Expo 2015? La storia infinita che coinvolge anche il mondo immobiliare

 Expo 2015? La storia infinita che coinvolge anche il mondo immobiliare

Chi ha avuto modo di sfogliare i quotidiani di martedì 28 non può non avere evidenziato un articolo in prima pagina de ”Il Corriere della Sera” che riguarda da vicino il mondo immobiliare

Un articolo che ha destato l’interesse degli addetti al settore in quanto sottolineava il rischio che l’evento Expo 2015 salti, con buona pace dei soci che stanno litigando, un giorno sì e l’altro pure, da oltre novecento giorni.

Expo 2015: dimissioni presidente Lucio Stanca

 Expo 2015: dimissioni presidente Lucio Stanca

L’ altro giorno la storia Expo 2015 si è arricchita di un ulteriore capitolo con le dimissioni del Presidente della Società di Gestione Onorevole Lucio Stanca
Lasciando la sede di Palazzo Reale, Stanca ha dichiarato di non avere ”nulla da dire” ai giornalisti presenti che lo incalzavano di domande (al suo posto quasi certa la nomina del City Manager del Comune di Milano Giuseppe Sala).

Barbiano di Belgiojoso. Lezione al Politecnico di Milano del grande esperto di progettazione architettonica urbana

 Barbiano di Belgiojoso, grande esperto di progettazione architettonica urbana: “Conservare il più possibile il volto delle città”. Concorda il Presidente di Assoedilizia e Vice Presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici per il quale i “luoghi” garantiscono l’ identità, le radici degli abitanti

Alberico Barbiano di Belgiojoso guarda con diffidenza i grandi progetti urbanistici che cambiano il volto di interi quartieri: meglio conservare il più possibile, riqualificando per le nuove esigenze e abbattendo solo dove è necessario, osserva nel corso della lezione aperta, seconda di un ciclo, che svolge al Politecnico di Milano e che ha come titolo Progetto Milano. Purtroppo spesso i grandi progetti vengono imposti alle pubbliche amministrazioni da operatori forti, troppo forti.

Le convinzioni di Belgiojoso poggiano su solide fondamenta: docenza di progettazione architettonica urbana, componente dello Studio BBPR noto in tutto il mondo, profondo umanista e, non ultima per importanza, l’ antica famiglia del patriziato lombardo che vuol dire secolare appartenenza al territorio. Il simbolo, a Milano, è la Torre Velasca, piuttosto lontana concettualmente dai grattacieli più o meno storti che taluni archistar stanno infliggendo alla metropoli.

Milano. Mercato immobiliare: quotazioni immobiliari diminuite dell’ 1,7%. Tiene il centro

 L’ Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa ha analizzato l’ andamento del mercato immobiliare di Milano, quartiere per quartiere, nel primo semestre dell’ anno. Nello speciale anche indicazioni sul trend domanda / offerta e sugli sviluppi urbanistici legati ai nuovi interventi in corso nella città. Numerosi infatti gli interventi di urbanistica previsti sul territorio milanese in vista dell’ Expo 2015, un potente volano per la realizzazione di importanti infrastrutture. Nel primo semestre del 2009 le quotazioni immobiliari di Milano sono diminuite dell’ 1,7%.

Nella prima parte del 2009 le quotazioni delle zone centrali di Milano rilevano stabilità (+0,1%), con un lieve incremento nel Quadrilatero dove la domanda per soluzioni di particolare prestigio e la bassa offerta esistente hanno permesso, in taluni casi, la realizzazione di vendite a prezzi al di sopra della media.

In questo primo periodo dell’ anno la zona più dinamica è stata quella intorno al Duomo, che ha visto muoversi prevalentemente investitori alla ricerca di piccoli tagli da mettere a reddito. Infatti il bilocale ( da 45 a 75 mq) è stata la tipologia più compravenduta. Il range dei prezzi in questa zona va da 5000 a 9000 euro al mq.

Molte compravendite si sono realizzate in via Torino e nelle sue traverse perché i prezzi sono più accessibili rispetto alle altre zone limitrofe e perché i proprietari si sono dimostrati più propensi a trattare sul prezzo, consci del fatto che ci sono problemi legati al traffico e ai numerosi locali commerciali presenti. Chi decide di affittare l’ immobile spesso sceglie come inquilini gli studenti universitari; infatti sia l’ Università Cattolica che la Statale sono facilmente raggiungibili.

Assoedilizia informa. Dalla felice intuizione di Alessandro Belgiojoso nasce il Progetto 100 Cascine, patrocinato da Assoedilizia

 Il commento di Achille Colombo Clerici: “Una iniziativa di grande valenza culturale e sociale, prima ancora che economica”

Il titolo del Progetto parla di 100 Cascine: ma a quattro mesi dal via sono già circa 170, ubicate in Lombardia e in altre regioni. E c’ è di più. L’ iniziativa di Alessandro Belgiojoso, nome storico del patriziato lombardo, che all’ inizio mirava solo alla riqualificazione di fabbricati agricoli per fornire una risposta alla domanda di ricettività in vista di Expo 2015, strada facendo si sta trasformando in una linea – guida di soluzione di alcuni problemi che affliggono la nostra imprenditoria agricola, sempre sulla scia dell’ obiettivo prefissato.

Da Mezzana Bigli una soluzione
per la crisi dell’ agricoltura italiana

È il risultato della prima Convention svoltasi a Cascina Erbatici di Mezzana Bigli (Pavia), complesso multifunzionale agri – turistico – industriale di proprietà di Federico Radice Fossati, antesignano della nuova linea. Partecipanti quasi 400 proprietari agricoli, spesso dai cognomi importanti, tutti convinti che il terreno non può più permettersi di essere solo fornitore di cibo, insidiato com’ è dagli alti costi di produzione, da un mercato penalizzante, dall’ invadenza straniera.

Seduta Cipe del 6 novembre 2009. Approvati progetti strategici per il territorio

 La seduta del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) del 06 novembre scorso è stata particolarmente generosa per il Nord Italia, alla luce delle numerose richieste che provenivano da tutti i Ministeri e in considerazione del particolare momento di crisi economica in cui versa il nostro Paese (finanziati 8,665 miliardi di euro).

Su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti il Comitato ha approvato il progetto definitivo della Pedemontana Lombarda (per un importo complessivo di 4,1 miliardi di euro), il progetto preliminare della Variante alla S.S. 639 sistema Pedemontano Lecco Bergamo, il progetto definitivo Lotto 2 della MM4 Milano Sforza Policlinico Linate e quello MM 5 Stazione Garibaldi San Siro, nonché un primo lotto del terzo valico dei Giovi Genova Milano.

Fra le opere finanziate quella di rilievo maggiore è sicuramente la Pedemontana, la grande arteria stradale che collegherà le province di Bergamo, Monza, Milano, Como e Varese grazie a 67 chilometri di autostrada, 20 di tangenziali e 70 di nuova viabilità locale, lavori che inizieranno in un momento di economia difficile come quello attuale, come dichiarato dallo stesso Presidente di Autostrada Pedemontana Lombarda Vincenzo Perrone.

Primo Forum Unesco sulla cultura e sull’ industria culturale. Conclusione con Formigoni e Zanello

 “Regione Lombardia esprime la voglia di investire le proprie risorse per supportare tutto ciò che è relativo al connubio cultura – impresa”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, intervenendo ai lavori di chiusura del primo Forum dell’ Unesco sulla cultura e sull’ industria culturale intitolato “Creatività, innovazione ed eccellenza: dall’artigianato alle industrie del design e della moda”.

“La Lombardia – ha ricordato il presidente Formigoni – conferma la propria disponibilità a investire e a scommettere sull’ ospitalità di tutto ciò che punta a valorizzare l’ innovazione, la creatività e il talento nel settore delle imprese culturali. Per fare questo intendiamo organizzare qui a Monza, ogni anno, diverse tappe sul tema della cultura e dell’ impresa in avvicinamento ad Expo 2015”.

“Un secondo impegno – hanno ribadito il presidente Formigoni e l’ assessore Zanello – è quello di proporre all’ Unesco di rendere stabile questo Forum, nella cornice della Villa Reale che potrebbe destinare alcune sale, in maniera permanente, alla sede italiana dell’ Unesco”.

“Pensando poi alle specifiche esigenze dell’industria culturale, Regione Lombardia, intende organizzare per l’ anno prossimo un evento specificamente dedicato a questo mondo di imprenditori; penso a una grande Fiera dell’ industria culturale nel nuovo polo fieristico di Rho – Pero, una struttura moderna e funzionale che fa da naturale controcanto alla classica Villa Reale.

Concept Masterplan Expo 2015 presentato martedì a Palazzo Reale

 È la prima tappa del percorso progettuale che porterà alla realizzazione della grande sfida imperniata sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita” che l’ Expo 2015 intende proporre all’ attenzione del mondo. “Leit motiv, ha detto Roberto Formigoni, sarà la sostenibilità ambientale intesa in tutte le sue varie sfumature, che è il contenuto dominante dell’ intera manifestazione, oltre ad essere tema sempre più attuale nel dibattito mondiale e determinante nell’ orientare le politiche internazionali di oggi e dei prossimi anni”.

Alla presenza del Presidente di Expo 2015 S.p.A. Diana Bracco, e dei consiglieri di amministrazione della società, del presidente della Camera di Commercio di Milano, Carlo Sangalli, del Presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, del Presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, del Sindaco di Milano e Commissario straordinario di Governo per l’ Expo Letizia Moratti, dopo l’ introduzione dell’ on. Lucio Stanca, Amministratore Delegato di Expo 2015 S.p.A., gli architetti Stefano Boeri, Richard Burdett, Mark Rylander e Jacques Herzog hanno illustrato le linee di sviluppo, di stile e i principi creativi che caratterizzeranno l’ Area sulla quale dal 1° maggio al 30 ottobre del 2015 si svolgerà l’ Expo.

È stato progettato un grande parco botanico planetario come luogo inedito di un nuovo incontro tra agricoltura e città che nutrirà Milano sia nel senso letterale, che in quello spirituale e intellettuale. Un orto botanico planetario, di dimensioni gigantesche, di oltre un milione di metri quadrati, con di fianco un canale navigabile, con serre e terreni dove ciascun paese potrà ricreare il proprio microclima, da un lato, e una grande tavola dove sarà possibile ricreare tutte le specialità alimentari degli stati partecipanti, dall’ altro, sono, in estrema sintesi, il concept del Master Plan di Expo 2015.

Expo. Stati Generali 16 – 17 luglio, via al dibattito on – line

 Si svolgeranno il 16 e 17 luglio al Teatro Dal Verme di Milano gli Stati Generali di Expo, il grande, libero laboratorio corale di idee, di proposta e di dialogo immaginato dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e approvato in sede di Tavolo Lombardia per Expo (25 maggio).

Si tratterà di un grande brain-storming, un forum libero di condivisione e di dialogo al quale ognuno potrà partecipare: cittadini, istituzioni, università, mondo del volontariato, della comunicazione, dell’arte, della cultura, dello spettacolo, del turismo. Ma, in un certo senso, gli Stati Generali di Expo cominciano già domani: domani infatti è on line il sito www.statigeneraliexpo.it, a disposizione di tutti coloro che non solo intendono conoscere l’ evento, approfondire i temi e iscriversi ai dibattiti della due giorni, ma desiderano iniziare a lanciare idee, proposte e suggerimenti per contribuire a prepararlo.

“Ho già avuto modo di sottolineare – commenta Formigoni – nel presentare la mia proposta al Tavolo Lombardia, che per Expo le infrastrutture, i collegamenti, i padiglioni sono necessari, ma ancor più necessari sono i contenuti su cui dovrà poggiare questo grande evento storico, i quali dovranno scaturire da tutta la società. Infatti concepiamo Expo non solo come un’ esposizione fieristica internazionale, ma come occasione mondiale di incontro e confronto su temi profondamente connessi ai grandi obiettivi e alle grandi sfide di questo millennio”.

Lombardia Urbanistica. Davide Boni: “Rilancio dell’ edilizia nel segno della qualità”

 “La ricerca della qualità nel territorio e nelle città lombarde è obiettivo centrale del Governo regionale, su cui occorre coinvolgere cittadini e operatori, istituzionali e professionali, nella responsabilità di realizzare interventi qualificati e coerenti con l’ identità e la storia del nostro tessuto urbano”.

Lo ha detto ieri l’ assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia, Davide Boni, intervenendo – in occasione di Expo Italia Real Estate – al convegno Rottamare le città per costruire il bello . “Per questo abbiamo costruito il nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo futuro del territorio lombardo con il Piano territoriale regionale, riformando la legge urbanistica lombarda, sostituendo alla logica del vincolo degli anni ’70 la responsabilità della progettazione urbanistica locale con i nuovi Piani di governo del territorio e avviando la realizzazione di numerosi interventi sul sistema della mobilità regionale e sovra regionale, anche in vista di Expo 2015”.

Il Piano territoriale regionale stabilisce le nuove politiche per la Lombardia per i prossimi decenni e, oltre a fissare le nuove politiche di settore per i prossimi anni in Lombardia, rilancia l’ obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. Un traguardo che si declina pensando che il suolo è una risorsa primaria non replicabile, e che occorre una corretta integrazione – soprattutto nel nostro territorio metropolitano milanese – tra aree urbanizzate e aree libere.

“Vogliamo conservare i tratti più significativi dell’ identità lombarda – ha detto Boni -: le aree lacuali e fluviali, i centri urbani storici nel loro rapporto con il territorio circostante, i paesaggi agrari e montani, le aree dei navigli, senza dimenticare i territori degradati, abbandonati, privi di una adeguata funzione sociale”.

Nell’ area milanese ci sono ancora 750 ettari (7 milioni e mezzo di metri quadrati) di aree industriali dismesse, in oltre 150 siti; di questi circa un terzo sono stati abbandonati nel corso degli ultimi dieci anni, un altro terzo nel decennio precedente (1990 – 2000).

“Un fenomeno quindi ancora assai rilevante – ha aggiunto Boni – che non tocca più i grandi complessi industriali, in parte ancora da recuperare, ma si estende alle piccole aree produttive, spesso frammiste al tessuto residenziale”.