Federconsumatori della Regione Sardegna contro il caro – vita

 In occasione della manifestazione nazionale contro il caro – vita, Federconsumatori della Regione Sardegna è intervenuta a sostegno dell’ iniziativa riproponendo in sede locale le istanze che le Associazioni dei Consumatori proporranno all’ attenzione del Governo.

L’ Associazione si rivolgerà alla Regione Sardegna e agli enti locali per chiedere una riduzione della pressione fiscale, in parte dovuta alle imposte locali: punti cardine della richiesta saranno il taglio dei prezzi e dei servizi del venti percento, e la detassazione dei salari e degli stipendi.

Numerose le altre tematiche che verranno affrontate in sede regionale, perfettamente in linea con quelle nazionali: fra le più sentite dai consumatori, le tariffe della telefonia mobile, le assicurazioni auto, i disservizi delle banche e, soprattutto in Sardegna, i disagi riscontrati coi trasporti pubblici.

Federconsumatori: mutui a tasso variabile, e euribor

 Mutui a tasso variabile. Basta con euribor, tasso privato definiti da banchieri ed indipendenti dalla politica di BCE! Si sostituisca con tasso istituzionale. In Italia il tasso medio sui muti (5,86 %) supera di oltre mezzo punto quello medio europeo (5,31 %). La differenza tra il tasso di riferimento BCE, sceso al 3,25% ed il tasso Euribor trimestrale (al quale sono legati la maggior parte dei mutui indicizzati), oggi definito al 4,474 per cento, è diventata intollerabile presentando un differenziale dell’ 1,28 per cento (128 punti base) dopo che per anni è stato di circa un quarto di punto (0,25%) e nell’ultimo anno di circa 1 punto: una indebita appropriazione a danno di 3,2 milioni di famiglie indebitate a tasso variabile, specie in Italia, dove il tasso medio sui mutui, pari al 5,86 %, supera di 55 punti base il tasso medio europeo pari a 5,31 %, (dati di luglio 2008, ultimi forniti da BCE – Bollettino 10/2008). Qualora i tassi indicizzati fossero stati agganciati al tasso BCE invece che all’Euribor, moltissime famiglie, indotte ad indebitarsi a tasso variabile per precise responsabilità delle banche italiane le quali, sapendo degli imminenti rialzi dei tassi negli anni 2004-2005, non concedevano affatto tassi fissi o li sconsigliavano caldamente, secondo la teoria che si può guadagnare dai debiti, avrebbero potuto risparmiare in media 4.800 euro negli ultimi 4 anni, evitando di essere strozzati da tassi ulteriormente maggiorati in Italia. Ecco quale sarebbe l’andamento delle rate di un mutuo a tasso variabile se il tasso applicato riuscisse a scontare l’abbattimento di un punto (nell’esempio, dal 6,60 al 5,60 per cento) deciso da BCE nelle ultime sedute.

Crisi banche: positivo il piano del governo per tutelare i risparmi

 Ora si eccendano i riflettori sulle responsabilità e si quantifichino i danno della finanza derivata sui risparmiatori, per poterli risarcire. Bene il piano anti-crisi varato del Governo dopo la consultazione con la Banca d’Italia. Ci sarà una garanzia pubblica sui conti correnti, in aggiunta a quella già prevista dal fondo interbancario e la possibilità per lo Stato di partecipare alla ricapitalizzazione delle banche che dovessero avere difficoltà, senza diventarne azionista. La Banca d’Italia, inoltre, si è detta pronta a concedere più liquidità alle banche. I risparmi dei depositanti nelle banche sono al sicuro. Positive, quindi, queste scelte, ma la crisi non è di questi ultimi giorni ed è gravissima. Per mesi, dall’agosto del 2007, quando è esplosa la crisi dei mutui subprime, è stata una corsa a minimizzare, a livello internazionale ed a livello europeo, con la BCE immobile, attenta solo a bloccare le retribuzioni più che i prezzi.

Elettricità e gas: Ecco alcuni consigli utili per risparmiare

 Assistiamo continuamente a rincari dei prodotti energetici che, di giorno in giorno, incidono sempre di più sul potere di acquisto delle famiglie italiane.

In questi ultimi anni Federconsumatori si è sempre battuta per riforme di carattere strutturale, al fine di riorganizzare e modernizzare l’intero settore.

Siamo fortemente preoccupati da questo andamento, che non accenna nemmeno lontanamente ad arrestarsi; per tale motivo Federconsumatori ha stilato un elenco di consigli, seguendo i quali è possibile ottenere ampi margini di risparmio. Un primo passo da fare è quello di rivedere le proprie abitudini, scegliendo i prodotti più adatti e più efficienti.

Tariffe luce e gas: Altri aumenti in arrivo

 Federconsumatori. Se i calcoli del RIE sono esatti quello che paventavamo purtroppo si verificherà e cioè le famiglie italiane con l’aumento a luglio del 3.9 % sul gas e del 2.5 % sulla luce e con un aggravio di 53 euro in più all’anno, dopo quelle di gennaio ed aprile, avranno una ricaduta di 205 euro per queste due voci all’anno. Le spese energetiche quindi assumeranno un valore molto consistente con un aumento complessivo oltre che di luce e gas, per il riscaldamento di 175 euro a per i carburanti una media di 280 euro per una somma totale di 660 euro.

Federconsumatori: “Continua l’emergenza mutui”

 Ancora una volta un dato clamoroso che ci proviene dal Tribunale di Mantova sottolinea ciò che abbiamo già denunciato più volte, cioè che nel nostro Paese vi è una propria emergenza mutui-casa. Infatti nella Provincia di Mantova le esecuzioni immobiliari per il mancato pagamento dei mutui-casa nel 2007sono triplicate, passando da 29 pignoramenti del 2006 a ben 89, con un aumento del 207%.

Tale aumento conferma, se ce ne fosse bisogno, che su questa questione, oltre alle normative che sono state definite nella Finanziaria, sia relativamente a deroghe sul pagamento delle rate e sia sulle questioni gratuità della portabilità dei mutui, si rende necessario un vero e proprio congelamento delle rate.

Mutui. Federconsumatori: “Crescono sofferenze e insolvenze”

 (FEDERCONSUMATORI). Dopo gli allarmi delle associazioni dei consumatori e dell’Adusbef in particolare,che denunciavano una crescita dei pignoramenti e delle esecuzioni immobiliari,ad un ritmo superiore al 20 per cento nel 2007 rispetto al 2006, anche Bankitalia certifica il livello preoccupante raggiunto dalle sofferenze bancarie per le famiglie consumatrici,che sono salite a 11,2 miliardi con un tasso dell’ 8,5 per cento, grazie ai cattivi consigli delle banche,che oltre ad aver appioppato mutui a tasso variabile al 91% dei richiedenti (3,2 milioni di famiglie), hanno alimentato vere e proprie campagne di istigazione al debito per far crescere i loro fiorenti profitti sulla pelle dei debitori, con il ricorso allegro al credito al consumo ed all’indebitamento (“compra oggi che paghi tra due anni” !), mediante carte di debito “revolving”, inviate direttamente al domicilio dei “non richiedenti”,caricate di 3.000-4.000 euro, che per bisogno vengono attivate.

Adusbef e Federconsumatori contro l’aumento del canone RAI

 Adusbef e Federconsumatori esprimono la piu’ netta contrarietà all’aumento del canone Rai annunciato disinvoltamente oggi dal ministro Gentiloni, nonostante i gravissimi scandali che hanno segnato la gestione di una azienda leader che invece di fare cultura continua ad erogare “pacchi”, non certo all’altezza del servizio pubblico ed alle attese dei cittadini, che avrebbero il diritto di ricevere un’informazione libera ed oggettiva.

“Clara Condicio” marchio a tutela delle agenzie immobiliari

 L’attività di intermediazione immobiliare risente di pesanti ingerenze da parte di soggetti i quali, operando ai limiti della normativa di settore, danneggiano intere categorie di operatori economici, con ripercussioni anche sul profilo dell’affidabilità e della percezione che l’utente medio si forma in relazione alla loro serietà professionale.

Nella lotta all’esercizio illegittimo dell’attività, pertanto, si è ritenuto di fondamentale importanza ideare uno strumento che, affiancandosi a quelli – sanzionatori e disciplinari – già previsti dalla normativa, differenziasse i mediatori regolarmente iscritti ai Ruoli da coloro che, pur non essendo professionisti, operano comunque – in vario modo – sul mercato.

Mutui: Euribor ai massimi. Federconsumatori:”Pesanti ripercussioni sulle famiglie”

 Con buona pace di chi sosteneva che il nostro Paese non avrebbe avuto ripercussioni per la crisi dei mutui americani, l’aumento dell’Euribor che oggi tocca i massimi portandosi a 4.90 avrà come abbiamo sempre sostenuto, negative ricadute non solo sui mutui delle famiglie già sconvolte in questi ultimi anni, ma anche sul versante della produzione industriale e delle imprese.