Seminario Federcasa: “Nel Piano come Aziende Casa. Con nuovi strumenti per nuove missioni”

 Ancona, 22 aprile 2009
Sede Regione Marche
Palazzo Li Madou
Via Gentile da Fabriano, 2 / 4
In collaborazione con ERAP Ancona
Coordinamento ERAP Marche

Le trasformazioni in atto nella nostra società impongono una revisione degli strumenti operativi tradizionali e, in particolare, per quanto riguarda la casa occorre rivedere e aggiornare gli strumenti a disposizione degli operatori pubblici per consentire alle Aziende Casa e agli IACP di affrontare la sfida del “Piano nazionale di edilizia abitativa”.

L’ASPPI vuole adottare un ruolo propositivo nelle politiche abitative

 «L’abolizione dell’Ici per l’edilizia sociale – afferma il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini – è un risultato che ci vede partecipare alla soddisfazione di Federcasa, poiché si tratta di una misura che abbiamo sempre appoggiato nelle diverse sedi istituzionali. Il ruolo di un’associazione della piccola proprietà immobiliare che si propone di essere autorevole e rappresentativa, non può essere solo quello di promuovere le istanze collegate agli interessi dei propri iscritti, ma deve anche perseguire l’intento di sostenere tutti quei progetti idonei a normalizzare e far progredire il settore immobiliare».
Anche di questo si è parlato a Roma, presso la Sala convegni dell’Hotel Forum, quando si è riunita l’Assemblea Nazionale di Federcasa-Confservizi per discutere, fra l’altro, il Decreto Legge n. 112 varato dal Governo il 25 giugno 2008 ed in particolare l’articolo 11 relativo al piano casa e l’articolo 13 sulle misure per valorizzare il patrimonio residenziale pubblico.
Oltre all’Asppi hanno partecipato ai lavori l’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani, le Organizzazioni Sindacali Confederali, il Cnel, ed alcuni parlamentari.

Sicet e Sindacati Inquilini chiedono al Governo di cambiare rotta

 Gli articoli 11 e 13 della manovra economica del Governo contengono le misure definite: “Piano casa”. Il Piano prevede la realizzazione di programmi regionali. Di edilizia (cosiddetta) sociale,da attuarsi con accordi di proget-financing tra regioni e privati, definendo : Costituzione di fondi immobiliari destinati alla valorizzazione e all’increment dell’offerta abitativa. Alienazione del patrimonio abitativo pubblico i cui proventi saranno destinati alla costruzione di nuove case popolari; forti premialità in aumento di diritti edificatori; concessione di edificabilità delle aree a standar urbanistico destinato a servizi; utilizzo delle modalità per lo snellimento burocratico previste dalla legge obiettivo. Il SICET e gli altri sindacati degli inquilini hanno fortemente contestato il Piano governativo, specificando che le critiche derivano specificatamente dai seguenti motivi:
1) Non ci sono risorse economiche nuove;
2) Il Piano utilizza stanziamenti per programmi e progetti in fase di realizzazione;
3) Non è rispondente alle esigenze reali dei portatori dei bisogni abitativi;
4) Il provvedimento sfugge le competenze costituzionali esclusive delle regioni e degli enti locali in materia di legislazione urbanistica e di edilizia residenziale pubblica;
5) Così come è scritto il Piano è di difficile realizzazione a causa delle imprecisioni e della mancata regolamentazione degli strumenti operativi (ad esempio dei fondi immobiliari).
In pratica il ministro Tremonti cerca di mantenere inalterata la sua fama di inventore della finanza creativa e ci propina una scopiazzatura disordinata di programmi regionali, in particolare della Lombardia, con l’obiettivo dichiarato di marcare una qualche differenza col precedente Governo. La questione delle risorse è il problema centrale.

Trieste: approvato il protocollo operativo per la costituzione dell’agenzia per l’affitto

 Nel Salotto Azzurro del Municipio, è stato presentato ieri il Protocollo operativo per la costituzione dell’Agenzia per l’Affitto, che si sottoscrive a conclusione di un percorso nato all’interno di un processo di ampie dimensioni e di forte rilevanza strategica per il Comune di Trieste, avviato per affrontare a più livelli il problema dell’emergenza abitativa, particolarmente presente a Trieste. Il protocollo è stato sottoscritto dal Sindaco di Trieste Dipiazza, dal Sindaco di Muggia Nesladek (era presente in rappresentanza l’assessore alle Politiche Sociali Cristina Tul) , per l’Ambito socioassistenziale dei Comuni di Muggia e Dolina, dai presidenti dell’ATER di Trieste Perla Lusa e della Fondazione CRTrieste Paniccia, dai segretari provinciali del S.U.N.I.A Apostoli, dell’ASSOCASA Bugliano, del SICET Gortani, dal Segretario provinciale reggente di FederCASA Canducci, della CONFAPPI Caputo, dai presidenti dell’UPPI Marinelli, della FIAIP De Paolo, della FIMAA Andrea Oliva, dell’ANACI Oliva e dal Consigliere Ravalico del Quadrifoglio. Altre adesioni sono previste in un prossimo futuro, considerato anche il generale consenso raccoltosi intorno all’iniziativa. Questa iniziativa, sorta all’interno del Piano di Zona, riprende esperienze già avviate in altre città italiane ed è frutto di convinta e fattiva collaborazione fra istituzioni (Ater, Fondazione CRTrieste, Comuni di Muggia e Dolina, Fondazione Caccia-Burlo Garofolo) e soggetti privati operanti nel settore (organizzazioni sindacali degli inquilini, dei proprietari di immobili, delle agenzie immobiliari, degli amministratori di stabili,). Ciò in un’ottica di sinergia fra pubblico e privato, che si ritiene risorsa imprescindibile per l’Amministrazione pubblica che voglia dare risposte adeguate ai bisogni di benessere dei cittadini.

Casa: Sabato 24 maggio si celebra la “Festa dei vicini”

 Torna la Festa dei vicini, un’iniziativa che invita gli abitanti dei quartieri a condividere con i propri vicini un momento di socializzazione, come reazione al clima di indifferenza e diffidenza che si ritrova sempre più spesso fra i cittadini delle nostre città.

La scorsa edizione hanno partecipato 725 città di 22 paesi europei, tra cui Parigi, Bruxelles, Ginevra e Roma, che è stata tra i primi promotori dell’iniziativa e tra i fondatori dell’Associazione europea.