L’ abolizione dell’ aliquota sull’ abitazione principale continua a cambiare i suoi confini. Una brutta sorpresa per chi si credeva ormai esente dall’ imposta, e per gli stessi Comuni, che devono tornare a chiedere il versamento a contribuenti che fino al giorno prima erano ormai considerati fuorigioco. La nuova disposizione riguarda i proprietari di un immobile dato in affitto a un inquilino che ne fa la sua abitazione principale. In almeno 200 Comuni sparsi nelle venti Regioni e con quasi 4 milioni di abitanti, i regolamenti prevedono forme di assimilazione di questi immobili all’ abitazione principale propriamente detta: l’ assimilazione vale per tutti, come accade a Bologna, Rimini, Empoli o Sesto Fiorentino, solo per citare qualche esempio, oppure solo per gli affitti a canone concordato (in base ai patti territoriali previsti dalla legge 431/2008), come capita in tanti capoluoghi di provincia da Torino a Messina.
esenzione ici
Roma: Oggi scadenza Ici. Niente imposta per la prima casa. Le cose da sapere
Oggi è l’ultimo giorno per pagare l’acconto Ici. Ma la novità di quest’anno è l’abolizione dell’imposta per l’ “abitazione principale”, in base al decreto legge n. 93 del 27 maggio 2008. L’abitazione principale, comunemente detta “prima casa”, è l’immobile in cui il proprietario abita e ha la propria residenza anagrafica. Lo comunica il Dipartimento Entrate del Comune, precisando che la norma non ha valore retroattivo e vale, quindi, solo per gli importi a partire dal 2008.
Già in occasione dell’acconto del 16 giugno, dunque, i proprietari di sola prima casa non devono più pagare l’imposta, mentre chi possiede diversi immobili non dovrà considerare l’abitazione principale nel calcolo Ici. Da ricordare, inoltre, che anche i locali strettamente pertinenti all’abitazione principale – box o posto auto, più una cantina o una soffitta – non pagano l’Ici, anche se registrati separatamente al catasto.
Continuano invece a pagare l’Ici le prime case accatastate in categoria A1, A8, A9 (abitazioni di lusso, ville, castelli), alle quali continuerà ad essere applicata la detrazione annuale di 103,29 euro.
Ici: Errani, Decreto da modificare
“La modalita’ con la quale il Governo da’ copertura al taglio dell’Ici solleva di fatto molti seri problemi”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani in riferimento alle conseguenze che il provvedimento avra’ sul trasporto pubblico locale e sull’ospedale di Cona (Cona), annunciando di avere gia’ chiesto al Governo di modificarlo. “Piu’ si entra nel merito delle voci tagliate nell’articolato del decreto – ha continuato Errani – piu’ si scopre che da molti punti di vista i cittadini subiranno un danno concreto. Il Governo cancella impegni finanziari che hanno dato vita a contratti, intese, programmi come l’accordo sul trasporto pubblico locale o opere lungamente attese come l’Ospedale di Cona. In particolare i fondi Inail per Cona sono il frutto sofferto di atti sottoscritti da tutti i soggetti istituzionali, Governo compreso. Questo, se non corretto rapidamente, comportera’ il blocco dei lavori, ad un anno dalla consegna dell’Ospedale; disattendendo in questo modo precisi impegni assunti con la comunita’ ferrarese”. “Per questo – ha concluso Errani – insisteremo a chiedere direttamente al Governo, come abbiamo gia’ fatto in queste ore, di cambiare il decreto e, comunque, di assicurare in ogni modo lo stanziamento Inail necessario al completamento dei lavori evitando al cantiere nuove interruzioni”.
Ici prima casa, esenzione anche per tutti gli immobili assimilati ad abitazione principale
L’esenzione Ici si estende a tutte le unità immobiliari che il Comune ha assimilato alle abitazioni principali con apposito regolamento, a condizione che questo fosse già vigente prima del 29 maggio scorso, giorno di entrata in vigore del decreto legge che ha stabilito l’esonero dal pagamento dell’imposta. La disposizione di favore non è applicabile se il regolamento, pur essendo retroattivo dal 1° gennaio dell’anno di riferimento, diventa esecutivo dopo questa data. È uno dei principali chiarimenti forniti dal dipartimento delle Finanze con la risoluzione n. 12/Df del 5 giugno. Il documento di prassi risponde all’esigenza di diradare alcuni dubbi interpretativi sulle modalità di applicazione pratica delle nuove norme in materia di Ici approvate dal Consiglio dei ministri. In particolare, il provvedimento si sofferma sulle condizioni per il riconoscimento dell’esenzione, ribadendo che questa spetta a tutte le tipologie di immobili adibiti ad abitazioni principali, ad eccezione di quelli appartenenti alle categorie catastali A/1 (case signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi eminenti).
In Gazzetta Ufficiale il Decreto “ICI”
E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale (GU n. 124 del 28-5-2008) il DECRETO-LEGGE 27 maggio 2008, n.93 – Disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie.
Il provvedimento entra in vigore oggi 29 maggio 2008.
Assoedilizia risponde: esenzione ICI non migliora di una virgola il problema casa, ma rischia di aggravarlo
Il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici ha dichiarato: «L’esenzione ICI per la cosiddetta prima casa (rectius: per l’abitazione principale in proprieta’; moltissime prime case non occupate dal proprietario,ma ad
Bari: esenzione totale dell’ICI per 13mila famiglie
Il sindaco di Bari Michele Emiliano esprime soddisfazione per la manovra tributaria adottata il 12 maggio dal Consiglio Comunale: “Abbiamo così coniugato – dichiara Emiliano – rigore nella lotta all’evasione e solidarietà nei confronti dei ceti più deboli: sono infatti previsti strumenti per dare la possibilità ai cittadini di regolarizzare la propria posizione attraverso la riapertura dei termini. E soprattutto, unitamente alla manovra dell’ultima finanziaria, abbiamo consentito a Bari la totale esenzione da ICI di 13mila immobili, 7000 in più rispetto al 2007, e l’abbattimento in media del 50% del gettito ICI”. Dopo essersi qualificata nel 2007 come la città più equa di Italia, Bari continua ad avere al centro della sua azione amministrativa la tutela dei cittadini, partendo da una politica fiscale perequativa e solidale. L’amministrazione comunale, con l’approvazione di quattro delibere all’ordine del giorno del Consiglio comunale di ieri, ha infatti garantito l’esenzione totale dell’ICI per 13mila famiglie baresi. Si tratta del 12% dei possessori di prima casa (110mila nel complesso) che sommato alla percentuale di chi usufruirà solo di una riduzione, determinerà un ‘risparmio’ per i cittadini del capoluogo pari a 12 milioni di euro. Per tutti i baresi, infatti, lo sconto in media che viene applicato sull’imposta comunale per gli immobili è pari al 50%.