Locazioni: rallentano i canoni

 Per la Fiaip il mercato delle locazione vede un rallentamento dei prezzi: si tratta di una flessione contenuta (- 1,6%) per il comparto abitativo, mentre per il commerciale la diminuzione è valutata attorno al 5-6% circa. Rispetto al 2008 il mercato delle locazioni indica, per il comparto residenziale, un aumento della domanda di abitazioni, un’ offerta di immobili che rimane stazionaria (+34%) con un incremento del numero dei contratti (+41%).

I contratti di locazione risultano in aumento del + 4,6% per gli affitti delle abitazioni, mentre per negozi e capannoni la contrazione è di circa -5% e si riscontra una flessione dei contratti ancora più sensibile per le unità immobiliari ad uso direzionale. Per le locazioni i tempi medi per affittare un immobile ad uso abitativo si attestano su un periodo da 1 a 3 mesi, confermando il dato rilevato nel 2008.

Una tipologia richiesta sempre più anche dai clienti che optano per le locazioni è il miniappartamento bilocale (39%), così come il il trilocale (34%), ubicato in zone centrali (36%) o semicentrali (52%). Lo stato di conservazione degli alloggi affittati è quasi esclusivamente di buono stato (76%).

Abitare a Como. E acquistarvi una casa: il sogno di molti. Lasciamoci guidare da Tecnocasa

 È tutto pronto a Como per un 31 dicembre con i fiocchi sulle rive del Lario! Sì, perchè sono tantissime le proposte comasche per un Capodanno 2010 da passare in allegria e compagnia e, magari, anche in maniera un po’ diversa dal solito. E non solo. Un’ opportunità per conoscere il luogo in cui vorremmo vivere e quindi comprare casa con la guida di Tecnocasa, che ci indica prezzi e opportunità. Di seguito l’ analisi condotta dall’ Ufficio Studi Tecnocasa.

Nella prima parte del 2009 a Como si è registrato un ribasso dei prezzi immobiliari del 2,2%. Non si sono registrate variazioni nelle quotazioni dell’ area centrale della città. Le richieste di acquisto arrivano prevalentemente da famiglie, in alcuni casi provenienti da Milano e dall’ hinterland di Milano. Si registra una lieve crescita della domanda da parte di investitori, che acquistano piccole soluzioni da mettere a reddito con un valore medio di 150 mila euro, mentre sono in calo le richieste da parte di turisti stranieri (tedeschi, olandesi, russi, inglesi ed australiani).

Comprar casa in montagna: dove e quanto conviene

 Natale è ormai vicino (per l’ occasione, auguri a tutti i lettori) ed è tempo di fare il punto della situazione sul mercato delle seconde case in montagna, limitando l’ analisi a due regioni italiane a forte vocazione montanara, ovvero Valle d’ Aosta e al Trentino Alto Adige.

In provincia di Aosta, secondo l’ Ufficio Studi Tecnocasa, il mercato delle abitazioni, nelle località turistiche, registra un incremento dello 0,3%, sebbene si registrino differenze significative fra i singoli comuni. A Courmayeur, in assoluto la località più rinomata della valle, con il più elevato rapporto prezzo / mq (si arriva a spendere, per un immobile usato in buone condizioni, una media di euro 8.000 al metro quadro), le quotazioni sono salite del 6,4%, nella prima parte del 2009.

Il mattone. Previsioni 2010 Fiaip. Cauto ottimismo: si intravede una piccola ripresa

 “Per gli agenti immobiliari – dichiara Paolo Righi, Presidente nazionale Fiaip – si può affermare che è iniziata una “piccola ripresa” ed è terminata la contrazione delle transazioni e la diminuzione del calo dei valori di compravendita in particolare per le abitazioni di pregio e nelle zone di maggior valore. Il calo dei prezzi registrato quest’ anno nel mercato immobiliare non è ancora accompagnato da misure legislative per il rilancio del mercato degli affitti o da detrazioni fiscali per chi vuole investire nel mattone come bene di rifugio”.

L’ Ufficio Studi Fiaip ritiene come la ripresa del mercato immobiliare nel 2010 resta ancora condizionata alla espansione dell’ economia e del credito, all’ andamento della occupazione, alle aspettative di nuove norme legislative a favore dell’ accesso alla casa, agli sgravi fiscali e alla riduzione della forte imposizione fiscale sui redditi degli immobili.

Bologna. Il mercato immobiliare nel primo semestre 2009

 L’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’ andamento del mercato immobiliare di Bologna, quartiere per quartiere, nel primo semestre dell’ anno. Nello speciale anche indicazioni sul trend domanda / offerta e sugli sviluppi urbanistici legati ai nuovi interventi in corso nella città.

Nel cuore della città le quotazioni delle abitazioni sono diminuite del 2.7% nei primi sei mesi dell’ anno, anche se si riscontra un mercato dinamico sulle tipologie di piccolo taglio (monolocali e bilocali) e un rallentamento sui tagli più grandi (trilocali e quattro locali). Le prime sono state acquistate soprattutto da investitori che hanno investito capitali compresi tra 160 e 210 mila euro con l’ obiettivo di metterli poi a reddito.

Si sono preferite le zone intorno al Tribunale e via D’ Azeglio (ad esclusione della zona pedonale che essendo più quotata attira un target più d’ elite alla ricerca di abitazioni per uso diretto) dove le quotazioni medie per una tipologia usata sono comprese tra 3800 e 4000 euro al mq. Gli investitori sono cittadini bolognesi che acquistano un’ abitazione da mettere a reddito per poi destinarla ai figli in futuro oppure genitori di studenti universitari fuori sede.

Milano. Mercato immobiliare: quotazioni immobiliari diminuite dell’ 1,7%. Tiene il centro

 L’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’ andamento del mercato immobiliare di Milano, quartiere per quartiere, nel primo semestre dell’ anno. Nello speciale anche indicazioni sul trend domanda / offerta e sugli sviluppi urbanistici legati ai nuovi interventi in corso nella città. Numerosi infatti gli interventi di urbanistica previsti sul territorio milanese in vista dell’ Expo 2015, un potente volano per la realizzazione di importanti infrastrutture. Nel primo semestre del 2009 le quotazioni immobiliari di Milano sono diminuite dell’ 1,7%.

Nella prima parte del 2009 le quotazioni delle zone centrali di Milano rilevano stabilità (+0,1%), con un lieve incremento nel Quadrilatero dove la domanda per soluzioni di particolare prestigio e la bassa offerta esistente hanno permesso, in taluni casi, la realizzazione di vendite a prezzi al di sopra della media.

In questo primo periodo dell’ anno la zona più dinamica è stata quella intorno al Duomo, che ha visto muoversi prevalentemente investitori alla ricerca di piccoli tagli da mettere a reddito. Infatti il bilocale ( da 45 a 75 mq) è stata la tipologia più compravenduta. Il range dei prezzi in questa zona va da 5000 a 9000 euro al mq.

Molte compravendite si sono realizzate in via Torino e nelle sue traverse perché i prezzi sono più accessibili rispetto alle altre zone limitrofe e perché i proprietari si sono dimostrati più propensi a trattare sul prezzo, consci del fatto che ci sono problemi legati al traffico e ai numerosi locali commerciali presenti. Chi decide di affittare l’ immobile spesso sceglie come inquilini gli studenti universitari; infatti sia l’ Università Cattolica che la Statale sono facilmente raggiungibili.

Napoli. Il trend del mercato immobiliare (2^ parte)

 Proseguiamo nella presentazione dell’ analisi realizzata dall’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa sull’ andamento del mercato immobiliare partenopeo nel primo semestre dell’ anno. Nello speciale anche indicazioni sul trend domanda / offerta e sugli sviluppi urbanistici legati ai nuovi interventi in corso nella città.

La macroarea di Vomero – Arenella ha messo a segno una contrazione dei prezzi del 4.4%. Tra i quartieri che hanno registrato un andamento dei prezzi in diminuzione si segnalano Vomero Alto e il quartiere Sanità. In sensibile diminuzione i prezzi delle abitazioni nel quartiere Sanità dove si registrano acquirenti più riflessivi che rallentano decisamente le tempistiche di vendita e le operazioni; a questi si aggiungono anche venditori che, poco propensi ad abbassare i prezzi, rimandano la vendita a tempi più proficui.

La zona è comunque molto popolare e, in questi primi sei mesi dell’ anno, hanno venduto coloro che non sono riusciti a far fronte al pagamento del mutuo, chi ha avuto la necessità di cambiare casa o trasferirsi altrove. Ad acquistare sono stati soprattutto giovani in procinto di sposarsi ed investitori. Questi ultimi si sono indirizzati verso le abitazioni su strada, di circa 40 mq, e che sono quasi sempre presi in affitto da immigrati (soprattutto cingalesi) che lavorano in città. Per un taglio di questo tipo si possono spendere da 25 a 40 mila euro a seconda del grado di ristrutturazione e si possono chiedere canoni di locazione di 400 euro al mese.

Le giovani coppie hanno espresso una capacità di spesa media intorno a 110 – 120 mila euro e, quasi sempre, hanno fatto ricorso al finanziamento. L’ elemento determinante per la realizzazione della compravendita è stato il rapporto prezzo / qualità dell’ immobile. Si incontrano difficoltà nella vendita dei grandi tagli.

Mercato immobiliare. Locazioni: in forte calo a Roma e Milano

 Per quanto riguarda il mercato della locazione di immobili per le attività economiche, nel II Rapporto Nomisma 2009 sul mercato immobiliare si evidenzia che la congiuntura negativa indebolisce fortemente i progetti di rilocalizzazione e, ancor più, di espansione, mentre la parola d’ ordine è riduzione dei costi e razionalizzazione degli spazi, con l’ effetto di una domanda particolarmente debole e il diffondersi di richieste di rinegoziazione dei canoni di locazione.

Prezzi dei canoni d’ affitto in altalena nel primo semestre di quest’ anno secondo l’ ultimo rapporto di idealista.it relativo a tre delle principali città italiane: Milano, Torino e Roma. A Milano, dopo la frenata dei prezzi degli immobili da locare registratasi già a partire dal luglio dello scorso anno e proseguita poi con un leggero calo nella seconda parte dell’ anno, la caduta dei prezzi ha registrato un’ accelerazione in questo primo semestre del 2009.

Il mercato delle locazioni secondo Tecnocasa

 Nel secondo semestre del 2008 il mercato delle locazioni segnala, a livello nazionale, una contrazione dei canoni di -1.3% sui bilocali e di -0.7% sui trilocali. Nelle grandi città la flessione è stata più marcata con -1.9% per i bilocali e di -2.1% per i trilocali. In tutte le realtà metropolitane si sono registrate contrazioni dei valori, ad eccezione di Bari dove, solo sui bilocali si è registrato un aumento dello 0.7%.

Bologna è stata la città dove i canoni di locazione sono scesi maggiormente con -4.2% per i bilocali e -3.7% per i trilocali. I canoni medi di locazione più elevati si riconfermano quelli di Roma, dove per un bilocale si spendono in media 850 euro al mese e per un trilocale 1050 euro al mese, a seguire Milano rispettivamente con 750 euro e 1000 euro al mese.

Nella seconda parte dell’ anno si è confermato l’ aumento della domanda di appartamenti in affitto determinato dalla maggiore difficoltà di accesso al mercato del credito e di conseguenza al mercato dell’ acquisto della casa. Ad alimentare questa fetta di mercato sono stati soprattutto i single, le giovani coppie e gli stranieri.

Allo stesso tempo però si è registrata una maggiore propensione all’ acquisto da parte di coloro che pur avendo la possibilità di comprare erano in una situazione di attesa intimoriti dal rialzo dei tassi d’ interesse; la discesa di questi ultimi, insieme al ribasso dei prezzi degli immobili ha fatto propendere per l’ acquisto. Resta poi sempre importante la fetta di mercato rappresentata dagli studenti universitari.

Con questo scenario si conferma, come ormai avviene da alcuni semestri, la contrazione dei canoni di locazione. Infatti l’ offerta presente sul mercato, aumentata negli ultimi anni a seguito della corsa al mattone per investimento, ha assorbito la maggiore domanda senza creare tensione sui valori.

L’ interesse dei proprietari degli immobili a garantirsi una certa continuità nel rapporto di locazione ha comportato una revisione verso il basso dei canoni praticati agli inquilini. Questi ultimi infatti tendono a ridurre il budget da destinare all’ affitto e i proprietari agiscono di conseguenza soprattutto per non essere costretti a riaffittare l’ abitazione con conseguenti oneri gestionali e per non incorrere nel rischio di avere un immobile sfitto con inevitabili costi di mantenimento.

Continua a registrarsi una maggiore attenzione, da parte dei potenziali locatari, alla qualità dell’ immobile che, in questo caso, è legata non solo allo stato dell’ appartamento ma anche ad altre variabili tra cui la qualità dell’ arredamento (se già arredato), la luminosità, la tranquillità e la presenza di servizi in zona. Si apprezzano gli immobili con riscaldamento autonomo, quelli che abbiano almeno la cucina arredata e la presenza di collegamenti internet ad alta velocità (soprattutto per gli studenti).

Federalismo fiscale: emendamento del governo con cedolare secca sugli affitti

 La proposta promossa da qualche anno dalla Fiaip e Confedilizia sembra possa passare grazie ad un provvedimento governativo. Presto potrebbe arrivare un provvedimento ad hoc che introduca un’ imposta ad aliquota fissa, una cedolare secca – così come proposta da qualche anno dalla stessa Fiaip – sui contratti di affitto delle abitazioni sostituendo l’ Irpef e le addizionali attualmente in vigore. Il governo ha presentato in aula alla Camera dei deputati un emendamento al disegno di legge sul federalismo fiscale in cui chiede l’ introduzione della cedolare secca sugli affitti, per “contrastare l’ evasione e l’ elusione fiscale” sui redditi derivanti dalla locazione.