Stabilità del mercato immobiliare e tempi medi di vendita elevati. Necessaria una riflessione sui prezzi?

 In base ai dati raccolti nei primi 9 mesi del 2007 (dal 1/1/07 al 30/09/07) dal Centro Studi Toscano, divisione specializzata in analisi ed indagini di mercato, il mercato immobiliare è entrato in una fase di rallentamento. Il numero complessivo delle compravendite effettuate evidenzia comunqueun incremento del 6,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, confermando un mercato con performance positive nel complesso. Il mercato residenziale, dal canto suo, registra una stabilità dei prezzi. Nel contempo si assiste ad un ulteriore aumento dei tempi medi di vendita (oltre 6 mesi rispetto a poco più di 4 mesi nell’anno precedente), che consolida la fase di riflessione dei prezzi di mercato.

Nomisma: “Nel primo semestre il prezzo medio di un’abitazione nelle aree urbane è di 2.398 euro al mq”

 Il mercato residenziale italiano nel primo semestre 2007 nelle 13 grandi aree urbane ha mostrato stabilità nella domanda e nell’offerta mentre il numero di compravendite, pur stazionario, mostra qualche segnale di flessione. Il prezzo medio nelle aree urbane è di 2.398 euro al mq con una variazione semestrale del 3% e annua del 5,6%. Il tempo medio di vendita è di 4,7 mesi e lo sconto medio dell’11,1%. I dati sono di Nomisma.

Ufficio Studi Gabetti: Mattone in calo per fine anno

 Secondo uno studio Gabetti, il mercato immobiliare italiano dovrebbe subire una flessione del 5%, rispetto all’anno 2006, che si è manifestato come anno-record per la trattazione di compravendite immobiliari. Il rallentamento si è manifestato specialmente nel mese di settembre ed è dovuto principlamente a due fattori: l’aumento vertiginoso dei prezzi, che ha causato una grave sproporzione nel rapporto qualità-prezzo di vendita e l’aumento dei tassi relativi ai prestiti, la cui richiesta è cresciuta nell’ultimo anno al di sopra di ogni ottimale previsione.

Ilario Toscano: “Il mio parere sulla bolla immobiliare”

 Il Presidente e fondatore del Gruppo Toscano esprime, sul Blog ufficiale, il suo parere sulla situazione del mercato immobiliare.

“Come intermediari immobiliari non abbiamo alcun interesse nel fatto che i prezzi siano alti o bassi, ma essi siano espressione di un giusto equilibrio tra domanda e offerta. In caso contrario, l’immobile rimarrebbe invenduto e la professione dell’agente immobiliare risulterebbe improduttiva. Come consulenti immobiliari pertanto monitoriamo costantemente il mercato, affinché si possa consigliare al cliente proprietario dell’immobile il giusto prezzo di vendita. È vero del resto che il mercato immobiliare è soggetto a ciclicità, ma al momento non percepiamo i presupposti affinché si possa parlare di crisi o di bolla immobiliare.”

Tecnocasa, i nuovi equilibri del mercato immobiliare

 I prezzi degli immobili, nel primo trimestre del 2007, hanno registrato l’incremento più basso dall’inizio del boom immobiliare. L’ultimo studio di Tecnocasa rileva che per la prima volta dal 1998 nelle grandi città si segnalano variazioni nominali negative delle quotazioni. Le realtà meno dinamiche sono state Genova (-2,1%), Bologna (-1%), Napoli (-0,9%), Firenze (-0,6%) e infine Bari (-0,4%).

Dinamiche positive si sono riscontrate invece a Palermo (+3,1%), Milano (+2,9%), Torino (+2,7%), Verona (+1,1%) e Roma (+0,7%). L’analisi in base alle aree geografiche rileva che le variazioni più interessanti sono emerse nel sud Italia con una crescita del 1,6%, seguite da quelle dell’Italia centrale con l’1,3% e dell’Italia del nord con una crescita media dei prezzi dello 0,3%.