Siglato un accordo per la produzione di energia dal vento con 12 pale eoliche. In primo piano la riduzione delle emissioni di gas serra e dell’inquinamento atmosferico e la salvaguardia dell’ambiente. Sorgerà a Rocchetta Vara il primo impianto eolico Enel della provincia di La Spezia. Enel ha siglato oggi con il Comune di Rocchetta Vara un accordo per la costruzione di 12 aerogeneratori con potenza complessiva di circa 10 Megawatt che consentiranno la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. L’impianto, per il quale saranno utilizzate turbine di modesta dimensione e particolarmente indicate per le condizioni di vento della zona, produrrà energia elettrica sufficiente al fabbisogno medio annuo di oltre 8.000 famiglie e fornirà un contributo significativo alla salvaguardia dell’ambiente. La produzione di energia eolica prevista per Rocchetta Vara, pari ad oltre 1.700 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio), permetterà infatti di ridurre il ricorso ai combustibili fossili evitando ogni anno l’immissione in atmosfera di 14.300 tonnellate di CO2.
fonti rinnovabili
Energia dall’Oceano
Mari e oceani ricoprono la maggior parte del nostro Pianeta e rappresentano una risorsa energetica potenzialmente inesauribile. Il punto sulle tecnologie oggi allo studio per cavalcare le onde. Più del 70% della superficie del nostro pianeta è ricoperta da mari e oceani. Si tratta di una risorsa immensa, finora non sfruttata dal punto di vista energetico perché ad intensità relativamente bassa e con notevoli problemi di tipo tecnologico ed economico da superare. Tuttavia l’evoluzione del panorama energico internazionale, in relazione ai costi delle fonti fossili e, soprattutto, all’esigenza di sviluppare fonti a zero emissioni di gas serra, sta sempre più velocemente modificando lo scenario. Anche perché, se è vero che l’intensità energetica di mari e oceani è ridotta per unità di superficie, è anche vero che presenta il vantaggio di essere estremamente diffusa e di poter essere utilizzata in molteplici modi. Le tecnologie di sfruttamento energetico del mare sono in fase di accelerato sviluppo un po’ in tutto il mondo. E non è un caso che anche nel Position Paper sulla ripartizione delle fonti rinnovabili al 2020, che il Governo italiano ha presentato alla Commissione UE nel settembre 2007, compaia per la prima volta l’energia dal mare. Con una quota, peraltro, non proprio insignificante per il nostro Paese. Il documento governativo, infatti, ipotizza una potenza elettrica installata di 800 MW da «impianti innovativi in grado di sfruttare l’energia proveniente da moti marini, quali quelli che caratterizzano le coste italiane, differenti dalle movimentazioni delle masse d’acqua oceaniche in cui vengono installati tipicamente tali impianti» con un «potenziale aggiuntivo nel 2020 per il settore dell’elettricità stimato in 50 miliardi di kWh, per un totale massimo teorico di 103,5 miliardi di kWh, equivalente a 8,96 milioni di tep».
Enel: presenta “Diamante”, alla Fiera del Levante di Bari. Impianto solare di nuova generazione
Alla 72a edizione della Fiera del Levante di Bari, dedicata alle energie rinnovabili, è stata presentata “Diamante”, la centrale energetica solare di nuova generazione, ideata e progettata dal settore Ricerca dell’ Enel e dall’Università di Pisa. “Diamante” è stata realizzata per inserirsi, senza deturparlo, nel ricco patrimonio paesaggistico italiano, il quale rappresenta spesso un motivo di scontro per la costruzione di impianti solari. Entrando nel dettaglio, si vede come i pannelli fotovoltaici siano montati sulle facce di una struttura geodetica di Füller. L’energia elettrica prodotta, quando non è utilizzata, viene stoccata sotto forma di idrogeno, per poter essere usata nei periodi in assenza di sole. Una costruzione di dimensioni “auree”, fatta di vetro e acciaio prefabbricati, costituisce una centrale funzionale e suggestiva, per creare un’integrazione armonica tra architettura, tecnologia e natura. Per le prime installazioni del Diamante si stanno addirittura valutando due particolari ambientazioni, in Toscana: il Parco di San Rossore e la villa medicea di Pratolino.
Siglato il protocollo tra la Puglia e il Distretto tecnologico dell’energia
Aumentare l’eccellenza nel settore dell’energia, per non comprare più tecnologia all’estero. È il principio alla base dell’accordo firmato a Bari durante il forum “L’energia rinnovabile prospettive e nuovi scenari” organizzato nello spazio sette della Fiera del Levante. Un protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e il Distretto Tecnologico Nazionale dell’Energia (Di.T.N.E), siglato dal governatore Nichi Vendola e dal Presidente del Di.T.N.E. Francesca Iacobone, milanese, docente all’Università degli Studi Roma Tre. Un accordo di otto articoli attraverso il quale la Puglia mira a conquistare la leadership nel settore, puntando su quella che il governo regionale considera la più importante delle sue forze: l’energia intellettuale, l’unica in grado, attraverso la ricerca, di rendere la Puglia leader nelle tecnologie legate all’energia. “Questo protocollo apre una porta che ci permette di guardare con più coraggio al futuro”, ha detto il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, mentre ci accingeva a siglare l’intesa. “Il Distretto ci permette di far crescere le conoscenze scientifiche e di sviluppare la nostra economia. Speriamo che il governo nazionale non ci venga a provocare: sulle fonti fossili abbiamo già dato, adesso vogliamo andare avanti col sole, col vento e con la terra”.
Autorita’ per energia elettrica: più tutelati i produttori di energia da fonti rinnovabili
Approvato il Regolamento per risolvere eventuali controversie sulle richieste di connessione alle reti. In attuazione della legge Finanziaria 2008, l’Autorità ha approvato il Regolamento per la risoluzione delle controversie tra produttori e gestori di rete in materia di connessione alle reti elettriche degli impianti alimentati da fonte rinnovabile (delibera ARG/elt n.123/08, disponibile sul sito www.autorita.energia.it). Con il Regolamento, i produttori da fonti rinnovabili sono maggiormente garantiti dall’elevata arbitrarietà dei gestori di rete nel definire la soluzione tecnica di connessione. I produttori di energia elettrica che intendono allacciare nuovi impianti alimentati da fonti rinnovabili potranno sottoporre all’Autorità per l’energia i progetti tecnici di connessione elaborati dai gestori di rete, qualora ritengano che essi non perseguano i prescritti obiettivi di economicità, razionalità e necessarietà dell’opera.
Con l’entrata in vigore del Regolamento, le problematiche relative al tipo di collegamento alla rete di un impianto da fonte rinnovabile, che eventualmente rallentino l’iter di connessione, potranno essere rimesse direttamente all’Autorità. Dopo una fase istruttoria condotta con la partecipazione attiva di entrambe le parti, l’Autorità è chiamata ad individuare una soluzione e le modalità di collegamento dell’impianto alla rete elettrica. Le decisioni adottate dall’Autorità saranno vincolanti sia per il produttore che per il gestore di rete interessato (nel caso, Terna o la società di distribuzione locale).
Eolico: bisogna regolare lo sviluppo di questa fonte di energia rinnovabile
La produzione di elettricità di origine eolica si è fortemente sviluppata in Europa e il suo potenziale di crescita è ancora sostenuto. La capacità presente nel Vecchio Continente dovrebbe salire a 67 GW entro la fine del 2008. In Germania, Spagna e Danimarca, paesi che insieme rappresentano oltre 44 GW di capacità, l’eolico rappresenta tra il 14 e il 24% della produzione di energia elettrica globale. In Francia, il numero delle unità eoliche contemporaneamente connesse alla RPD (Rete Pubblica di Distribuzione) è passata nel corso degli ultimi 5 anni, da una media di una trentina di unità a quasi 250 nel 2007.
Tuttavia questo continuo aumento della quota eolica nella produzione di elettricità rende sempre più complessa la sua integrazione al sistema di trasporto di elettricità e ne aumenta a dismisura i costi. La società di consulenza SIA CONSEIL riprende le raccomandazioni dell’ETSO -European Transmission System Operators Association- (1) che chiede che vengano fissate nuove condizioni perchè l’energia eolica possa rappresentare nel futuro una fonte di energia conveniente e sicura. La produzione eolica decentralizzata contrasta con la struttura storicamente centralizzata delle reti nazionali. I progetti di energia eolica sono selezionati principalmente in funzione al potenziale di vento, di criteri ambientali e di accettazione delle popolazioni. Sono scarsamente considerati invece aspetti come la vicinanza alla rete o la prossimità rispetto ai centri di consumo e questo comporta diverse conseguenze.
Prima di tutto, l’elettricità è trasportata su lunghe distanze, cosa che aumenta le perdite di energia in linea e nei nuovi progetti è molto spesso necessario costruire nuove linee elettriche. Data la loro dispersione, i parchi eolici non possono essere sempre collegati alla rete di trasporto e sono quindi collegati alla rete di distribuzione, il che complica la trasmissione dei dati di produzione.
Legambiente: l’Europarlamento boccia il nucleare e spinge sulle rinnovabili
“L’atomo non è la soluzione contro l’effetto serra: lo dice anche la Commissione industria. Il nostro governo se ne faccia una ragione”. La Commissione industria dell’Europarlamento boccia il nucleare come
La crescita del mercato fotovoltaico
Gli obiettivi di Enel e l’importanza della ricerca nel settore sono gli argomenti al centro dell’intervista di “Quotidiano Energia” a Francesco Starace, Direttore della Divisione Mercato, al suo ritorno da Valencia. Enel.si, infatti, ha partecipato con la propria offerta sulle rinnovabili alla 23^ Mostra e Conferenza Europea dell’Energia Solare. A maggio Enel ha siglato un importante accordo con Sharp, che ha anche fornito l’occasione di annunciare una serie di obiettivi per quest’anno, quali l’installazione di almeno 50 MW che dovrebbero diventare 65 nel 2009 e 210 nel 2012: “Stiamo procedendo per il pieno raggiungimento degli obiettivi 2008 e abbiamo iniziato un processo di revisione che vedrà crescere le nostre ambizioni già a partire dal 2009”, spiega Francesco Starace, Direttore della Divisione Mercato. “Dal punto di vista del mercato italiano – aggiunge – la situazione ci vede molto soddisfatti sia per la parte Grandi Impianti, il cui pieno decollo si avrà prossimamente, sia per gli impianti di piccole dimensioni, che rappresenta il nostro segmento più affermato”. Un successo comprovato anche dalla partecipazione a Valencia, accolta da un grande interesse degli operatori che, visitando lo stand Enel.si, sono rimasti sorpresi dal modello di business creato in Italia: “Grazie alla nostra organizzazione tecnico-commerciale e attraverso la rete in franchising di installatori qualificati distribuiti sul territorio nazionale, abbiamo costruito una struttura caratterizzata da una forte pervasività del territorio, unica nel suo genere, che molti stanno cercando di replicare”.
Parma: Enìa e Genergia, un patto per il risparmio
Fornire risposte concrete ai bisogni energetici delle aziende, è questo l’obiettivo dell’accordo sottoscritto tra Enìa Energia e Genergia. Una nuova partnership per la società multiutility emiliana che nasce dall’individuazione di importanti sinergie di business tra due soggetti con una lunga esperienza nel settore energetico. Enìa Energia si occupa della vendita di energia elettrica e gas naturale e partecipa dell’esperienza maturata da Enìa nel settore della distribuzione in decenni di attività. Genergia, è una E.S.Co (Energy Service Company) italiana che garantisce un risparmio sui costi energetici ai clienti,mediante l’installazione e la gestione di sistemi di cogenerazione, e di fonti rinnovabili. Due società, consolidate nelle proprie aree di business e a forte vocazione ambientale, che hanno potuto trovare un unico comune denominatore nell’accordo sottoscritto per la fornitura di soluzioni energetiche a 360°. Risposte concrete per le aziende volte al contenimento dei costi energetici, all’utilizzo di efficaci tecnologie di risparmio ed efficienza energetica e alla salvaguarda dell’ambiente..
Il prossimo 11 settembre nella sede Enìa Energia a Reggio Emilia (via Nubi di Magellano, 30) Enìa Energia e Genergia organizzano il workshop “ll costo delle energie: le soluzioni di Enìa e Genergia senza investimenti per l’impresa” rivolto alle principali aziende della province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena e alle associazioni di categoria del territorio.
Autorita energia elettrica: interventi a favore dei piccoli impianti idroelettrici
A sostegno delle fonti rinnovabili e della tutela ambientale. L ’Autorità per l’energia ha aggiornato i prezzi minimi garantiti per l’energia elettrica prodotta, nel 2008, da impianti mini-idro. I nuovi corrispettivi pagati ai produttori assumono valori incentivanti e tali da sostenere la quota di energia elettrica assicurata dalle fonti rinnovabili idroelettriche di piccola taglia. A questo scopo e per remunerare anche le piccolissime produzioni, è stata pure prevista l’introduzione di un nuovo scaglione fino a 250.000 kWh. Con questo provvedimento, l’Autorità intende assicurare la remunerazione anche degli impianti di produzione mini-idro (di potenza fino ad 1 MW) che non avessero i requisiti e le capacità di accedere direttamente al mercato. Tutto ciò per non trascurare i benefici assicurabili da tali impianti a fonte rinnovabile, in termini di tutela ambientale, sviluppo delle risorse marginali o residuali e diversificazione delle coperture energetiche.
Venezia: energia solare, pacchetto chiavi in mano per risparmiare
La diffusione dell’energia solare potrebbe trovare un forte incremento grazie ai GAS, i gruppi di acquisto del solare, che si sono presentati per un loro primo bilancio a Mestre, nella sede della Provincia. E’ un progetto lanciato dai comuni di Ceggia, Marcon, Portogruaro, Torre di Mosto e San Stino di Livenza insieme alla Provincia. Il punto di partenza sono gli sportelli ‘Comune Energia’ (anche in collaborazione con Legambiente) che hanno promosso la conoscenza del solare tra i cittadini ed hanno raccolto la disponibilità delle famiglie all’acquisto di pannelli solari. A questa prima fase hanno risposto 260 famiglie. Di queste 146 hanno dato la disponibilità all’acquisto. È stato così costituito un pacchetto ‘chiavi in mano’ che ha permesso si ottenere uno sconto del 15-20% sulla tariffa ordinaria e con un sistema di manutenzione al più alto livello. La miglior offerta, fatta dalla Maniero Elettronica, permetterà di installare un metro quadro di pannello fotovoltaico a 5.500 euro (più iva) ed un metro quadro di solare termico a 900 € (sempre più iva).
Politiche energetiche: l’Europa non aspetta!
Il nuovo “Rapporto Energia e ambiente” dell’ENEA evidenzia la debolezza strutturale dell’Italia sul fronte dell’innovazione e del cambiamento tecnologico in campo energetico e ambientale. Investire nell’innovazione. Per l’Italia, più che una raccomandazione, si tratta di una vera e propria necessità. La marginalità del nostro Paese nello scenario delle nuove tecnologie energetiche è infatti già oggi evidente, mentre il rispetto degli impegni assunti in sede comunitaria non ammette ulteriori ritardi nella strada che porta all’ammodernamento tecnologico.
È racchiuso in queste considerazioni il messaggio di fondo contenuto nel nuovo rapporto “Energia e Ambiente 2007” presentato dall’ENEA. L’Italia è chiamata ad uscire dall’impasse di cui soffre da lungo tempo in materia energetica attraverso uno sforzo teso a sviluppare sul suo territorio tutte le fonti disponibili per porre le basi di uno scenario energetico a bassa intensità di carbonio. E si tratta di uno scenario che, mentre assegna un ruolo fondamentale alle fonti rinnovabili nel mix di produzione elettrica e all’innovazione tecnologica sul fronte dell’efficienza energetica, chiama in causa necessariamente anche le tecnologie nucleari e quelle relative al carbone “pulito”. In altri termini, il Rapporto ENEA ribadisce come alle questioni dell’approvvigionamento, della sicurezza e del costo dell’energia si debba rispondere efficacemente rendendo più equilibrato l’apporto delle diverse fonti, mentre alle sfide del cambiamento climatico e dell’espansione dei consumi sia necessario rispondere non solo con l’efficienza energetica e con la promozione delle energie a emissione zero, ma soprattutto con l’accelerazione del cambiamento tecnologico.