Sicet: raggiunto accordo tra Fondazione e Sindacati Inquilini

 Raggiunta l’ipotesi d’accordo tra Fondazione Enasarco e Sindacati degli inquilini in merito alla decisione dell’Ente di previdenza degli agenti di commercio di dismettere l’ingente patrimonio immobiliare abitativo detenuto in proprietà. L’ipotesi d’accordo, che sarà sottoposto al vaglio delle assemblee degli inquilini (per la città di Roma sono previste per mercoledì 17 settembre), regola in particolare il sistema di tutele a favore degli inquilini che intenderanno acquistare il proprio alloggio attraverso facilitazioni per l’ottenimento dei mutui, le modalità di determinazione del valore dell’immobile che terrà conto delle condizioni di manutenzione, della vetustà, delle certificazioni di sicurezza, oltre alle riduzioni di prezzo per l’alloggio occupato e per l’acquisto in forma collettiva. Inoltre il diritto all’acquisto è esteso fino ai famigliari entro il quarto grado.
Un ulteriore sistema di tutele è previsto in difesa delle famiglie con redditi modesti, formate da anziani, in cui siano presenti invalidi gravi, in particolare difficoltà socio economica.

Anammi stila la classifica delle liti condominiali

 L’ANAMMI, basandosi sulla sua attivita’ interna e sulle segnalazioni dei suoi 13mila associati, ha stilato l’elenco delle motivazioni che, piu’ di frequente, provocano dispute tra gli abitanti dello stesso immobile. Dall’odore di cucina all’automobile posteggiata nel punto sbagliato, dal bambino che gioca in cortile al cane che abbaia: in un condominio i motivi per litigare non mancano mai. E’ quanto dimostra l’ANAMMI, che ha disegnato una “classifica” delle liti condominiali in base alla sua attivia’ interna e alle segnalazioni deGLi associati (circa 13mila in tutta Italia). Le cosiddette “immissioni”, ovvero rumori e odori provenienti da altri appartamenti. Il classico ticchettio di scarpe femminili a tutte le ore, l’odore di cipolla reiterato, lo spostamento di mobili a tarda ora sono casi tipici di questo genere di motivazione. La cucina etnica ed i suoi aromi forti sono spesso al centro di dispute di condominio. L’apposizione in aree comuni, vale a dire la collocazione in ambito condominiale di oggetti e mezzi di un singolo condomino. Qualche esemplificazione: la fioriera attaccata al muro, l’automobile parcheggiata in uno spazio non autorizzato nel garage condominiale. I rumori in cortile, in particolare il gioco dei bambini. In un’epoca di demografia a quota zero, le voci infantili sono, purtroppo, sempre meno tollerate. L’innaffiatura di piante e balcone, nel caso in cui il flusso idrico investa pesantemente gli spazi sottostanti, appartenenti ad altri condomini. Il rapporto con gli animali domestici, soprattutto quando si trovano in ascensore o nel giardino condominiale.

La morosità nelle locazioni: cause e rimedi

 Quello della morosità locatizia sta diventando un problema esteso quasi quanto quello degli sfratti per finita locazione, che avevano intasato le Preture negli anni 80 e nei primi anni 90.

Allora vigeva ancora l’equo canone ed i proprietari volevano liberare i loro immobili al fine di realizzare con la vendita o al fine di concederli in locazione a condizioni economiche più vantaggiose; a quei tempi i canoni, anche quando (illegalmente) concordati tra le parti, erano molto più contenuti di quanto lo siano, legalmente, oggi, sia per la minore pressione fiscale sulla casa, che in ragione delle minori spese indotte dal condominio (pensiamo alle normative sulla sicurezza e alla stretta fiscale sulle imprese) ma anche per il fatto che, attualmente, chi concede l’immobile in locazione si trova, molte volte, in condizioni economiche non floride, per cui necessita di quell’entrata supplementare per rendere sufficiente una pensione che non lo è o per pagare un mutuo che altrimenti non potrebbe pagare, per cui i prezzi, paradossalmente, lievitano con l’aumentare della povertà.