Expo 2015 e mercato immobiliare

 Expo 2015 e i riflessi sul mercato immobiliare

Entro poche ore i dubbi riguardanti il futuro di Expo 2015 verranno sciolti: si saprà se verranno o meno acquistati i terreni di Rho Pero, di proprietà di Fondazione Fiera e del Gruppo Cabassi, per costruirvi i padiglioni riguardanti la kermesse

La decisione è essenzialmente politica: le opinioni e i punti di vista sono discordanti fra i medesimi soci della società di gestione di Expo 2015 (Comune di Milano, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Ministero del Tesoro e Camera di Commercio di Milano). Ad esempio, l’ Amministratore Delegato della società di gestione, Lucio Stanca, è favorevole all’ acquisto, mentre è di pochi giorni fa la dichiarazione contraria del Ministro Giulio Tremonti, il quale giudica negativamente qualsiasi uscita di cassa in un momento di profonda crisi come quello in cui versa attualmente il nostro Paese. Il braccio destro di Berlusconi ha dichiarato: ”Decideremo nei prossimi giorni, ma noi vorremmo che la società rispettasse gli equilibri di bilancio e sia molto attenta nella gestione”.

Consorzi di bonifica, il sistema fa acqua

 La situazione è sotto gli occhi di tutti: il sistema dei Consorzi di bonifica fa acqua da tutte le parti. Impedisce una visione unitaria della situazione idrogeologica, ci difende da alluvioni e smottamenti nel modo in cui le vicissitudini vissute nei giorni scorsi da tante popolazioni hanno dimostrato. Per contro, la contribuzione obbligatoria da parte di condòmini e proprietari di casa e terreni, cresce inesorabilmente ogni anno, caratterizzata – oltretutto – da iniquità intollerabili (intere regioni in cui non si paga se già si paga il servizio fognario, ed altre – nella stessa situazione – nelle quali invece si paga comunque, e così via discriminando da luogo a luogo, secondo scelte discrezionali delle singole Regioni o dei singoli carrozzoni consortili). Riordinare questo sistema è improcrastinabile. E, per farlo, bisogna anzitutto sapere chi deve pagare per le opere di bonifica.

Normativa
Confedilizia ha avviato una battaglia per difendere la proprietà immobiliare urbana dalle pretese di quei Consorzi che – protetti dalle rispettive Regioni – chiedono ai soli proprietari di immobili, contributi che – evidentemente – andrebbero posti a carico della fiscalità generale. Si tratta di una battaglia condotta, nel più ampio quadro della difesa delle proprietà urbane (ma anche fondiarie), per ottenere il rispetto della legge. Per questo appare opportuno precisare che cosa dice la normativa del settore.

Politiche per la casa e il territorio contro il disagio abitativo

 Insieme ad altri esponenti del settore edilizio e immobiliare, l’ Ance ha preso parte ad una audizione indetta dal Cnel sul tema dell’ emergenza abitativa con l’ obiettivo di individuare un documento di proposte da sottoporre al Governo anche per favorire la migliore attuazione degli obiettivi contenuti nel Piano nazionale di edilizia abitativa.

Queste le priorità che secondo l’ Ance dovrebbero trovare al più presto spazio nell’ agenda politica e istituzionale:

1. Rivisitazione organica della legislazione per la casa e le trasformazioni territoriali in un rinnovato quadro di collaborazione concertazione Stato – Regioni.

2. Revisione della normativa per le locazioni (Legge 431 / 1998) soprattutto per due aspetti: certezza della durata del rapporto contrattuale tra le parti, regime dei contratti a canone concordato.

News. Stop ai libretti casa

 Il Governo ha impugnato avanti la Corte costituzionale la legge della Regione Basilicata sul Piano casa nella parte in cui subordina la possibilità di ampliare gli immobili alla predisposizione di un libretto casa (non meglio definito). L’ impugnativa sospende solo l’ obbligo di cui all’ impugnativa, lasciando inalterati (ed esecutivi) gli altri contenuti del Piano.

Oltre a mostrarsi contraddittoria rispetto alle finalità perseguite dalla legge (e, cioè, l’ incentivazione e l’ incremento dell’ edilizia privata nell’ intrapresa di nuove iniziative edilizie), l’ imposizione del libretto casa – con tutte le conseguenti prescrizioni di lavori da effettuarsi che esso può contenere – è infatti tale da scoraggiare i privati (come ha tempestivamente fatto rilevare la Confedilizia) dall’ utilizzare le opportunità del Piano casa voluto dal Governo (anche se demandato, poi, alla competenza regionale).

Ambiente. Formigoni chiede al Governo di trasferire le competenze a Regione Lombardia

 Trasferire a Regione Lombardia le competenze in materia di ambiente. È questo l’ invito forte rivolto al Governo italiano dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenuto al convegno di apertura del Festival Internazionale dell’ Ambiente ospitato a Palazzo Pirelli.

Un festival, giunto alla seconda edizione, che Formigoni vede come grande occasione per le istituzioni lombarde di porsi come laboratorio permanente e trasparente di sperimentazione di politica e di cultura ambientale e per i cittadini di essere coinvolti e corresponsabilizzati in scelte e comportamenti virtuosi decisivi per il futuro delle nostre società. Dunque la richiesta di piena competenza regionale in materia ambientale.

“Chiediamo piena attuazione dell’ art. 116 della Costituzione – ha detto il presidente Formigoni – che al suo terzo comma prevede possono essere attribuite alle Regioni, con legge dello Stato e su iniziativa della Regione interessata, le competenze su tutela dell’ ambiente e dell’ ecosistema”.

30 milioni di ecoincentivi
Il presidente Formigoni, ha ricordato che l’ impegno di Regione Lombardia nella lotta allo smog per la stagione invernale 2009 – 2010 ha portato a stanziare 30 milioni di euro di incentivi.

Approvata dal Governo la Finanziaria 2010

 Via libera del Consiglio dei ministri alla Finanziaria 2010, seconda in versione light del governo Berlusconi, che inizierà il suo iter parlamentare al Senato. Il ministro dell’ Economia Giulio Tremonti ha voluto sottolineare che “la vera manovra è quella fatta con il decreto di luglio e quella che faremo in futuro” sulla base dell’ andamento “dello scudo fiscale e di altre misure di lotta all’ evasione”.

La Finanziaria tradizionale, intesa come manovra economica annuale, ha detto il ministro, non esiste più per scelta del governo, che ha voluto dire addio a quello che era ormai uno spettacolo ignobile. Nel provvedimento, di 3 articoli più le tabelle, ci sono 3,4 miliardi di euro per il rinnovo dei contratti del pubblico impiego, viene prorogato il bonus ristrutturazioni al 2012.

Presso Palazzo Chigi sarà istituito un Fondo alimentato anche dalle maggiori risorse provenienti dagli introiti dello scudo fiscale. Le decisioni su incentivi e agevolazioni a singoli settori, ha detto Tremonti, arriveranno “quando avremo il quadro complessivo. Oggi abbiamo esaminato solo il bilancio dello Stato, la Finanziaria non aggiunge e non toglie”. Eventuali interventi saranno “definiti, finanziati e operati in corso d’ opera”.

La Finanziaria, ha detto Berlusconi nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm, non modifica quanto previsto per gli anni 2010 e 2011. Abbiamo solo aggiunto il 2012. Anche quest’ anno, ha detto Silvio Berlusconi, grazie alla decisione epocale di fare una manovra triennale, è stato evitato “l’ assalto alla diligenza, l’ assalto delle lobbies e soprattutto quello che accadeva negli anni che vanno dal 1980 al 1992 e cioè la moltiplicazione per 8 del debito pubblico, cosa che stiamo ancora pagando”.

Federconsumatori della Regione Sardegna contro il caro – vita

 In occasione della manifestazione nazionale contro il caro – vita, Federconsumatori della Regione Sardegna è intervenuta a sostegno dell’ iniziativa riproponendo in sede locale le istanze che le Associazioni dei Consumatori proporranno all’ attenzione del Governo.

L’ Associazione si rivolgerà alla Regione Sardegna e agli enti locali per chiedere una riduzione della pressione fiscale, in parte dovuta alle imposte locali: punti cardine della richiesta saranno il taglio dei prezzi e dei servizi del venti percento, e la detassazione dei salari e degli stipendi.

Numerose le altre tematiche che verranno affrontate in sede regionale, perfettamente in linea con quelle nazionali: fra le più sentite dai consumatori, le tariffe della telefonia mobile, le assicurazioni auto, i disservizi delle banche e, soprattutto in Sardegna, i disagi riscontrati coi trasporti pubblici.

Publiredazionale. Plana al G8 de L’ Aquila. Il design minimalista di Plana accompagnerà le riunioni degli 8 Grandi

 Il G8, che dall’ 8 al 10 luglio vede riuniti a L’ Aquila i Capi di Stato e di Governo dei principali paesi industrializzati, si svolgerà interamente all’ interno della Scuola Ispettori della Guardia di Finanza di Coppito. Tutti i leader mondiali alloggeranno e lavoreranno all’ interno della caserma che, per l’ occasione, è stata oggetto di interventi di ripristino con l’ obiettivo di offrire agli Otto Grandi un’ ospitalità decorosa, ma certamente non lussuosa, in linea con la decisione di realizzare un Vertice il più possibile essenziale, sobrio, e vicino al disagio degli abruzzesi.

Le strutture della caserma sono state riadattate da un punto di vista funzionale, intervenendo soprattutto sugli alloggi destinati ad ospitare i Capi di Stato e di Governo – con l’ adeguamento degli impianti idraulici ed elettrici – e sulle aree di lavoro destinate ad ospitare le riunioni e gli incontri.

La sede del G8 dell’ Aquila sarà tutta Made in Italy, dagli arredi, alle vetture elettriche con le quali si muoveranno i Capi di Stato, finanche al catering.

E come rappresentate del Made in Italy non poteva mancare Plana, qui scelta nella candida versione Reflex Neve.

Banche. Dal decreto anticrisi nuove formule che nascondono prelievi finanziari ancor più pesanti

 Protesta di Confindustria Vicenza e Treviso, Confindustria Ceramica si unisce alla protesta: “Quello che esce dalla porta rientra dalla finestra”.

Le banche, costrette dal decreto anticrisi ad eliminare la commissione di massimo scoperto (CMS), introducono la commissione disponibilità fondi (CDF). Quello che il decreto anticrisi ha tolto per aiutare le imprese ed i privati in difficoltà, le banche – in forma surrettizia – reintroducono dando libero sfogo alla fantasia.

La misura di legge voluta dal Governo, che ha eliminato la commissione di massimo scoperto (l’ aliquota applicata sull’ importo di massimo prelievo nel trimestre), viene in questi giorni reintrodotta dalle banche, attraverso decisioni unilaterali, e con formule addirittura peggiorative del passato. Questa è la protesta già fatta da Confindustria Vicenza e Treviso, a cui ora si unisce anche l’ Associazione delle imprese ceramiche italiane.

Confindustria Ceramica denuncia con forza le varie CDF (Commissioni disponibilità fondi), CSA (Commissioni su affidamenti), SSA (Spesa servizio affidamento). Nuove formule che nascondono prelievi finanziari ancor più pesanti che nel passato. Infatti, rispetto all’ aliquota classica di CMS dello 0,125 o 0,250, le nuove formule prevedono una aliquota che può arrivare fino all’ 1% trimestrale.

Terremoto Abruzzo: arrivano i contributi per la ricostruzione

 Sono state pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n. 132 del 10 giugno 2009 le Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3778 e 3779 del 6 giugno 2009 con cui vengono stabilite le procedure per poter beneficiare dei contributi stanziati dal Governo per la riparazione e ricostruzione degli immobili colpiti dal terremoto.

In particolare, l’ ordinanza n. 3778 del 6 giugno 2009 contiene le procedure e il modulo per richiedere al Comune il contributo fino a 10.000 euro, previsto per la riparazione dei danni di lieve entità delle abitazioni classificate come agibili, di tipo A, ossia che hanno subito danni non strutturali o impianti deteriorati, oltre a 2.500 euro per la riparazione delle parti comuni degli edifici.

Si evidenzia che il contributo sarà erogato esclusivamente ai proprietari ovvero ai titolari di altro diritto reale di godimento (diritto di superficie, enfiteusi, usufrutto, uso e abitazione) di unità immobiliari già adibite ad abitazione principale ed è riconosciuto per gli interventi di riparazione che possono essere realizzati entro un mese dall’ inizio dei lavori e che riguardino elementi non strutturali e impianti delle unità immobiliari.

Tavolo Lombardia: i finanziamenti per le opere connesse di Expo 2015 “ci sono tutti”

 La conferma ufficiale è arrivata dal ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli, nel corso della riunione del Tavolo Lombardia, convocato e presieduto al Palazzo Pirelli dal presidente della Regione, Roberto Formigoni. Lo stesso Formigoni ha annunciato un secondo punto importante emerso dal Tavolo e cioè l’ approvazione ufficiale della proposta degli Stati Generali, che garantiscono il coinvolgimento popolare necessario alla realizzazione della manifestazione. L’ idea degli Stati Generali, anticipata da Formigoni nei giorni scorsi, ha raccolto unanime consenso. Per la prima volta ha partecipato ai lavori l’ ad di Expo 2015 spa, Lucio Stanca, che ha relazionato sull’ attività della società.

Sulla conferma dei fondi per le opere connesse, Formigoni ha ricordato di aver sempre detto che i finanziamenti c’ erano: “Le parole di oggi del ministro Matteoli dimostrano che il mio era un ottimismo fondato. È particolarmente meritorio il fatto che, pur con la crisi economica e il terremoto, il Governo abbia deciso di confermare nella totalità gli impegni per Expo”. Sulle opere essenziali – “che saranno naturalmente tutte realizzate” – Formigoni ha reso noto che la Segreteria Tecnica ha valutato una riformulazione dell’ ordine di priorità: prima della M6, andranno realizzate la M4, la M5 e la Rho – Gallarate.

La proficua collaborazione instaurata tra tutti i soggetti coinvolti come elemento essenziale per la buona riuscita dell’evento, è stata sottolineata da Sandro Bondi, che ha ribadito l’ impegno del suo Ministero, ricordando i tre grandi progetti su cui si sta lavorando: Grande Brera, Villa Reale di Monza e Biblioteca Europea.

Mediazione Creditizia

 L’ On. Santelli (Pdl) e l’ On. Marsilio (Pdl) presentano degli Ordini del Giorno, in difesa delle linee politiche sindacali dei mediatori su Forma Societaria e Formazione Continuativa. Dura battaglia con il Governo sulla mediazione creditizia alla Camera dei Deputati per un atto di indirizzo parlamentare voluto da Fiaip sul Disegno di Riforma della Professione dei mediatori creditizi.

Con questi Ordini del Giorno l’ intento di Fiaip era quello di voler assicurare una maggiore trasparenza e professionalità dei soggetti che operano nel settore della mediazione creditizia tenendo conto che, nel fissare le soglie minime di accesso alla professione mediante l’ obbligo di costituzione di società di capitali, si rischia di compromettere gravemente la libertà di iniziativa economica ed imprenditoriale di coloro che oggi esercitano la professione di mediatore, in maniera trasparente e professionale, senza disporre di grandi patrimoni. L’ obiettivo era quello di consentire ai piccoli mediatori creditizi di operare al meglio in un contesto legislativo di indirizzo politico più chiaro da parte dello stesso Governo.

Grazie al lavoro di pressione sul Parlamento ed all’ attività di tutti i Delegati Regionali alla Mediazione che hanno con me collaborato per la presentazione di una Proposta di Legge Ventucci (C.2055), sulla riforma della professione del mediatore, indirizzata da Fiaip e condivisa dalle principali Associazioni di Settore, oggi la Federazione, unica associazione in Italia, ha cercato nuovamente di convincere i membri del Governo, grazie agli Ordini del Giorno presentati da Jole Santelli (Pdl) ed altri, e da Marco Marsilio (Pdl), a tener conto delle istanze rappresentate da Fiaip.

Con gli Ordini del Giorno si raccomandava al Legislatore di imporre a tutti gli operatori del Settore l’ iscrizione all’ elenco, previa frequentazione di un corso di formazione organizzato dalle associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul piano nazionale, con la supervisione del costituendo organismo associativo che provvederà alla tenuta dell’ elenco dei mediatori creditizi.

Si raccomandava inoltre di garantire la possibilità, per tutti coloro che rispetteranno gli obblighi di formazione previsti dalla Legge, di esercitare l’ attività di mediazione creditizia senza imporre l’ impiego di ingenti risorse patrimoniali e di assicurare l’ obbligo di aggiornamento professionale e formazione continua per gli iscritti all’ elenco dei mediatori secondo le modalità definite dal costituendo organismo associativo con la partecipazione delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative.