Federconsumatori: mutui e bollette in rialzo

 Mentre continuano ad aumentare le bollette di luce e gas, le rate dei mutui sono alle stelle per effetto dell’Euribor arrivato al 5,24%, il pane e la pasta rincarano del 10%, le polizze rc auto ed i costi dei servizi bancari aumentano del 4,7% e le famiglie ricevono richieste di aumento della Tarsu dai propri Comuni da un + 20 ad un + 30%, e la crisi dei mutui fa crollare le borse, l’Istat fa il miracolo di ridurre il carovita di settembre dello 0,3%, che passa così dal 4,1 al 3,8 per cento (nell’Europa dei 15 scende al 3,6 dal 3,8%).
Questo dato è in netto contrasto con quanto rilevato dal Price Monitor di Repubblica, condotto da Ipr marketing, che rileva una inflazione percepita su un campione rappresentativo di intervistati a due cifre, che comprende anche i mutui (certamente illusoria per la statistica ufficiale!) A differenza dell’Istat, che non include le spese per i mutui nella rilevazione dell’inflazione, l’Ipr considera anche le rate dell’acquisto della casa, che nella percezione dei consumatori a settembre sono aumentate su base annua dell’11,6 per cento, il 4,8 per cento in più rispetto al trimestre precedente (si tratta dell’aumento congiunturale maggiore). Infatti, il 57 per cento degli intervistati ritiene che la propria situazione economica sia peggiorata negli ultimi 12 mesi, il 2 per cento in più rispetto a luglio. E il 43 per cento ritiene che non migliorerà nei prossimi 12 mesi, mentre il 41 ritiene che peggiorerà. Questi dati non fanno che confermare le denunce che Adusbef e Federconsumatori portano avanti da tempo, segnalando la profonda crisi in cui versa il potere di acquisto delle famiglie italiane.

Potere di acquisto 2002 – 2007

 PREZZI E TARIFFE: IN 6 ANNI (DAL 2002 al 2007) RINCARI PER 7.635 EURO PER OGNI FAMIGLIA. “RAPINATI” 137,4 MILIARDI DI EURO AI PERCETTORI REDDITO FISSO. DELLA POPOLAZIONE, CHE HANNO SUBITO UNA STANGATA DI 7.635 EURO DAL 2002 CON IL PRETESTO DELL’EURO.

E’ da sei anni che le nostre associazioni denunciano quello che oggi è sotto gli occhi di tutti,le famiglie italiane, colpite da sei anni di rincari, da ritocchi e ritocchini, non riescono più ad arrivare alla fine del mese.

Le accuse di una speculazione selvaggia e di dati Istat taroccati,avanzate dal 2002 da Adusbef e Federconsumatori, hanno trovato conferma sia nella più autorevole ultima ricerca di Bankitalia: “Tra il 2000 e il 2006 i redditi delle famiglie (con capofamiglia dipendente) sono rimasti in termini reali sostanzialmente stabili, con un incremento dello 0,3% (media tra due periodi, 2000-2004 e il 2004-2006. Vale a dire, nel periodo 2004-2006 i redditi di queste famiglie hanno mostrato un incremento pari al 4,3% e tale miglior andamento “compensa soltanto in parte la riduzione osservata fra il 2000 e il 2004, mentre le famiglie dei lavoratori autonomi, hanno avuto incrementi del 13,1%”. E sia nella stessa “confessione” di ieri da parte dell’ ISTAT.

Lazio. L’acqua del rubinetto: molte luci e qualche ombra

 E’ on line la nuova inchiesta del portale consumatore

Bere acqua in bottiglia? In molte città laziali è solo questione di gusto. Perché l’acqua che scorre dai rubinetti è spesso di buona o addirittura di ottima qualità. Lo dimostra l’inchiesta del Portale consumatore da oggi on line.

Secondo i dati raccolti direttamente dalle aziende che gestiscono i servizi idrici della regione, infatti, l’acqua di Roma, Latina, e Rieti non ha nulla da invidiare all’acqua in bottiglia. Molte luci, insomma, anche se qualche ombra continua a turbare i sonni dei consumatori. Tra queste il continuo superamento dei valori di legge previsti per l’arsenico nell’Alto Lazio, dove solo il ricorso a continue deroghe permette di far rientrare le acque nella legalità.

Redditi: ISTAT, il 14,6% delle famiglie non arriva a fine mese

In base ai dati Istat sulla distribuzione del reddito e sulle condizioni di vita in Italia per gli anni 2005-2006, il 14,6% delle famiglie italiane dichiara di arrivare con molta difficoltà alla fine del mese. Un dato preoccupante – afferma il Codacons – che sicuramente si è aggravato nel corso del 2007, anno nel quale si sono registrati rincari e stangate record che hanno impoverito ulteriormente le famiglie italiane, e che rischia di crescere ancora nel 2008 se non si fermerà l’escalation dei prezzi e delle tariffe, e la corsa dei carburanti e dei mutui.