Condominio. Riforma, quanto mi costi?

 Secondo le stime dell’ Anammi, il disegno di riforma all’ esame del Senato provocherebbe un aumento delle spese a carico dei condòmini.

Costi in aumento per i condòmini e minore flessibilità sui pagamenti. Secondo le stime dell’ Anammi, l’ Associazione Nazional – europea degli AMMinistratori d’ Immobili, sarebbero queste le immediate conseguenze della riforma del condominio in esame al Senato.

“Il testo di legge in discussione – spiega Giuseppe Bica, presidente dell’ Associazione – prevede che, per ogni condominio, l’ amministratore dovrà richiedere un’ apposita fideiussione, da calcolarsi sulla base del bilancio condominiale“. In pratica, il professionista condominiale, per lavorare, sarà obbligato a fornire una garanzia, assicurativa o bancaria, “non inferiore agli oneri prevedibili della gestione annuale” per l’ immobile amministrato.

Una cifra notevole, visto che il bilancio preventivo di un condominio, in media, si aggira tra i 50mila e gli 80mila euro. Tale somma dovrà poi essere garantita tramite beni personali ed il pagamento di un premio annuale che, secondo i calcoli dell’ Anammi basati sugli importi correnti delle fideiussioni, potrebbe attestarsi sui 1000 – 1500 euro.

Da Assocond Conafi. Continua la disapplicazione del dlgs 122: quali responsabilità dei mediatori immobiliari?

 Assocond Conafi (Coordinamento nazionale vittime fallimenti immobiliari) denuncia l’ ennesimo calo su base annua dei contributi ad alimentazione fondo di solidarietà vittime fallimenti immobiliari e richiama gli operatori del settore ai loro obblighi nei confronti della legge e dei cittadini.

Maggio registra un -20,56 del prelievo sulle fideiussioni rispetto al maggio 2008. Questo significa che il dlgs 122/04 Tutela dei patrimoni degli acquirenti di immobili in costruzione continua ad essere largamente disapplicato, soprattutto al centro – sud d’ Italia.

Assocond Conafi, impegnata da sempre alla tutela degli acquirenti, mette l’ accento questa volta sul ruolo e responsabilità dei mediatori immobiliari nel perdurare di questa situazione di rischio.

Fondo anti – fallimenti immobiliari: risarcimenti agli acquirenti affidati alla gestione della Consap

 Fari puntati sull’ istituzione del fondo di solidarietà per l’ indennizzo delle vittime dei fallimenti immobiliari. Sono infatti tra le 100 mila e le 200 mila, secondo le stime rispettivamente di Ance e Conafi – Assocond, le famiglie coinvolte nei circa 9 mila crac, negli ultimi sei anni, di imprese costruttrici di immobili. Sono quattro i decreti ministeriali necessari a rendere operativo il fondo, che sarà gestito dalla Consap e che dovrà essere finanziato dai contributi dei costruttori calcolati sulle fideiussioni che gli stessi saranno tenuti a stipulare a garanzia dei versamenti ricevuti dai promissari acquirenti.