Cannes. Mapic 2009. Risultati non proprio soddisfacenti, però… “less people, more business” ovvero affari pochi ma buoni

 Si è svolto a fine novembre a Cannes l’ annuale edizione del Mapic, la fiera più importante al mondo per il settore dei centri commerciali, una rassegna molto attesa per capire lo stato del real estate e dell’ economia immobiliare in genere.

I numeri sono stati in linea con le aspettative, con una presenza che è calata, di media, del 30%; le maggiori defezioni sono arrivate da Est Europa (in particolare la Russia), Stati Uniti e Spagna, mentre in controtendenza le presenze africane e dell’ America del Sud. L’ Italia, anche per ragioni geografiche, era il secondo paese rappresentato, dopo i padroni di casa, a conferma che i players nostrani credono nel Mapic.

Il sensibile calo di operatori, presenze e stand, tuttavia è stato giudicato positivamente dagli esperti di settore riuniti in Costa Azzurra, in quanto i partecipanti hanno gradito la miglior atmosfera che ha consentito, per una volta, di gestire con calma e ordine la lista degli appuntamenti e degli incontri (pochi, ma buoni o, per usare le parole della Direttrice Mapic 2009 Nathalie Depetro, less people, more business).

Publiredazionale. Hansgrohe ancora più…verde: da gennaio 2010 dimezzati i consumi d’ acqua!

 Un nuovo record ecologico per l’ azienda tedesca. Da sempre all’ avanguardia nella ricerca di soluzioni sostenibili nell’ utilizzo di una risorsa preziosa come l’ acqua, Hansgrohe sta per conquistare un nuovo record ecologico: da Gennaio 2010 tutta la rubinetteria dell’ azienda di Schiltach (a marchio Hansgrohe e Axor) ridurrà la portata d’ acqua dai normali 13 a 5,2 litri / minuto.

Merito della tecnologia EcoSmart, grazie alla quale è possibile limitare la portata di rubinetti e docce aumentando al contempo il volume dell’ erogazione grazie a speciali diffusori che incamerano particelle di aria nell’ acqua, rendendo il getto più vaporoso e confortevole.

EcoSmart utilizza infatti un O – ring di precisione che risponde in modo flessibile alla pressione dell’ acqua consentendo di ridurre il consumo idrico. Quando la pressione è alta, l’ O – ring riduce l’ apertura attraverso la quale passa l’ acqua, mentre quando è bassa allarga l’ apertura, mantenendo al tempo stesso costante il volume d’ acqua utilizzato.

Investire. Nuove tendenze degli italiani: immobili di classe A ad emissioni zero

 La casa ecosostenibile non è solo ricerca, innovazione, investimento, ma è anche e soprattutto l’ interpretazione di un nuovo concetto del risparmio: il risparmio energetico. Ecco perché gli imprenditori del mattone devono necessariamente essere competitivi in questo settore e investire in ricerca ed innovazione per proporre all’ utente finale il nuovo concetto di risparmio.

Infatti, da oggi in casa si può ottenere il massimo dell’ efficienza con il minimo impatto ambientale. Ad esempio, è vero che un edificio a basso consumo energetico costa circa il 15% in più rispetto ad un immobile tradizionale, ma da subito il risparmio è evidente: con un impianto di riscaldamento classico un alloggio ha un costo annuo di circa 2.000,00 euro, mentre una casa con elevati standard energetici qualitativi ha una spesa intorno ai 150,00 / 200,00 euro l’ anno.

Pertanto è necessario promuovere politiche per l’ edilizia sostenibile a livello nazionale e locale, premiando le pratiche migliori attraverso nuovi incentivi. Il processo di sensibilizzazione però non è semplice, anche se basterebbero piccoli gesti quotidiani per contribuire all’ abbattimento dell’ impatto ambientale, in termini di emissioni di anidride carbonica.

Valutazione di impatto ambientale e fonti rinnovabili

 Quando occorre la Valutazione di impatto ambientale per le fonti rinnovabili? Il nodo non è certo sciolto dalle norme nazionali, in quanto la materia è oggetto di legislazione concorrente con quelle regionali.

Il Codice dell’ ambiente (Dlgs n. 152 / 2006) detta gli obblighi di Via, pur nel rispetto delle competenze regionali. Le regioni avevano infatti un anno di tempo per varare norme proprie o comunque per adeguare quelle già vigenti ai suoi principi. In seguito però il Dlgs n. 4 / 2008 ha introdotto modifiche radicali nel Codice, cosicché gli enti locali hanno goduto di una proroga automatica, fino a metà febbraio 2009.

In particolare il Dlgs, nella sua versione attuale, stabilisce che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano potevano definire un incremento o un decremento massimo nella misura del 30% delle soglie previste per essere esentati dalla Via e soprattutto, criteri o condizioni di esclusione dalla verifica di assoggettabilità.

Ci si potrebbe quindi chiedere: “Le regioni hanno agito in tempo, varando norme ad hoc?” La domanda è però mal posta. Infatti il Dlgs non esclude che le norme regionali esistenti prima del suo varo possano essere totalmente o parzialmente valide, a patto che non siano in contraddizione con il suo dettato. Ora, poiché il Dlgs consente le esclusioni dalla Via, tali esclusioni potrebbero essere dettate anche da norme antecedenti al suo varo.

Facciamo un esempio: la legge n. 7 / 2004 nelle Marche non assoggetta a Via gli impianti per la produzione di energia elettrica da conversione fotovoltaica ed impianti solari termici la cui superficie occupata dai pannelli sia pari o inferiore a complessivi 5. 000 metri quadrati riferita alla sola superficie radiante o quelli integrati totalmente o parzialmente su edifici o su elementi di arredo urbano. Stesso discorso per gli impianti eolici singoli, fino a quattro, con altezza fuori tutto minore o uguale a 20 metri. Per i progetti ricadenti, anche parzialmente, all’ interno di aree naturali protette, le soglie dimensionali sono ridotte del 50 per cento.

Incentivi dalle regioni a chi rispetta gli standard del Protocollo Itaca. Premi alla casa ecocompatibile

 Nonostante le varie definizioni legislative utilizzate in passato – bioarchitettura, bioedilizia, edilizia bioclimatica – le norme regionali si stanno allineando a uno standard unitario, al quale sempre più spesso è legata l’ erogazione di bonus e incentivi vari. In sintesi, uno standard comune per valutare (e premiare) gli interventi di edilizia sostenibile.

L’ edilizia sostenibile è un passo in avanti rispetto alla riduzione dei bisogni energetici degli edifici, perché non guarda solo al taglio dei consumi di metano, gasolio ed elettricità – e alla conseguente riduzione dell’ anidride carbonica nell’ aria – ma anche a tutti i tipi di impatto nell’ ambiente di un edificio.

Ma se è più semplice constatare un risparmio energetico, controllando quanti litri di gasolio, metri cubi di metano o kw di elettricità si sono utilizzati, pur tenendo conto delle varianti climatiche di anno in anno, più complicato è trasformare in numeri un minore impatto ambientale.

Ad esempio, il calo di sostanze inquinanti nelle stanze di casa dato dall’ uso di materiali edili naturali, la riduzione delle emissioni sonore, il recupero delle acque da pioggia sono difficili da quantificare.

Eppure, se si vuole sostenere l’ edilizia di alto livello ecologico con incentivi pubblici, diventa indispensabile distinguere, con criteri non ambigui, se tra due abitazioni una abbia una qualità ambientale maggiore dell’ altra.

La soluzione: gli standard del Protocollo Itaca
A vararlo è stato la Conferenza dei presidenti delle Regioni e delle Province autonome, il 16 gennaio 2004. Itaca è un ente tecnico della Conferenza stessa che, rifacendosi a esperienze estere, ha redatto un metodo di valutazione delle prestazioni energetico – ambientali degli edifici a punteggio, che sta divenendo il punto di riferimento di tutta la normativa regionale sull’ edilizia sostenibile e viene costantemente aggiornato (l’ ultima edizione è stata approvata due mesi fa).

Publiredazionale. Vividomotica inaugura Casa Domotica a Pieve di Campi (PR)

 Aprirà le porte a fine giugno l’ abitazione progettata per ottenere efficienza energetica ed eliminare il gas metano. Basta un appuntamento per conoscere meglio i vantaggi degli impianti domotici in termini di risparmio e comfort.

Mancano ancora pochi giorni e Casa Domotica sarà finita. Costruita da Area Group Immobiliare in collaborazione con Vividomotica, l’ abitazione è progettata per sfruttare le fonti rinnovabili, eliminare il gas metano e migliorare l’ efficienza energetica.

Con questa graziosa villetta immersa nel verde dell’ Appennino Parmense nasce una nuova cultura dell’ abitare, attenta all’ impatto ambientale e ai consumi.

Inserita in un complesso residenziale composto da altre circa 70 unità abitative, la residenza di Pieve di Campi è dotata di impianti elettrici di ultima generazione e costruita con tecniche edilizie che rispettano le recenti norme per il risparmio energetico.

Evento: “Pigmenti”. L’ architettura sostenibile in piazza per un quartiere a impatto zero

 Il 12 e 13 giugno si terrà a Roma la prima festa dell’ Arte e dell’ Architettura Sostenibile per le strade del quartiere Pigneto, dove verranno presentati i progetti degli studenti del Master in “Progettista di architetture sostenibili” organizzato da IN / ARCH, Autodesk Training Center, che da ormai tre edizioni ha scelto questo quartiere come laboratorio concreto di progetto, in accordo con la Municipalità.

L’ evento, intitolato Pigmenti, ha come tema conduttore l’ architettura sostenibile intesa come strumento di trasformazione urbana ed è patrocinato dalla Regione Lazio, dalla Provincia di Roma, dall’ Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dalla Presidenza del Sesto Municipio.

In questa manifestazione saranno centrali le proposte di riqualificazione energetica di edifici esistenti e di spazi urbani realizzate dagli studenti, sia in termini di progettazione che di verifica energetica ed ambientale, col supporto delle soluzioni tecnologiche Autodesk, quali Revit Architecture e Ecotect Analysis.

La tecnologia Autodesk per il BIM (Building Information Modeling) consente agli architetti e ai progettisti di utilizzare plastici di dimensioni reali in formato digitale, in modo da visualizzare l’ edificio, il materiale, la struttura e le prestazioni in tempo reale durante la progettazione e (ancora più importante) prima che il progetto si converta in calce e mattoni, o meglio in cemento e travi di metallo.

La metodologia Autodesk BIM ricopre un ruolo chiave per molti aspetti della progettazione sostenibile. Il modello dell’ edificio, infatti, può essere utilizzato in combinazione con strumenti software – quali Autodesk Ecotect Analysis – per l’ analisi del consumo energetico, dell’ illuminazione naturale, il calcolo delle emissioni di CO2 e così via per quantificare l’ impatto ambientale.

Publiredazionale. Coniugare il piacere dell’ acqua a un uso più efficiente è possibile con i prodotti Hansgrohe

 Da sempre all’ avanguardia nella ricerca di soluzioni sostenibili nell’ utilizzo di quello che sta diventando il vero oro di domani, l’ Acqua, Hansgrohe prende molto seriamente la propria responsabilità nei confronti dell’ ambiente.

Prima di tutto dal punto di vista produttivo, visto che è stata una delle prime aziende europee ad utilizzare fonti rinnovabili di energia e a valorizzare ogni momento della filiera produttiva in termini di impatto ambientale. La ricerca di soluzioni tecnologiche che aiutino il consumatore a ottimizzare la risorsa Acqua è di fatto la mission del marchio Hansgrohe che l’ azienda ha dedicato esclusivamente allo sviluppo di linee di rubinetterie e docce di qualità.

“È importante utilizzare al meglio l’ acqua che abbiamo a disposizione, imparare a risparmiarla e a rispettarla, senza perdere di vista il benessere e il comfort che ci regala”, spiega Maurizio Lunardi, Amministratore Delegato Hansgrohe Italia. “L’ acqua è un lusso e deve essere vissuta come tale, anche rendendoci conto quotidianamente del privilegio che viviamo e dell’ importanza di salvaguardare l’ ambiente in cui viviamo”.

Hansgrohe mette a disposizione di progettisti e utenti dispositivi che rispondono a una sempre più diffusa coscienza ecologica anche nella gestione delle risorse idriche. Linee di prodotti esteticamente gradevoli che oltretutto garantiscono i requisiti di robustezza e longevità richiesti dall’ uso frequente cui sono soggetti.

Alcuni esempi
Hansgrohe ecosmart, per limitare la portata: riducendo la quantità complessiva d’ acqua da riscaldare si abbattono anche i costi energetici giorno dopo giorno.
Hansgrohe air power, dal getto, generoso e delicato, che garantisce una doccia ricca e piacevole riducendo al tempo stesso il consumo d’acqua e di energia.
Rubinetti elettronici, prodotti speciali appositamente studiati per il settore pubblico e semipubblico: come le rubinetterie elettroniche con funzione economy automatica, che comprendono i miscelatori elettronici con sensori integrati in grado di ottimizzare autonomamente l’uso dell’acqua.
Hangrohe pontos aquacycle, il rivoluzionario sistema di riciclo dell’ acqua per applicazioni in ambito pubblico e privato: possono essere adattati in unità abitative singole e condomini, in ostelli e strutture alberghiere, hotel e locali commerciali.

Energy e Utilities Forum 2009: energia e sviluppo socio – economico al centro del dibattito

 Si è tenuto il 21 maggio a Milano, presso il Nhow Hotel, l’ Energy & Utilities Forum 2009 di IDC, il principale appuntamento italiano dedicato al mondo dell’ energia, che si propone quale utile momento di confronto tra analisti IDC, esperti internazionali, IT provider e produttori/distributori in ambito Energy & Utilities. Focus della terza edizione: “Efficienza energetica, gestione della domanda e smart grid in un contesto di crisi economica – Soluzioni per il rilancio dello sviluppo economico”.

L’ evento ha inteso offrire una significativa occasione di riflessione e analisi sulle tematiche relative ad energia e sviluppo socioeconomico, un binomio imprescindibile. Da sempre esiste un rapporto di stretta interdipendenza tra i due elementi e le fonti energetiche rivestono infatti un ruolo strategico ai fini della prosperità del Sistema Paese.

Generazione e distribuzione di energia rappresentano sfide complesse e la crisi che attraversa oggi i mercati globali complica ulteriormente il quadro, già reso eterogeneo dalla liberalizzazione del mercato Utilities. Nonostante il difficile momento storico, le issue legate all’ energia non possono però passare in secondo piano e devono essere considerate prioritarie, in quanto funzionali al rilancio economico.

Ai fini di un adeguato sviluppo delle fonti rinnovabili e della massimizzazione dell’ efficienza energetica, occorre evolvere verso reti intelligenti, in grado di garantire affidabilità, sicurezza, economicità, flessibilità, ottimizzazione del servizio e riduzione dell’ impatto ambientale, trasformando i consumatori in distributori attivi e modulando l’ offerta in base alle richieste degli utenti finali.

Quando occorre la Valutazione di impatto ambientale per le fonti rinnovabili?

 Il nodo non è certo sciolto dalle norme nazionali, in quanto la materia è oggetto di legislazione concorrente con quelle regionali. Il Codice dell’ ambiente (Dlgs n. 152 / 2006) detta gli obblighi di Via, pur nel rispetto delle competenze regionali. Le regioni avevano infatti un anno di tempo per varare norme proprie o comunque per adeguare quelle già vigenti ai suoi principi. In seguito però il Dlgs n. 4 / 2008 ha introdotto modifiche radicali nel Codice, cosicché gli enti locali hanno goduto di una proroga automatica, fino a metà febbraio 2009.

In particolare il Dlgs, nella sua versione attuale, stabilisce che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano potevano definire un incremento o un decremento massimo nella misura del 30% delle soglie previste per essere esentati dalla Via e soprattutto, “criteri o condizioni di esclusione dalla verifica di assoggettabilità”.

Ci si potrebbe quindi chiedere: “Le regioni hanno agito in tempo, varando norme ad hoc?” La domanda è però mal posta. Infatti il Dlgs non esclude che le norme regionali esistenti prima del suo varo possano essere totalmente o parzialmente valide, a patto che non siano in contraddizione con il suo dettato. Ora, poiché il Dlgs consente le esclusioni dalla Via, tali esclusioni potrebbero essere dettate anche da norme antecedenti al suo varo.

Facciamo un esempio: la legge n. 7 / 2004 nelle Marche non assoggetta a Via gli impianti per la produzione di energia elettrica da conversione fotovoltaica ed impianti solari termici la cui superficie occupata dai pannelli sia pari o inferiore a complessivi 5. 000 metri quadrati riferita alla sola superficie radiante o quelli integrati totalmente o parzialmente su edifici o su elementi di arredo urbano. Stesso discorso per gli impianti eolici singoli, fino a quattro, con altezza fuori tutto minore o uguale a 20 metri.

Bioedilizia. Da Anab e Icea una nuova certificazione

 Nasce la prima certificazione interamente italiana nel campo dell’ edilizia bioecologica: 10 aziende edili e 26 classi di prodotti già certificati: dagli intonaci con calce naturale agli isolanti in sughero, dalle ceramiche ai laterizi porizzati con materiali naturali. Protagonisti dell’ iniziativa Anab (Associazione nazionale architettura bioecologica) e Icea (Istituto per la certificazione etica ed ambientale). Nel Modenese il primo incontro tra produttori e certificatori.

Mipim 2009: fiera internazionale del Real Estate e dello sviluppo urbano

 dal 10 al 13 marzo 2009
Palais des Festivals
Cannes

Si accenderanno martedì 10 marzo i riflettori sulla 20a edizione di Mipim, la più grande fiera internazionale del Real Estate e dello sviluppo urbano. Alla 4 giorni francese saranno presenti, come ogni anno, urban decision-makers, politici, investitori del settore immobiliare e la finanza mondiale, per vedere in anteprima piani urbanistici, progetti di sviluppo e programmi di valorizzazione territoriale dei 5 continenti. E nonostante la congiuntura economica e le turbolenze finanziarie, che non hanno risparmiato il settore immobiliare, l’ affluenza in fiera si prospetta massiccia a conferma del successo dell’ evento che in 20 anni si è affermato come la più importante ribalta internazionale e il luogo di incontro prediletto dei big del settore.