattori potrebbe perdersi per strada, anche se la convenienza, nel complesso, resterà. Una previsione “semiseria”, che non si basa su una disciplina scientifica, ma solo su regole empiriche e tenendo conto che un po’ di fantasia, di “fiuto”, di intuito non guasta per fare un buon investimento.

Comprar casa, comunque sia, è in un certo senso come innamorarsi. Se a guidare fosse solo la ragione… Vediamoli, in breve, questi fattori positivi a medio termine: calo dei prezzi, ampia offerta, mutui al minimo storico, disponibilità delle banche.

*I prezzi, innanzitutto: ci riferiamo al mercato medio delle città e dei centri minori di regioni ricche e povere, per la fascia di acquisti che rappresenta la parte preponderante del mercato: dai 220 – 250.000 fino ai 500 – 550.000 euro, effettuati da persona fisica (l’ investimento attraverso società, strumenti di gestione finanziaria, quote di partecipazione e simili implica un diverso discorso). Rispetto ai picchi del 2007 i valori sono scesi di circa il 20%.

Raramente gli annunci nelle vetrine delle agenzie immobiliari rivelano questo calo: ma è sufficiente avviare una trattativa seria per ottenere sconti simili. E la grande offerta di nuovo edificato (250.000 abitazioni disponibili a livello nazionale) nelle periferie e negli hinterland metropolitani (occorreranno almeno un paio d’ anni per assorbirla) porta a riduzioni anche del 25%.

*I tassi dei mutui non sono mai stati così bassi (poco più del 2% il variabile, attorno al 5% il fisso), con le banche ricche di liquidità (che, va detto, è però in gran parte utilizzata per finanziare investimenti produttivi e non patrimoniali, quali sono quelli immobiliari) pronta ad esser impiegata, ma solo a favore di clienti che hanno posizioni patrimoniali e reddituali solide.

Il finanziamento immobiliare secondo il 3° Rapporto Nomisma 2009

 A giugno del 2009 il monte mutui in essere attivato a sostegno del mercato immobiliare e del settore delle costruzioni ammonta a 573 miliardi di euro, il 60,7% ha come destinazione il mercato ed il restante 39,3% l’ edilizia. La componente rilevante del sistema creditizio destinato all’ immobiliare in senso lato è espressa dal settore della casa, che raccoglie il 58,3% delle consistenze dei mutui in essere.

All’ interno di questa quota il 44,1% è a copertura dell’ attività di acquisto della casa. Rispetto ad 8 anni fa è cresciuta la quota destinata al mercato, mentre si è ridotta quella a copertura del settore delle costruzioni, inoltre è cresciuto il peso del comparto abitativo ed in particolare di quello delle compravendite.

Il dato più recente, riferito al secondo trimestre 2009, conferma in parte questa tendenza. Se si confrontano le erogazioni destinate al mercato di quest’ ultimo trimestre con quelle riferite ad un anno prima, emerge il peso crescente della componente di acquisto casa a scapito, soprattutto, del comparto immobiliare non residenziale.

Analogamente le erogazioni destinate al settore delle costruzioni vedono anch’ esse aumentato nell’ anno il peso del settore abitativo. Nel primo semestre del 2009 sono stati erogati complessivamente 66,5 miliardi di euro, il 47% a copertura degli acquisti immobiliari (pari a 38,4 miliardi di euro) ed il restante 42,2% per finanziare il settore delle costruzioni (pari a 28,1 miliardi di euro). Il calo delle erogazioni è espresso da un -20,1% di capitale in meno nel semestre rispetto allo stesso periodo del 2008.

Mutui: l’ indebitamento delle famiglie italiane è tra i più bassi in Europa

 Abi afferma che in Italia i finanziamenti bancari destinati alle famiglie hanno manifestato nell’ ultimo periodo una dinamica in accelerazione – contrariamente a quanto mostrato dagli altri sistemi bancari europei – principalmente concentrata nel mercato dei mutui per l’ acquisto di abitazioni

Pur in un quadro di incertezza del sistema economico e finanziario nazionale e internazionale, la favorevole dinamica dei tassi di interesse bancari, unitamente alla maggiore propensione delle famiglie italiane verso il mattone – da sempre considerato il bene rifugio per antonomasia – e a un generale miglioramento del clima di fiducia, è alla base dell’ accelerazione dei finanziamenti per l’ acquisto di immobili.

Concentrando l’ attenzione sulla recente dinamica dei finanziamenti alle famiglie, si rileva come a settembre 2009 il tasso di crescita tendenziale di tale segmento di business sia stato di circa il +3,6% in Italia, in aumento rispetto al +1,6% di settembre 2008 e al -0,7%, valore minimo toccato a novembre 2008.

Acquistare casa: per i giovani un sogno da realizzare, ma con molta prudenza

 La Nota realizzata a cura dell’ Agenzia del Territorio, evidenzia che nel III trimestre 2009 il volume di compravendite complessivo è stato di 290.221 transazioni (NTN), con una variazione del -11,3% rispetto al 3° trimestre 2008 (tasso tendenziale annuo). Si conferma, pertanto, il lieve ma costante rallentamento della decrescita, passata dal -18,7% del primo trimestre 2009 al -12,3% del secondo trimestre ed al -11,3% del terzo trimestre

Complessivamente, la crisi del mercato immobiliare risulta più elevata e con maggiori incertezze nelle regioni del Nord, mentre per le regioni del Centro e, soprattutto, del Sud, si rileva un trend maggiormente stabile, con tassi ancora mediamente negativi, ma più contenuti rispetto a quelli dei trimestri precedenti. In particolare: il settore residenziale con 132.761 compravendite segna un tasso tendenziale del -11; il settore terziario con 3.055 transazioni è il settore che registra il calo più elevato (- 18,9%); il settore commerciale con 7.659 NTN subisce una contrazione del 17,7%, leggermente più negativa a quella del II trimestre 2009; il settore produttivo con 2.670 NTN è ancora in forte calo, mediamente del 17,1%.

Dal III Rapporto Nomisma sul Mercato Immobiliare emerge che, per il terzo semestre consecutivo, calano i prezzi delle case, assieme a quelli di negozi e uffici. Per il segmento residenziale la flessione dei valori si è riscontrata già dal II semestre 2008, mentre i segmenti degli immobili per le attività economiche hanno presentato riduzioni solo a partire dal 2009. Tuttavia, occorre sottolineare che il calo dell’ ultimo semestre è inferiore a quello del semestre precedente e, in ogni caso, la diminuzione totale è nettamente inferiore a quella sin qui verificatasi in altri Paesi.

Mutui. Ancora in calo il tasso medio per i mutui casa. Gli italiani sono i meno indebitati in Europa

 È quanto emerge dal Supplemento al Bollettino statistico di Bankitalia: a luglio si attesta al 3,38% in calo dal 3,64% di giugno. Il Taeg, comprensivo delle spese accessorie, è al 3,51% in luglio rispetto al 3,79% di giugno. I tassi sono invece sostanzialmente fermi per i mutui casa di durata superiore ai dieci anni. Per quelli stipulati a luglio il tasso medio rilevato da via Nazionale è del 5,17% contro il 5,18% indicato per giugno. Evidente, comunque, il calo registrato nel corso di un anno: nel luglio 2008 era al 6,08%.

Gli italiani si confermano tra i più virtuosi in Europa in materia di risparmio. Infatti, secondo uno studio della Commissione europea, solo 12 famiglie su 100 in Italia hanno un mutuo, mentre tra i principali paesi come Germania, Francia, Spagna e Gran Bretagna la percentuale oscilla tra il 25% e il 30% e in Olanda il 40% delle famiglie ha un mutuo per l’ acquisto della casa.

La voce mutui immobiliari rappresenta circa il 70% dell’ indebitamento delle famiglie del vecchio continente, che ammonta a 7 mila miliardi di euro. Negli ultimi anni l’ indebitamento delle famiglie in Europa è progressivamente aumentato: nei primi anni ’90 l’ indebitamento ammontava a circa il 50% del reddito, per salire all’ 86% nel 2004 e lo studio stima un’ ulteriore crescita alla luce della crisi finanziaria. Nell’Europa dei 27 in media l’ indebitamento pro capite ammonta nel 2007 a 1.971 euro. I più indebitati sono gli inglesi con quasi 5 mila euro pro – capite.

Mutui: non più mutui al 100%, massimo all’ 80%

 La Bce ha tagliato di un quarto di punto il tasso di riferimento, portandolo all’ 1%. Lo ha deciso il Consiglio direttivo dell’ istituto centrale a Francoforte ma, contemporaneamente cresce lo spread delle banche.

Sul Bollettino della Banca d’ Italia si legge che i tassi di interesse sui mutui sono ancora in calo. Il tasso su un mutuo di durata superiore ai 10 anni è sceso a marzo al 5,01% (5,13% a febbraio), accentuando la flessione iniziata dall’ agosto scorso quando si attestava al 6,10%. Anche il Taeg (tasso annuo effettivo globale) su tutti i nuovi mutui accesi a marzo scende al 4,42%, rispetto al 4,70% di febbraio ed al 6,11% di agosto 2008.

Dallo studio effettuato dalla Fiaip sul mercato turistico emerge che i mutui, cui la domanda è ricorsa nel 40% degli acquisti di immobili ad uso turistico, sono stati stipulati per un importo mediamente pari al 65,26% del prezzo dell’ immobile, con una durata media di 16,2 anni e un tasso per lo più fisso.

Secondo uno studio effettuato da Kiron, nel 4° trimestre 2008, il volume di erogazioni per l’ acquisto di abitazioni da parte delle famiglie italiane registra una flessione rispetto allo stesso periodo 2007. Una differenza negativa, pari a -3,3 miliardi di euro (-18%), che conferma il momento non positivo del mercato; i volumi erogati includono anche i mutui di sostituzione. Nel 4° trimestre 2008 tutte le macroaree hanno registrato un andamento negativo, le variazioni negative maggiori si sono registrate nell’ area centrale (-22%) e nell’ area meridionale (-24%).