Terremoto Abruzzo: prorogato il termine per gli edifici E ed estesa a tutti i Comuni la norma sugli alloggi in affitto

 È stata firmata dal Presidente del Consiglio dei Ministri l’ Ordinanza n. 3805 del 3 settembre 2009 con la quale sono state apportate alcune modifiche e integrazioni a delle precedenti ordinanze.

L’ ordinanza n. 3790 del 9 luglio 2009 (contributi edifici di tipo E) proroga il termine per la presentazione della richiesta del contributo da 90 giorni a 160 giorni decorrenti dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli indirizzi operativi dell’ ordinanza avvenuta il 31 agosto 2009.

L’ ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 ha previsto che i contributi per la riparazione degli edifici di tipo A, B o C siano riconosciuti anche ai proprietari degli immobili che alla data del 6 aprile erano concessi in locazione. Il beneficio era limitato alla sola provincia de L’ Aquila e a condizione che i contratti di locazione fossero rinnovati alle stesse condizioni per una durata non inferiore a 4 anni.

L’ ordinanza n. 3805 estende l’ ambito di applicazione a tutti i Comuni interessati dal sisma (quelli identificati con il Decreto Commissario Delegato del 16 aprile 2009 e a quelli posti al di fuori del cratere sismico in presenza di un nesso di causalità diretto tra il danno subito e l’ evento sismico) e riduce il termine di rinnovo dei contratti di locazione da 4 anni a 2 anni.

Affitti e condominio, Confedilizia risponde

 La rubrica fornisce risposta solo a quesiti di interesse generale. Non saranno, pertanto, presi in considerazione quesiti né a carattere personale né relativi a questioni già pendenti innanzi all’ Autorità Giudiziaria.

I quesiti vanno inoltrati alla Confedilizia tramite le oltre 200 Associazioni territoriali aderenti alla stessa e presso le quali è possibile attingere anche ogni ulteriore informazione. Per gli indirizzi delle Associazioni consultare i siti www.confedilizia.it/www.confedilizia.eu oppure telefonare al numero 06.67.93.489

Risoluzione della locazione,
importo dell’ imposta di registro

Si domanda a quanto ammonti l’ imposta di registro da versare in caso di risoluzione di un contratto di locazione di un appartamento.

Le risoluzioni dei contratti di locazione di immobili urbani sono soggette all’ imposta di registro nella misura fissa di 67 euro. Nel caso la locazione sia stata risolta anticipatamente e sia stato versato l’ importo relativo all’ intera durata, si ha diritto al rimborso delle annualità successive a quella in corso.

Allegazione della certificazione ai rogiti e ai contratti di locazione: le leggi regionali

 La legge di semplificazione n. 133 / 2008 ha cancellato dal decreto sul rendimento energetico l’ obbligo di allegare al rogito di compravendita la certificazione energetica e le sanzioni relative (pena la nullità dell’ atto). Resta obbligatorio dal 1° luglio 2009 che il venditore disponga della certificazione, ma non si dice nulla della sua consegna all’ acquirente. Nessun accenno, invece, all’ obbligo di fare la certificazione energetica in caso di locazione e di allegarla al contratto.

Ovviamente se le norme regionali non dicono diversamente, causa la mancanza di controlli da parte dei notai (che possono comunque rogitare) e l’ inesistenza di sanzioni, molti cittadini potranno aggirare le leggi tranquillamente, senza rischiare nulla. Quindi, in questi casi, anche la certificazione energetica condominiale non attirerà più di tanto.

Tuttavia le norme di alcune regioni continuano a volere che la certificazione sia allegata ai rogiti di compravendita e ai contratti di locazione, a scadenze diverse, sin dal 1° luglio 2009.

Laghi d’ Italia. Il mercato immobiliare lago di Garda e Lago Maggiore

 Lago di Garda – Sponda veronese
Nel secondo semestre del 2008 si registra un calo delle quotazioni immobiliari nei comuni di Bardolino (-10,8%) e Garda (-4,9%) e Torri del Benaco (-1,6%). La diminuzione dei prezzi non coinvolge comunque le tipologie più signorili e di prestigio.

A Torri del Benaco, caratterizzato da soluzioni di prestigio e da una bassa offerta, cercano la seconda casa soprattutto turisti provenienti dal Veneto, dal Trentino e dalle province di Modena e Mantova. La tipologia maggiormente ricercata è il trilocale, possibilmente posizionato nei pressi dei centri abitati e del lago. I turisti stranieri al contrario preferiscono le zone collinari e tranquille e cercano soluzioni indipendenti prevalentemente a Bardolino e a Torri del Benaco.

Si tratta generalmente di turisti tedeschi ed austriaci ma si registrano anche sporadici acquisti da parte di turisti inglesi. Tra le aree più apprezzate di Bardolino da segnalare quella collinare di Montefelice perché panoramica e vicina al lago. In questa zona le villette costano tra 400 e 500 mila euro.

A Garda la richiesta dei turisti si concentra su residence con piscina, molto presenti in questa zona e costruiti negli anni ’80. Si continua ad edificare nelle zone meno centrali del paese, si tratta in prevalenza di bilocali e trilocali in residence con piscina venduti ad un prezzo di 3500 euro al mq. A Garda è stato inaugurato un complesso sportivo – natatorio e anche in questo comune si sono realizzate opere di riqualificazione del Centro storico.

Sono stabili le quotazioni immobiliari di Peschiera del Garda nel secondo semestre del 2008 anche se si allungano i tempi medi di vendita. Le difficoltà maggiori si registrano sulle vendite di immobili con un prezzo inferiore a 230 – 240 mila euro mentre tiene bene il mercato delle tipologie più signorili.

A Peschiera del Garda i turisti provengono dall’ Emilia Romagna, dalla Lombardia, dal Veneto e dal Trentino. Non mancano comunque le richieste da parte di turisti irlandesi, anche se negli ultimi mesi sono diminuite. Al contrario, si registra un aumento di richieste da parte di turisti russi.

Chi acquista la seconda casa si orienta sui trilocali o addirittura sui quattro locali mentre i bilocali risultano meno apprezzati rispetto al passato. Attualmente l’ acquirente è molto attento alla qualità dell’ immobile ed alla presenza della piscina e di ampi spazi verdi. Naturalmente sono sempre molto gradite le soluzioni con la vista sul lago.

Cedolare secca sugli affitti: “Politicamente non corretta la posizione dei Commercialisti contrari”

 Dichiarazione del presidente Achille Colombo Clerici: “La posizione dei Commercialisti italiani contraria all’ adozione della cedolare secca per gli affitti, nei termini in cui è esposta sui mezzi di comunicazione, è politicamente non corretta.
A fronte di misure agevolative e fiscali concesse ad una categoria per determinati rapporti economici, o si prova che esse sono sconvenienti dal punto di vista socio – economico, oppure non è corretto chiederne la non adozione sulla base del semplice fatto che la categoria rappresentata dall’esponente non ne è interessata”.

Quando vennero introdotti gli incentivi fiscali (regime tributario agevolativo) per le SIIQ, Assoedilizia non si permise di chiederne la revoca, ma si limitò ad auspicare che le stesse misure fossero estese anche alle società di gestione immobiliare.

Proprietà per usucapione anche per il posto auto in condominio

 Il titolare di un posto auto in diritto esclusivo e perpetuo, può usucapire la proprietà dello stesso se lo possiede per più di venti anni in modo esclusivo e ininterrotto, provvedendo al pagamento delle spese condominiali ad esso inerenti, alla sua manutenzione ordinaria e straordinaria, alla sua locazione ecc.

Al possesso dell’ usuario può essere unito il possesso di colui che ha ceduto a qualsiasi titolo il diritto di uso. La domanda di acquisto della proprietà per usucapione si propone nei confronti di tutti i condomini. Questo in sintesi il contenuto della sentenza del Tribunale di Milano, 2 aprile 2009, numero 4.479.

Il caso
Una condomina aveva ereditato dalla sorella un posto auto in un cortile condominiale. La sorella a suo tempo aveva acquistato, dalla società costruttrice / venditrice, non la proprietà del posto auto, ma il solo uso perpetuo ed esclusivo del bene. Tra l’ altro la società venditrice era anche fallita. Di conseguenza, quando la condomina aveva promesso in vendita ad un terzo il bene e si era giunti al rogito, il notaio aveva rifiutato la stipula della compravendita, ritenendo che l’ atto di provenienza non garantisse l’ esclusiva proprietà del bene in capo alla condomina.

Dopo il rifiuto del notaio, quest’ ultima aveva citato in giudizio il condominio chiedendo l’ acquisto per usucapione della proprietà del bene a norma dell’ articolo 1158 Codice Civile, già posseduto, prima dalla sorella dante causa e successivamente dalla medesima, da oltre venti anni, in forza del diritto perpetuo di uso esclusivo. Il condominio non si costituiva in giudizio e il Tribunale ordinava la chiamata in causa di tutti i condomini. Di questi uno soltanto si costituiva, senza opporsi alla domanda della condomina.

L’ Asppi lancia un’ importante iniziativa su tutto il territorio nazionale: una cartolina per chiedere al governo il varo di un piano per l’ affitto

 L’ Asppi – Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari ha lanciato un’ iniziativa su tutto il territorio nazionale per sensibilizzare il Governo italiano a varare un Piano per l’ affitto che vada incontro alle necessità della popolazione sul tema della locazione.

Alla luce dell’ attenzione concentratasi sul Piano per l’ edilizia allo studio del Governo, che punta a favorire l’ acquisto dell’ abitazione, l’ Asppi ha deciso di realizzare e stampare una cartolina indirizzata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella quale si chiede l’adozione di un Piano per l’ affitto basato su tre punti chiave: il rilancio dell’ istituto della locazione, la regolazione del mercato ed il favorire la trasparenza. Tutto questo prevedendo detrazioni fiscali a favore degli inquilini e la tassazione separata del reddito da locazione per i proprietari.

“Si tratterebbe – afferma il presidente nazionale dell’ Asppi Luigi Ferdinando Giannini – di un provvedimento capace di rispondere alle esigenze contingenti, alla luce della crisi economica e finanziaria in atto e per rispondere alle esigenze di mobilità territoriale degli studenti fuori sede, dei lavoratori precari e dei giovani”.

Confedilizia: locazioni. Riparazione del danno

 “Ai fini del diritto ad un’equa riparazione ai sensi della L. 24 marzo 2001, n. 89, il giudice, nell’accertare la durata del procedimento di rilascio coattivo da finita locazione ad uso di abitazio-ne, onde verificarne la ragionevolezza, è tenuto a considerare anche il ritardo conseguente alla (doverosa) applicazione di atti legislativi o comunque normativi, ovvero di provvedimenti discre-zionali dell’autorità amministrativa di graduazione degli sfratti. Tuttavia qualora si accerti che la du-rata del procedimento esecutivo, come conformato in base a quegli atti, sia in concreto non com-patibile con il precetto di cui alla L. n. 89 del 2001, art. 2 il danno patrimoniale subito dal locatore non può essere individuato nella perdita, correlata alla temporanea indisponibilità dell’immobile lo-cato ad uso abitativo, dei vantaggi economici tratti dal suo valore locativo al canone di mercato ri-spetto alla minore misura del corrispettivo dovuto sino al rilascio dal conduttore”.

Reggio Emilia: contratti di locazione multilingue!

 Codice fiscale, contratti di locazione, agevolazioni per acquisto prima casa, successioni e rimborsi: sono questi alcuni degli argomenti che i funzionari dell’ufficio di Reggio Emilia spiegano ai contribuenti stranieri, nel corso di due incontri organizzati presso associazioni ed enti cittadini che si occupano della tutela degli immigrati. Il primo appuntamento si è svolto il 13 maggio scorso presso l’associazione “Centro Interculturale Mondoinsieme”; il secondo è previsto per il 22 maggio presso l’ufficio Immigrazione del Comune di Reggio Emilia. Durante i due incontri, oltre a chiarire aspetti relativi alla materia tributaria e rispondere alle domande dei cittadini presenti, vengono distribuite le guide stranieri dell’Agenzia, redatte in arabo, albanese, rumeno, serbo-croato-bosniaco, scaricabili dal sito internet.

Confedilizia risponde: disdetta in caso di piu’ locatori

 Un inquilino che ha ricevuto la disdetta del contratto di locazione da uno solo dei proprietari dell’immobile a lui affittato, domanda se tale disdetta sia valida.

La risposta e’ affermativa. Ai fini di impedire il rinnovo del contratto di locazione infatti è stata ritenuta efficace la disdetta intimata da uno solo dei comproprietari di un immobile affittato ( In questo senso Cass. sent. n. 55)

Commissioni prefettizie sfratti, incostituzionali?

 La storia delle locazioni, in Italia, è da sempre costellata da fatti (e misfatti) che altro risultato non hanno ottenuto che quello di ridurre al lumicino un istituto che in altri (più avveduti) Paesi è invece sviluppato e (fiscalmente) tutelato, assicurando esso la mobilità sul territorio delle forze del lavoro, degli universitari, degli impiegati pubblici in ispecie. Subito nel secondo dopoguerra del secolo scorso, dunque, l’espediente di chi (come oggi) aveva una vista che non andava al di là dei propri occhi, era quello di prorogare i contratti. Dopo un monito della Corte costituzionale nel 1984, e una dichiarazione di incostituzionalità nel 1986, il (furbo) legislatore cambiò però strada e – per dribblare la Consulta – scoprì l’espediente (all’evidente fine di ottenere pur sempre lo stesso risultato, e cioè di impedire che gli immobili locati ritornassero alla proprietà) di bloccare non più i contratti, ma le esecuzioni di rilascio (gli sfratti, in gergo). Anche qua, due solenni moniti-diffida della Consulta, nel 2003 e nel 2004, non sono valsi ad impedire il continuo, reiterato utilizzo del citato espediente: dal 2004, ci sono stati altri 6 blocchi e, attualmente, è in atto il 22°, considerato il solo periodo che ci separa dalla legge dell’equo canone (in sostanza, in ragione – in trent’anni – di quasi un blocco all’anno). La (troppo paziente) Corte costituzionale è stata , insomma, totalmente ignorata.