Conferire energia prodotta con impianti fotovoltaici da parte di imprenditori o soggetti IRES a favore del Gestore dei Servizi Elettrici è un esercizio di attività commerciale. Quindi, il contributo in conto scambio erogato dal gestore deve essere assoggettato ad IVA e ad imposte dirette.
Nella RM 13/E del 20 gennaio 2009 l’ Agenzia delle Entrate chiarisce la corretta tassazione, in base alle varie tipologie di contribuenti, del contributo corrisposto dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) riguardo al cosiddetto “servizio di scambio sul posto” (SSP).
L’ SSP è un sistema che consente al proprietario dell’ impianto di conferire l’ energia prodotta nella rete del gestore dei servizi elettrici e di prelevare, anche in tempi successivi, la quantità necessaria per i propri bisogni. Inizialmente era disciplinato dalla Deliberazione Aeeg 28/2006 che prevedeva, fino al 31 dicembre 2008. A partire dal 1° gennaio 2009, in seguito alle modifiche apportate dalla Deliberazione 74/2008, vengono introdotte delle novità per l’ espletamento della procedura relativa all’SSP:
fonti rinnovabili
RISPARMIO ENERGETICO: salva la detrazione del 55%
Con la conversione in legge, l’ articolo 29 del Dl anticrisi n. 185/2008 è stato totalmente riscritto, con modifiche piuttosto ridotte alla disciplina del 55%: “sconto” fiscale sulle opere passato a cinque rate annuali e obbligo di comunicazione all’ Agenzia delle Entrate. Nessuna retroattività del provvedimento per chi ha affrontato spese nel 2008.
Chi ha eseguito opere l’anno scorso e le detrarrà dalla dichiarazione dei redditi di quest’anno, può scegliere in quanti anni rateizzare l’agevolazione: da un minimo di 3 a un massimo di 10. Per il 2009 e il 2010, invece, lo sconto fiscale è previsto in cinque rate di uguale importo. Potrebbe avere degli svantaggi solo chi che vuole affrontare spese enormi pur non avendo redditi abbastanza elevati per poter scontare annualmente la detrazione.
Un’ altra novità: è necessario che il contribuente invii la comunicazione all’ Agenzia delle Entrate, Centro Servizi di Pescara, prima dell’ inizio dei lavori (si attendono indicazioni). Probabilmente sarà esclusa la spedizione via posta (concessa invece per il 36%): si dovrà inviare in via telematica, anche incaricando i professionisti normalmente delegati a presentare i modelli 730 e Unico.
Manovra Finanziaria 2009: misure fiscali per le ristrutturazioni
Varie le novità in tale ambito contenute nella legge 203/2008. Proroghe delle agevolazioni Irpef e Iva per gli interventi di recupero delle abitazioni
I benefici fiscali per le ristrutturazioni edilizie sono stati prorogati al dicembre 2011 (art. 2, comma 15). In particolare, la detrazione IRPEF del 36% per gli interventi di recupero delle abitazioni, nel limite di 48.000 euro per unità immobiliare. Prorogata anche l’ Iva al 10% per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria sulle abitazioni. Tuttavia la Direttiva 2006/18/CE prevede l’ applicazione di tale beneficio fiscale solo fino al 31 dicembre 2010 (si ricorda che in base alla direttiva citata i Paesi membri sono stati autorizzati ad applicare aliquote Iva ridotte per le prestazioni di servizi ad alta intensità di manodopera, tra le quali rientrano anche le manutenzioni delle abitazioni).
È stata prorogata per un ulteriore anno la detrazione Irpef del 36% per l’acquisto di fabbricati a destinazione residenziale interamente ristrutturati da imprese di costruzione. Il beneficio è da calcolare sul 25% del prezzo d’acquisto, nel limite di 48.000 euro per unità immobiliare, a condizione che gli interventi vengano eseguiti dall’ 1 gennaio 2008 al 31 dicembre 2011 e che il rogito avvenga entro il 30 giugno 2012.
Enel: la nuova tecnologia geotermica in Nevada
Al via due nuove centrali d’avanguardia con una capacità complessiva di 65 MW: produrranno energia in grado di soddisfare i consumi di circa 40 mila famiglie americane. Nata in Toscana più di 100 anni fa, la tecnologia geotermica è un primato italiano che Enel sta “esportando” in tutto il mondo.
Sono in via di completamento nella Contea Churchill (Nevada) due innovativi impianti geotermici di Enel North America. L’entrata in produzione di Stillwater e Salt Wells contribuirà all’obiettivo dello Stato americano di realizzare il 20% della produzione da fonti rinnovabili entro il 2015. Con una capacità installata complessiva di 65 Megawatt (MW) lordi, le due centrali produrranno circa 400 milioni di chilowattora all’anno, in grado di soddisfare i consumi di circa 40.000 famiglie americane, evitando così l’emissione in atmosfera di oltre 300 mila tonnellate all’anno di CO2. “Forte della sua esperienza ormai centenaria in Italia – afferma Francesco Starace, Direttore della nuova Divisione Energie Rinnovabili – Enel è oggi protagonista della geotermia anche negli Stati Uniti con un impianto già operativo e un portafoglio di progetti in stadio avanzato di sviluppo per una capacità di oltre 150 MW in Nevada, California e Utah.”
Energia Eolica un grande vantaggio ma pochi impianti anche di piccola taglia
Gli impianti eolici di piccola taglia possono rappresentare una opportunità di rilievo in uno scenario di generazione distribuita. Ma in Italia lo sviluppo è frenato dal sistema autorizzativo. Nel panorama delle fonti rinnovabili, lo sfruttamento dell’energia eolica si pone come il fattore più dinamico sul mercato. Nessun’altra fonte energetica, infatti, viaggia agli stessi ritmi di crescita per potenza installata e produzione di energia elettrica. Secondo l’ultimo rapporto fornito dal Global Wind Energy Council, entro il 2020 l’eolico potrebbe teoricamente coprire fino al 12% dell’energia elettrica mondiale, evitando l’emissione di circa 10 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, pari al doppio del totale delle emissioni della Cina nel 2005. Indipendentemente da quale sarà il reale contributo dell’eolico nei prossimi anni, tutti gli analisti sono convinti che, nel breve periodo, nessuna altra fonte rinnovabile potrà offrire su scala mondiale un apporto superiore all’eolico per il contenimento delle emissioni climalteranti.
Giocano a favore di questa fonte, accanto alla forte riduzione dei costi specifici (nelle situazioni più favorevoli il kWh eolico è oggi vicino alla competitività con le fonti fossili), anche le nuove frontiere che si sono aperte per lo sfruttamento dell’energia eolica. In particolare l’installazione di campi off shore rappresenta una realtà di estremo interesse, destinata a ricevere nei prossimi anni una forte accelerazione soprattutto in Europa. In questo contesto non si può ignorare il contributo specifico che potranno offrire anche le applicazioni su piccola scala dell’energia ricavata dal vento.
Legambiente: camera approva delega su energia nucleare
Un via libera al nucleare all’insegna della militarizzazione e della monetizzazione del rischio, il peggior via libera possibile per una scelta che guarda al passato”. Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente commenta così l’approvazione alla Camera della delega sull’energia nucleare, contenuta nell’articolo 15 del Ddl Sviluppo. “Il nostro governo – dichiara Cogliati Dezza – avoca a sé qualsiasi decisione in materia di nucleare, con la possibilità di superare il parere di Comuni, Province e Regioni, nonché la totale esclusione di qualsiasi forma di informazione e partecipazione dei cittadini”. “Se, 21 anni fa, – prosegue il presidente di Legambiente – le nostre centrali sono state chiuse con un referendum popolare, oggi la loro riapertura non prevede nemmeno uno straccio di confronto con il territorio, nessun ‘dibattito pubblico’, come avviene ad esempio in Francia, paese tanto citato da Berlusconi, dove però la legge obbliga a una procedura trasparente di dibattito sui contenuti dei progetti e sugli standard di sicurezza e ambientali, gestita da un organismo indipendente. ”
Attestati energetici, pronto accordo stato regioni
Documenti rilasciati fino a oggi nella babele delle norme nazionali (incomplete) e regionali.
Attestati energetici per 900 mila Lombardia a quota 60 mila. Pronto il raccordo stato-regioni
La certificazione energetica si fa strada nella babele delle leggi nazionali e locali: sono 900mila, in Italia, gli appartamenti per i quali e` stato rilasciato un attestato di certificazione o di qualificazione energetica, 60 mila dei quali solo in Lombardia. Sette le regioni e province autonome che hanno emanato regole proprie in materia: oltre alla Lombardia, l`Emilia Romagna, la Liguria, il Piemonte, la Valle d`Aosta, le province autonome di Trento e di Bolzano. Con una frammentazione normativa, frutto anche dell`assenza protratta di Linee guida tecniche nazionali, che si e` aggravata con la manovra d`estate (legge n. 133/08) che ha eliminato l`obbligo di allegare i certificati agli atti di trasferimento immobiliare, e ha lasciato in vita semplicemente l`obbligo di dotare l`immobile di attestato di certificazione, seppur senza sanzioni specifiche.
Enel: l’Europa da sola non può risolvere problemi globali
L’Europa da sola non può risolvere il problema dei cambiamenti climatici. Lo ha detto l’AD di Enel, Fulvio Conti, a Boston, dove ha partecipato al Comitato consultivo sul programma di economia dell’ambiente dell’Università di Harvard di cui Enel è sponsor. Da questo autorevole centro di elaborazione delle “public policies”, Conti è intervenuto al dibattito in corso sulle politiche per ridurre l’effetto serra, sul futuro del Protocollo di Kyoto e sul pacchetto 20-20-20 dell’Unione europea, chiedendo flessibilità nell’applicazione delle misure anti-CO2, considerando l’impatto delle misure sui singoli Paesi affinché non vi siano squilibri. “Credo che sia corretto l’invito del Governo italiano a riconsiderare gli obiettivi dati nel pacchetto Ue”, ha commentato l’AD riferendosi alla richiesta dell’Italia di un anno in più per valutare realisticamente costi ed efficacia delle misure clima-energia. Conti ha aggiunto che “l’Europa da sola non può risolvere problemi globali”, dovendo gli interventi coinvolgere “altre parti del mondo”. In Italia, sostiene Conti, “siamo già particolarmente efficienti”, e va considerato che ulteriori sforzi “hanno un costo marginale molto più alto e un impatto sulla competitività del sistema italiano”. Infatti, i costi annui per ridurre le emissioni da qui al 2020 sono stati stimati in circa 20 miliardi di euro l’anno, con un’incidenza dell’1,4% sul Pil dell’Italia. Per quel che riguarda le allocazioni di emissioni tra i singoli paesi “ha valso il peso politico”, creando distorsioni che “vanno curate, al di là del costo economico stimato”.
Ecomediterranea 2008, la fiera dello sviluppo sostenibile dei paesi del Mediterraneo
Dal 2 al 5 dicembre 2008, a Palermo, presso l’Ex deposito delle locomotive di Sant’Erasmo, si terrà la seconda edizione di Ecomediterranea, la Fiera Internazionale dell’ambiente e dello
sviluppo sostenibile dei Paesi del Mediterraneo. La manifestazione si propone come vetrina delle tecnologie, delle realtà industriali, delle politiche e dei programmi a favore dell’ambiente e come luogo di incontro per gli operatori del settore. Durante la fiera si terranno convegni e workshop relativi alla tutela dell’ambiente, durante i quali saranno affrontate le tematiche che più da vicino riguardano le realtà dei Paesi dell’area mediterranea: dal corretto smaltimento dei rifiuti, alla pianificazione di uno sviluppo sostenibile, fino all’agricoltura e alle energie alternative. Ecomediterranea 2008 si rivolge alle aziende, alle associazioni e agli enti pubblici che operano nell’ambito dell’agricoltura, dell’ambiente, delle energie alternative ed in generale a tutto ciò che è collegato alla qualità della vita, ospitando varie categorie di operatori di settori quali riciclaggio, trattamento delle acque, mobilità sostenibile, parchi e natura, ingegneria ambientale.
Enel: cambiamenti climatici, occorrono soluzioni sostenibili
In un’intervista al quotidiano Libero Mercato, l’AD di Enel, Fulvio Conti, condivide le preoccupazioni del mondo dell’industria per l’inefficacia e l’eccessiva onerosità del pacchetto europeo sulla riduzione della CO2 e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. pacchetto europeo Energia e Clima – volto ad abbattere entro il 2020 il 20% le emissioni da gas serra, ridurre del 20% i consumi energetici e portare al 20% l’uso di energia da fonti rinnovabili – sembra che, anche alla luce della crisi finanziaria che ha colpito tutto il mondo, un ripensamento si imponga. Il cosiddetto ‘20-20-20′ è oggi all’esame del vertice dei capi di Stato e di Governo a Bruxelles, con l’obiettivo di arrivare a un’intesa entro dicembre, tenendo ben presente la spinta da parte del mondo politico e industriale in tutta Europa verso una riconsiderazione del problema. Anche l’AD di Enel, Fulvio Conti, in un’intervista al quotidiano Libero Mercato, dichiara di condividere le forti preoccupazioni del mondo dell’industria per i costi del pacchetto sulla riduzione della CO2 e sullo sviluppo delle rinnovabili. E giudica corretto l’intervento del governo italiano in Europa “non per negare il valore di una soluzione ai cambiamenti climatici, ma affinché le misure che verranno adottate siano sostenibili dal nostro sistema produttivo, non onerose per i consumatori e, soprattutto, efficaci”. L’AD di Enel lancia un monito: “Per ridurre davvero i gas serra serve un sistema meno rigido, che consenta all’Italia e agli operatori di aiutare le industrie dei Paesi emergenti ad abbattere le emissioni a costi molto più contenuti rispetto a quelli che dovremmo sostenere in Europa per raggiungere lo stesso obiettivo”.
Piemonte: Susa il tour di “Uniamo le energie”
È iniziata il 2 ottobre da Susa la sfida del Piemonte sul fronte energetico. In occasione di Expobioenergia, fiera dell’edilizia ecosostenibile, la Regione ha allestito fino a domenica 5 ottobre nel Parco tecnologico Martina il Villaggio dell’energia, area espositiva di 500 mq per divulgare le politiche attivate a favore delle piccole e medie imprese e promuovere la riduzione dei consumi e lo sviluppo delle energie rinnovabili. Venerdì 3 è previsto il momento istituzionale: nell’auditorium dell’Itis Ferrari alle ore 10,30 l’incontro della presidente Mercedes Bresso e degli assessori Andrea Bairati (Industria, Energia e Ricerca) e Nicola de Ruggiero (Ambiente e Risparmio energetico) con le scuole, e alle ore 15 un incontro tra de Ruggiero e le imprese. Dopo la grande manifestazione-evento del maggio scorso che ha lanciato il tema a livello nazionale, culminata nella sottoscrizione del Manifesto per l’indipendenza energetica dal petrolio, la Regione vuole con questo viaggio nelle province piemontesi diffondere capillarmente sul territorio il proprio messaggio e le numerose opportunità, sensibilizzare i cittadini, a partire dalle scuole, incontrare le aziende e le amministrazioni locali che hanno condiviso l’ambizioso progetto.
Toscana: pannelli fotovoltaici sui tetti delle case popolari
Sono già 130 gli edifici idonei. Ora sarà possibile individuarne altri.
Impianti fotovoltaici per la produzione di elettricità grazie all’energia solare sui tetti delle case popolari. L’assessore regionale alla casa, Eugenio Baronti, è determinato ad incentivare la produzione di energia in termini sostenibili ed ha aggiunto un contributo regionale alle facilitazioni già previste dal decreto ministeriale (D.M. 10.02.2007 e Dlgs 387/29.12.2003) di attuazione della direttiva Ue sulla “promozione dell’energia elettrica da fonti rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità” il cosidetto “conto energia fotovoltaico.” La giunta regionale ha pertanto approvato una delibera presentata dall’assessore con la quale si stanziano 350 mila euro destinati ai Soggetti Gestori degli edifici di edilizia popolare affinchè possano finanziare studi di fattibilità per l’istallazione degli impianti sugli edifici.