Fotovoltaico. GSE: “In Italia installati oltre 83 MW”

 Il GSE ha già riconosciuto 15 milioni di euro di incentivi. Trentino Alto Adige e Lombardia le regioni con maggiore potenza installata

La potenza installata degli impianti fotovoltaici incentivati dal Conto Energia ha raggiunto, a oggi, oltre 83 MW su tutto il territorio nazionale. Tale potenza si riferisce a 8.030 impianti entrati in esercizio (tra Vecchio e Nuovo Conto energia) da quando è attivo il meccanismo di incentivazione dell’energia prodotta da fotovoltaico gestito dal GSE.
Di questi impianti, 3.911 sono relativi ai piccoli impianti (compresi tra 1 e 3 kW), 3.583 ai medi impianti (compresi tra 3 e 20 kW) e 536 ai grandi (superiori a 20 kW). Le regioni con una maggiore potenza installata sono Trentino Alto Adige (9,5 MW)) e Lombardia (8,9 MW), mentre quelle con minore potenza installata il Molise (139 kW) e la Valle D’Aosta (106 kW).

Energia: numero verde e guide per promuovere le fonti rinnovabili

Nuovi strumenti dell’Autorità per l’energia in collaborazione con il GSE

Un numero verde e una serie di “guide” per rispondere alle domande sugli incentivi e le modalità per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Sono questi gli strumenti che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha deciso di promuovere, in collaborazione con il Gestore dei servizi elettrici (GSE), per sostenere e diffondere la conoscenza delle norme e delle regole che riguardano l’utilizzo delle fonti rinnovabili e della cogenerazione ad alto rendimento, al fine di garantire trasparenza, concorrenzialità e scelte sempre più consapevoli anche da parte di piccoli produttori o consumatori.

Gestore Servizi Elettrici (GSE): Intervista a Bersani

 BERSANI: “Nel settore energetico non possiamo compromettere la sicurezza delle forniture, né penalizzare eccessivamente il nostro sistema produttivo. Occorre, migliorare l’efficienza del ciclo dell’energia e aumentare il contributo delle fonti rinnovabili, costruire filiere produttive e territoriali che diano opportunità d’investimenti e occupazione. Dovremo impegnarci in sede europea e italiana per assicurare lo sviluppo delle infrastrutture per favorire una crescente integrazione delle rinnovabili, l’efficienza e la decarbonizzazione dell’energia. E’ necessario riorganizzare e rilanciare il nostro sistema di ricerca per dare un contributo sulle tecnologie del futuro, incluso il nucleare di quarta generazione e le tecniche per il sequestro e il confinamento dell’anidride carbonica…”