Parte “Il tuo telefonino ha ancora tanta energia” per dotare le scuole italiane di pannelli fotovoltaici, in collaborazione con Enel e Legambiente Vodafone raccoglie la grande sfida per l’ambiente e il futuro: rigenerare vecchi cellulari e produrre energia pulita. Lunedì 12 maggio parte “il tuo telefonino ha ancora tanta energia”: la campagna di raccolta e rigenerazione dei telefoni non più utilizzati che contribuirà alla realizzazione di impianti fotovoltaici nelle scuole d’Italia. Il progetto si avvale del contributo oltre che di Vodafone, di Enel e di Legambiente, partner attivi della iniziativa. Il ricavato della rigenerazione dei terminali raccolti negli oltre 800 negozi Vodafone One verrà utilizzato per finanziare il progetto. Tutti, non solo i clienti Vodafone, possono partecipare e la raccolta di telefoni e accessori avverrà oltre che nei negozi, anche durante il “recycling tour” il quale attraverserà l’Italia in dieci tappe. Chi porterà il vecchio cellulare dara’ il suo contributo alla realizzazione degli impianti fotovoltaici e ricevera’ anche in omaggio tre lampadine a basso consumo messe a disposizione da Enel.si. L’iniziativa “Il tuo telefono ha ancora tanta energia” e’ un elemento importante di My Future, il progetto di Vodafone che raccoglie le iniziative per un business responsabile e a tutela dell’ambiente. Il Gruppo Vodafone si e’ dato un trasparente obiettivo di sostenibilita’: la riduzione del 50% delle emissioni di CO2 entro il 2020.
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Un Diamante per vivere sostenibile
La centrale energetica di nuova generazione basata sull’impiego di energia solare e ideata dalla Ricerca Enel ha ricevuto il premio “Io vivo sostenibile”, patrocinato da Ministero dell’Ambiente, Regione Liguria e Legambiente. La motivazione è nella funzionalità e nella capacità di integrarsi all’interno di paesaggi naturali o di luoghi caratterizzati da rilevante interesse artistico. La Ricerca di Enel ha ideato e progettato, insieme all’Università di Pisa, una centrale energetica di nuova generazione, basata sull’impiego di energia solare, il “Diamante” che, per le sue caratteristiche architettoniche, è adatta a inserirsi, senza creare disarmonie, nei più delicati e svariati contesti paesaggistici di cui l’Italia è ricca. Inoltre, i pannelli fotovoltaici, montati sulle facce di una struttura geodetica di Füller, producono energia elettrica che, quando non viene usata, è conservata sotto forma di idrogeno per essere utilizzata quando il sole non c’è. Il tutto sintetizzato con una costruzione di dimensioni “auree”, fatta di componenti di vetro e acciaio prefabbricati che creano un nuovo tipo di centrale, funzionale e suggestiva, in grado di realizzare una armonia compositiva globale tra architettura, tecnologia e natura.
Spegni lo spreco, accendi il risparmio. Al circolo Arci di Firenze si parla di risparmio energetico e innovazione
E’ previsto per oggi il secondo appuntamento del ciclo di cinque incontri “Spegni lo spreco Accendi il risparmio” che l’assessorato ai nuovi stili di vita e Ccnsumo critico e alcuni circoli Arci stanno proponendo per illustrare le buone pratiche per la riduzione dei consumi. Si parlerà di “Risparmio energetico e innovazione tecnologica nell’illuminazione pubblica” alle ore 21.00 presso il Circolo Arci di Porta Romana in via del Poggio Imperiale 6. Interverranno Patrizia Zavataro, presidente S.IL.FI S.p.a., Cecilia Armellini, responsabile Energia di Legambiente Toscana, Gianmario Magnifico, esperto di illuminazione a basso impatto ambientale, e l’assessore ai Nuovi Stili di Vita e Consumo critico Cristina Bevilacqua. Saranno affrontati i temi del risparmio ed dell’efficienza energetica nell’illuminazione pubblica e sperimentazione dei LED sui lampioni cittadini, dell’ Amministrazione Pubblica come soggetto promotore di buone pratiche nei confronti dei soggetti privati e ai dei vari tipi di lampade a risparmio energetico con consigli per scegliere, anche in ambiente domestico, quelle più efficienti.
Cgl, Legambiente, Spi, Sunia e Fillea: “Piu’ case in affitto con canone accessibile?”
E’ questo il nucleo del programma “PIU’ CASE IN AFFITTO: UN PROGRAMMA POSSIBILE”, elaborato dalla CGIL, con SPI, FILLEA, SUNIA e Legambiente. L’obiettivo è di mettere sul mercato in dieci anni un milione di case a canone convenzionato. E’ questo l’unico modo per creare un mercato dell’affitto che non taglieggi il reddito dei lavoratori e dei pensionati, che consenta ai giovani di trovare una casa per studiare o per sposarsi, che dia risposte civili agli immigrati, che permetta di trovare lavoro, anche fuori dalla città di residenza, senza rinunciare al 50 per cento del salario. Questo è possibile investendo non meno di 100 miliardi di Euro in 10 anni. La cifra sarebbe impegnativa se si trattasse solo di risorse pubbliche. Riteniamo invece che, fermo restando anche un intervento pubblico diretto, a finanziare il programma debbano essere soggetti privati ed istituzionali, creando le convenienze per indurli ad investire le loro risorse. In particolare riducendo il costo delle aree, quelli di costruzione ed i tempi delle procedure. Il programma non si “limita” al problema casa. L’obiettivo è anche quello di una nuova progettualità per rendere le nostre città più solidali e sostenibili.
Rifiuti, l’emergenza è nazionale. Legambiente: un bonus malus per la spazzatura.
L’Italia deve ridurre drasticamente la produzione di rifiuti e il loro conferimento in discarica. Il commento sul Rapporto Rifiuti Apat 2007
“I rifiuti sono un’emergenza nazionale; quella campana è solo la punta dell’iceberg. L’aumento della produzione nazionale di rifiuti (cresciuti di 860.000 tonnellate tra il 2005 e il 2006) vanifica, infatti, completamente i progressi della raccolta differenziata (cresciuta, nello stesso anno, di poco più di 700.000 tonnellate)”. Questo il commento del presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ai dati presentati dall’Apat nel suo Rapporto Rifiuti 2007.
Emergenza rifiuti: Il commento di Legambiente al Piano De Gennaro
Legambiente: “L’apertura delle discariche una scelta dolorosa ma inevitabile. De Gennaro vigili e garantisca le norme di sicurezza. Parallelamente è fondamentale un piano che preveda riduzione e raccolta differenziata dei rifiuti”
“L’apertura delle discariche è una scelta dolorosa soprattutto per quei cittadini che in questi anni con responsabilità hanno già dato alla causa dell’emergenza rifiuti, ma è anche l’unica strada i questo momento percorribile. Chiediamo al Commissario De Gennaro di garantire che l’apertura delle discariche sia eseguita rispettando le norme di sicurezza ambientale. Il passato ci insegna che i cittadini hanno dovuto subire due volte, l’apertura delle discariche e la loro cattiva gestione. In questo momento di emergenza riteniamo necessario e fondamentale che parallelamente si concretizzi una politica seria,concreta, efficiente ed efficace di riduzione e raccolta differenziata dei rifiuti, con l’apertura immediata di impianti di compostaggio senza i quali in un futuro breve torneremo di nuovo a parlaredell’ennesima emergenza”.
Rifiuti, uscirne si può. Legambiente indice manifestazione a Napoli sabato 19
No all’emergenza perenne, no alle ecomafie e all’incapacità delle amministrazioni. Sì alla differenziata, sì agli impianti di riciclaggio e di compostaggio
Basta con l’incapacità delle amministrazioni, con la pressione delle ecomafie, con un’emergenza commissariale perenne: liberare al più presto la Campania dai rifiuti si deve e si può. Per dare voce a “chi vuole bene alla Campania” Legambiente lancia una manifestazione nazionale a Napoli sabato 19 gennaio, alle ore 14.30 con concentramento a Piazza Carità e arrivo a Piazza Municipio.
Ecco la Campania che non conosce l’emergenza rifiuti
Si passa dai piccoli comuni come Athena Lucana (Sa) con il 97% e Rofrano (Sa) con il 92% ai grandi comuni come Mercato San Severino(Sa) oltre 20 mila abitanti e 54% di raccolta differenziata o Scafati (Sa) oltre 48mila abitanti con il 39,6%.
Sono 145 i comuni, che nel 2006 hanno superato l’obiettivo minimo del 35% previsto dal Decreto Ronchi di cui ben 75 comuni con percentuale al di sopra del 50%. Legambiente presenta la mappa dei comuni della Campania che in questi mesi non hanno conosciuto l’emergenza rifiuti. Niente Spazzatura per strada, niente riflettori, solo raccolta differenziata.
Campagna di Legambiente ed Eco dalle città: “gli italiani riducano l’immondizia che va in discarica per fare posto alla spazzatura campana”
Due chili di meno di spazzatura. E’ la mobilitazione lanciata da Legambiente e Eco dalle Città che invita gli italiani a ridurre di almeno due chili a testa la spazzatura destinata nei prossimi giorni alle discariche. Due chili di rifiuti in meno – ottenuti diminuendo i piccoli sprechi quotidiani o incrementando con maggiore attenzione la raccolta differenziata – possono creare in poche settimane quello spazio in discarica necessario ad accogliere il surplus di rifiuti campani senza nessun aggravio per gli impianti di smaltimento.
Rifiuti in Campania, Legambiente: “Piano anti-emergenza: meglio tardi che mai”
Assente il compostaggio e dannoso il terzo inceneritore
“Finalmente un piano del governo per ripulire le strade campane dall’immondizia: meglio tardi che mai! L’esportazione dei rifiuti fuori Regione è la soluzione immediata e inevitabile, ma non deve durare più di qualche settimana”. Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, e Michele Buonomo, presidente di Legambiente Campania, commentano il piano predisposto dal governo Prodi per far fronte all’emergenza rifiuti in Campania.
Legambiente replica a Cuffaro: “La Sicilia ha bisogno della raccolta differenziata, non di un piano che prevede l’incenerimento come soluzione del problema”
Il governatore spara numeri da Guinness dei Primati:325 impianti di compostaggio farebbero impallidire il virtuoso Veneto che ne ha solo 15. Peccato che oggi sull’Isola ce ne sia solo 1.
“La termovalorizzazione deve essere concepita solo come l’ultimo anello del trattamento dei rifiuti, a valle della raccolta differenziata, che secondo la legge nazionale deve arrivare al 65% entro il 2012. E’ quello che Legambiente ha sempre sostenuto e sostiene tutt’oggi. Evidentemente il Governatore Cuffaro ascolta solo ciò che gli fa comodo. Siamo convinti che in Campania vada fatto un inceneritore, ma siamo altrettanto convinti che in Sicilia la gestione integrata dei rifiuti vada fatta partendo dalla raccolta differenziata”.
Legambiente: “Per gli elettrodomestici inquinanti è necessario un provvedimento ad hoc”
La Finanziaria vieta gli elettrodomestici più inquinanti ma dimentica gli incentivi alla rottamazione
La Finanziaria introduce due novità sul fronte del risparmio energetico: vieta la vendita degli elettrodomestici più inquinanti e delle lampadine a incandescenza. Legambiente denuncia, però, l’assenza degli incentivi alla rottamazione degli elettrodomestici obsoleti, che rischia di provocare la svendita dei modelli più inquinanti, inondando il mercato di vecchie carrette man mano che ci si avvicina alla scadenza stabilita.La legge di bilancio vieta, infatti, a decorrere dal 1 gennaio 2010 la commercializzazione di elettrodomestici appartenenti alle classi energetiche inferiori rispetto alla classe A.