Evento. L’ innovazione “verde” del Friuli VG premiata a Milano da Legambiente

 Gruppo Polo – Le Ville Plus segnalata al Premio Innovazione di Legambiente

Il progetto di ricerca “Zero Energy” dell’ azienda friulana Gruppo Polo – Le Ville Plus è stato segnalato al Premio all’ Innovazione Amica dell’ Ambiente 2009, promosso da Legambiente e Regione Lombardia, con la collaborazione di Università Bocconi, Politecnico di Milano, Fondazione Cariplo e Camera di Commercio.

Gruppo Polo – Le Ville Plus è l’ unica azienda friulana ad essere stata premiata tra i 180 progetti italiani partecipanti alla nona edizione: scopo del Premio è creare un contesto favorevole alla ricerca e allo scambio di innovazioni in campo ecologico, premiando le realtà capaci di considerare l’ ambiente come valore e opportunità di sviluppo e di crescita per sé e per l’ intera collettività.

Publiredazionale. Hansgrohe ancora più…verde: da gennaio 2010 dimezzati i consumi d’ acqua!

 Un nuovo record ecologico per l’ azienda tedesca. Da sempre all’ avanguardia nella ricerca di soluzioni sostenibili nell’ utilizzo di una risorsa preziosa come l’ acqua, Hansgrohe sta per conquistare un nuovo record ecologico: da Gennaio 2010 tutta la rubinetteria dell’ azienda di Schiltach (a marchio Hansgrohe e Axor) ridurrà la portata d’ acqua dai normali 13 a 5,2 litri / minuto.

Merito della tecnologia EcoSmart, grazie alla quale è possibile limitare la portata di rubinetti e docce aumentando al contempo il volume dell’ erogazione grazie a speciali diffusori che incamerano particelle di aria nell’ acqua, rendendo il getto più vaporoso e confortevole.

EcoSmart utilizza infatti un O – ring di precisione che risponde in modo flessibile alla pressione dell’ acqua consentendo di ridurre il consumo idrico. Quando la pressione è alta, l’ O – ring riduce l’ apertura attraverso la quale passa l’ acqua, mentre quando è bassa allarga l’ apertura, mantenendo al tempo stesso costante il volume d’ acqua utilizzato.

Piano casa. Ok agli ampliamenti, ma con l’ attenzione al risparmio energetico

 Le 16 leggi regionali emanate finora per attuare l’ intesa Stato – Regioni sul piano casa del 31 marzo scorso pongono condizioni agli interventi sugli immobili: è obbligatorio cioè conseguire determinati risultati “verdi”, dai minori consumi per riscaldamento o condizionamento agli incentivi per fonti rinnovabili e recupero dell’ acqua piovana. Le norme variano da Regione a Regione.

Lombardia
La legge regionale 13 / 2009 consente di ampliare fino al 20% il volume di edifici residenziali mono e bifamiliari purché ci sia una diminuzione certificata di oltre il 10% del fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale. Alla fine dell’ intervento di ampliamento, il proprietario deve dotarsi dell’ attestato di certificazione energetica dell’ intero edificio. Il bonus volumetrico per demolire e ricostruire gli edifici passa dal 30% al 35% se l’ intervento comporta una dotazione di alberi pari almeno al 25% della superficie del lotto interessato.

Piano Casa nel Molise: premiata l’ efficienza energetica

 Il Consiglio regionale del Molise ha dato il via libera al disegno di legge recante “Intervento regionale straordinario volto a rilanciare il settore edilizio, a promuovere le tecniche di bioedilizia e l’ utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili, nonché a sostenere l’ edilizia sociale da destinare alle categorie svantaggiate e l’ edilizia scolastica”.

Sono così 17 le Regioni che hanno definitivamente approvato la propria legge, insieme alla Provincia Autonoma di Bolzano.

Publiredazionale. Scatta l’ operazione “Natale Intelligente”. Sotto l’ albero di Vividomotica 10 buoni Iperclub vacanze

 Per essere uno dei fortunati, prenota subito una visita a Casa Domotica e scopri i tre semplici step per partecipare al Natale Intelligente. Concorso e promozioni valide dal 1 al 31 dicembre.

Scatta l’operazione Natale Intelligente, che mette in palio 10 buoni Iperclub vacanze. Per partecipare e magari essere uno dei fortunati vincitori, basta prenotare una visita gratuita alla Casa Domotica di Pievi di Campi (PR), che per tutto il mese di dicembre sarà aperta anche il sabato e la domenica.

Dopo aver fissato un appuntamento con lo staff di Vividomotica, ci sono tre semplici passi da compiere per completare il percorso di iscrizione: acquistare uno dei prodotti in promozione, invitare una coppia di amici a visitare Casa Domotica e raccontare la propria esperienza per realizzare un video che sarà pubblicato su YouTube.

Publiredazionale. Casaoggi. Una nuova generazione di architetti verso le nuove frontiere dell’ architettura

 Architettura e Tecnologia: un binomio vincente all’ origine della spinte innovative che si stanno manifestando nel settore, soprattutto dal punto di vista energetico, e mirate a semplificare la vita di chi poi ci abiterà, e addirittura creando case autosufficienti dal punto di vista energetico, con una estetica che rispetti nel contempo l’ ambiente nel quale si inserisce ed i gusti dell potenziale acquirente.

Il parco immobiliare attualmente è saturo di edifici invenduti o in fase di ultimazione realizzati con tecnologie tradizionali. Con l’ aumento del costo della vita, specialmente legato in questo caso alle fonti energetiche, i clienti dimostrano di essere sempre più consapevoli della necessità di abbattere i costi di gestione delle proprie case, ogni giorno più gravosi a causa del fisco e delle oscillazioni del costo delle energie. Pertanto il valore degli immobili sarà sempre più intimamente connesso con la loro qualità architettonica e tecnologica. Alcune tipologie di immobili firmati ARKÈ STUDIO, EUR – LEX, BPT.

Arké Studio

 Uno scorcio della villa e dettaglio dei serramenti motorizzati che creano riparo, una volta aperti, alle ampie vetrate, riparandole dal sole ma anche dalla pioggia.

Oltre a ricercare la soddisfazione estetica, l’ architettura contemporanea dovrà obbligatoriamente tener conto degli aspetti tecnologici e costruttivi e delle spinte innovative che si stanno manifestando nel settore. A causa di un crescente caro – vita e di sempre minori disponibilità di denaro, ci si sta abituando a pensare ai costi di manutenzione, non solo dal punto di vista edilizio, ma soprattutto dal punto di vista energetico. “Oggi, il cliente chiede in quale classe ricadrà l’ edificio, quali fonti energetiche possono essere sfruttate e il presumibile costo annuale per il dispendio energetico, conferma l’ architetto Paola Filippi, titolare dell’ Arkè Studio insieme a Piergiorgio Ditadi.
“Quando, poco meno di dieci anni fa, abbiamo iniziato a disegnare la nostra prima casa domotica, con riscaldamento / raffrescamento a pavimento con pompa geotermica a perforazioni verticali, acqua sanitaria a riscaldamento solare, impianto elettrico e di deumidificazione alimentato da celle fotovoltaiche, recupero delle acque meteoriche per le acque di scarico sanitarie e l’ irrigazione del giardino – raccontano gli architetti – sembrava parlassimo di un’ astronave”

Tecnocasa verde non solo nel marchio.La responsabilità ambientale del Gruppo Tecnocasa

 Il Gruppo Tecnocasa, attraverso La Ducale Spa, società di sviluppo immobiliare del Gruppo, è investito di una responsabilità legata anche all’ ambiente. La Ducale S.p.A., nell’ ottica di “costruire valore”, ha sviluppato progetti che avessero come punto di riferimento la qualità ambientale del vivere e del lavorare.

La Ducale S.p.A si è da sempre mossa in questa direzione sia nella realizzazione di capannoni industriali che soprattutto per la costruzione di case nuove. Dove l’ idea di nuovo assume una connotazione non solo temporale ma soprattutto concettuale, progettuale ed impiantistica.

In Ducale lo sviluppo di un’ operazione immobiliare parte dalla considerazione che il cuore di un progetto non è la casa in sé ma chi la vive con le sue necessità: il cliente. Questi principi, all’ interno de La Ducale SPA, si traducono nel pensare ad una casa a basso consumo energetico, ecosostenibile ed ecocompatibile e progettarla in quest’ ottica sin dall’ inizio avendo ben presente che il comfort abitativo e i bassi costi di gestione dell’ immobile rappresentano un valore che prescinde da una soluzione impiantistica prevista dalla normativa.

Nel loro lavoro, i progettisti de La Ducale, hanno l’ obiettivo di individuare le soluzioni tecniche innovative migliori e consolidate orientate alla realizzazione di un prodotto di valore.

Saie Energia. Rapporto “L’ innovazione energetica nei regolamenti edilizi comunali”: la green building per la lotta ai cambiamenti climatici

 Dall’ utilizzo di fonti rinnovabili, alle tecnologie per l’ efficienza energetica, alle indicazioni all’ orientamento degli edifici fino all’ uso di materiale edile di produzione locale e riciclabili: questo è quanto è stato messo in atto da ben 577 i comuni italiani che hanno adottato Linee guida e regolamenti ad hoc per risparmiare energia, diminuire le emissioni inquinanti, recuperare acqua piovana e riciclare materiali da costruzione attraverso i regolamenti edilizi comunali. 577 comuni che hanno voluto indicare ai propri abitanti (pari a 17 milioni circa), modi e tecnologie per migliorare il comfort abitativo diminuendo concretamente i costi in bolletta per i consumi idrici ed energetici.

Il quadro che emerge dall’ analisi dei Regolamenti edilizi è quello di un Paese vivace, in gran fermento, dove le rinnovabili e l’ innovazione energetica continuano a diffondersi dal basso, in modo costante e articolato.

Questa la foto dell’ innovazione energetica in edilizia, scattata da Legambiente e Cresme in collaborazione con Saie Energia, nel rapporto “L’ innovazione energetica nei regolamenti edilizi comunali” presentato al Saie di Bologna.

In vista del prossimo appuntamento di Copenaghen per la ratifica di un accordo internazionale che fissi obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di CO2 per tutti i Paesi al 2050 e per quelli industrializzati già al 2020, proprio il settore edilizio sarà chiamato a una forte accelerazione nella direzione della riduzione dei consumi e delle emissioni.

L’ innovazione energetica nei regolamenti edilizi comunali. Secondo Rapporto di Legambiente e Cresme al Saie di Bologna

 I temi trattati. Le esperienze più interessanti di riscaldamento domestico, energia pulita e gestione organizzata nelle località più virtuose d’ Italia. L’ edilizia sostenibile di fronte alle sfide dei cambiamenti climatici e della crisi economica.

Sono ben 577 i comuni italiani che hanno già adottato Linee guida e regolamenti ad hoc per risparmiare energia, diminuire le emissioni inquinanti, recuperare acqua piovana e riciclare materiali da costruzione attraverso i regolamenti edilizi comunali. 577 comuni che hanno voluto indicare ai propri abitanti (pari a 17 milioni circa), modi e tecnologie per migliorare il comfort abitativo diminuendo concretamente i costi in bolletta per i consumi idrici ed energetici.

Dall’ utilizzo di fonti rinnovabili, obbligatorio in 406 municipi, a quello di tecnologie per l’ efficienza energetica (con ben 208 comuni che promuovono l’ allacciamento alla rete di teleriscaldamento, di cogenerazione o l’ uso di pompe di calore), fino all’ indicazione dell’ orientamento degli edifici (277 Regolamenti mirati al miglioramento della soleggiatura e dell’ illuminazione), passando per l’ uso di materiali da costruzione di produzione locale e riciclabili (in 266 comuni) e l’ utilizzo delle tecnologie per il risparmio idrico e il recupero delle acque piovane e di quelle ritrattate per usi compatibili, il quadro che emerge dall’ analisi dei Regolamenti edilizi è quello di un Paese vivace, in gran fermento, dove le rinnovabili e l’ innovazione energetica continuano a diffondersi dal basso, in modo costante e articolato.

Questa la foto dell’ innovazione energetica in edilizia, scattata da Legambiente e Cresme in collaborazione con Saie Energia, nel rapporto L’ innovazione energetica nei regolamenti edilizi comunali presentato al Saie di Bologna.

In vista del prossimo appuntamento di Copenaghen per la ratifica di un accordo internazionale che fissi obiettivi vincolanti di riduzione delle emissioni di CO2 per tutti i Paesi al 2050 e per quelli industrializzati già al 2020, proprio il settore edilizio sarà chiamato a una forte accelerazione nella direzione della riduzione dei consumi e delle emissioni.

News. Fonti rinnovabili: nasce oggi a Napoli la Consortile Edosm. Entro il 2014 ottocento nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato

 Nello statuto di Edosm una richiesta chiara alla politica: le imprese vogliono rilanciare il settore ma gli enti territoriali sburocratizzino il settore.

Nasce oggi a Napoli, alle 12 e 30, nella sede dell’ Unione degli Industriali, la Società Consortile per azioni EdoSm, Energia do Sole mio, che nei prossimi mesi lancerà un piano progettuale di sviluppo delle energie rinnovabili dal basso Lazio alla Sicilia.

Con novanta milioni di investimento, di cui sessanta nel fotovoltaico, venticinque milioni nelle biomasse liquide, cinque milioni nel micro eolico, marino e biomasse solide: sono questi i numeri per la Campania che la Consortile vuole sviluppare nella produzione di energia pulita nel 2010.

Nella filiera delle biomasse liquide partendo da una raffineria di olio vegetale per l’ energia da cinquantamila tonnellate, che entrerà in esercizio nei prossimi mesi a Nola, si farà filiera realizzando presso industrie energivore delle mini centrali di trigenerazione da 1MW generando una occupazione stabile di circa 100 unità.

Legambiente Achabgroup vincono il premio Klima Energy Award 2009 con il progetto “Energia Comune”

 L’ ecosportello gratuito per informare i cittadini su efficienza energetica e fonti rinnovabili.

Alla base del Premio i Gruppi di Acquisto Solare: più di 500 famiglie unite per risparmiare energia con impianti solari termici e fotovoltaici.

Primo Premio del Klima Energy Award 2009 a Legambiente e Achabgroup per il progetto Energia Comune, l’ ecosportello che offre un servizio di consulenza gratuita sul risparmio energetico negli edifici mediante l’ installazione di impianti solari e energia elettrica.

Il Klima Energy Award 2009 promosso dall’ Ente Fiera di Bolzano premia i migliori progetti pubblici italiani improntati sull’ efficienza energetica e  produzione di energia da fonti rinnovabili. Si è aggiudicato il premio a Bolzano, per la categoria dei comuni medio – piccoli, il progetto Energia Comune” di Legambiente ed Achab Group.

Grazie al progetto, nei comuni veneziani di Ceggia, Portogruaro, Marcon, Noventa di Piave, Quarto D’ Altino, San Stino di Livenza e Torre di Mosto e quello trevigiano di Casale Sul Sile sono stati aperti ecosportelli gratuiti per informare i cittadini su come ottimizzare i consumi energetici e risparmiare in bolletta.

Alla base dell’ attribuzione del Premio, il maggior risultato conseguito dal progetto: i Gruppi di Acquisto Solare (G.A.S) costituiti da circa 500 famiglie dei comuni veneziani che si sono unite per installare impianti solari termici e fotovoltaici nelle proprie case alle migliori condizioni possibili.

Valutazione di impatto ambientale e fonti rinnovabili

 Quando occorre la Valutazione di impatto ambientale per le fonti rinnovabili? Il nodo non è certo sciolto dalle norme nazionali, in quanto la materia è oggetto di legislazione concorrente con quelle regionali.

Il Codice dell’ ambiente (Dlgs n. 152 / 2006) detta gli obblighi di Via, pur nel rispetto delle competenze regionali. Le regioni avevano infatti un anno di tempo per varare norme proprie o comunque per adeguare quelle già vigenti ai suoi principi. In seguito però il Dlgs n. 4 / 2008 ha introdotto modifiche radicali nel Codice, cosicché gli enti locali hanno goduto di una proroga automatica, fino a metà febbraio 2009.

In particolare il Dlgs, nella sua versione attuale, stabilisce che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano potevano definire un incremento o un decremento massimo nella misura del 30% delle soglie previste per essere esentati dalla Via e soprattutto, criteri o condizioni di esclusione dalla verifica di assoggettabilità.

Ci si potrebbe quindi chiedere: “Le regioni hanno agito in tempo, varando norme ad hoc?” La domanda è però mal posta. Infatti il Dlgs non esclude che le norme regionali esistenti prima del suo varo possano essere totalmente o parzialmente valide, a patto che non siano in contraddizione con il suo dettato. Ora, poiché il Dlgs consente le esclusioni dalla Via, tali esclusioni potrebbero essere dettate anche da norme antecedenti al suo varo.

Facciamo un esempio: la legge n. 7 / 2004 nelle Marche non assoggetta a Via gli impianti per la produzione di energia elettrica da conversione fotovoltaica ed impianti solari termici la cui superficie occupata dai pannelli sia pari o inferiore a complessivi 5. 000 metri quadrati riferita alla sola superficie radiante o quelli integrati totalmente o parzialmente su edifici o su elementi di arredo urbano. Stesso discorso per gli impianti eolici singoli, fino a quattro, con altezza fuori tutto minore o uguale a 20 metri. Per i progetti ricadenti, anche parzialmente, all’ interno di aree naturali protette, le soglie dimensionali sono ridotte del 50 per cento.