Continua l’impegno della Regione per il risparmio energetico: dal 15 settembre 40.000 studenti delle classi prime di 280 scuole superiori riceveranno “Memoriosa Energy”, il primo diario creato per sensibilizzare ad un comportamento attento e ragionato nei confronti degli attuali problemi energetici e climatici. Ideato e realizzato da Adnav Edizioni in compartecipazione con la Regione e con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte, del Ministero dell’Istruzione, della Provincia di Torino e del Centro Unisco, “Memoriosa Energy” si inserisce tra le iniziative della campagna “Uniamo le energie”, promossa dalla Regione Piemonte per portare i suoi cittadini a conoscenza delle disposizioni dell’Unione Europea in materia di energia, in particolare dell’obiettivo “20-20-20”: ridurre del 20%, in 20 anni entro il 2020 le emissioni di gas inquinanti.
Fresco, giovane e moderno, il diario propone l’energia in tutte le sue possibili declinazioni usando il linguaggio e il gergo giovanile e una grafica vivace e d’impatto (la copertina è di Ugo Nespolo) per incoraggiare i ragazzi a mettere in atto atteggiamenti responsabili nei confronti dell’ambiente. Un’idea e un progetto attuale e innovativo, che fa della scuola e dell’istruzione il centro propulsore di un’educazione a un vivere sociale responsabile e maturo.
energia pulita
Photovoltaic Electronic Forum: Primo Forum sulle tecnologie e soluzioni per risolvere i problemi del settore
Il 17/09/2008 a Ferrara il forum per le nuove tecnologie. Photovoltaic Electronic Forum è un evento creato per capire quali opportunità la piccola e media impresa italiana possa trovare nell’ambito
Centroconsumatori: cancellata la cumulabilità delle agevolazioni per gli interventi di riqualificazione energetica
Cancellata la cumulabilità delle agevolazioni per gli interventi di riqualificazione energetica. Addio agli sgravi fino al 70 %. La nuova legge sull’efficienza energetica (decreto legislativo 30 maggio 2008, n. 115) stabilisce che a partire dal 2009 i contributi provinciali per interventi edilizi non saranno più cumulabili con altre agevolazioni fiscali. Non appena entreranno in vigore le norme d’attuazione al decreto, i consumatori che intendono realizzare interventi di riqualificazione energetica dell’abitazione dovranno stringere un po’ di più la cinghia. Dal 1° gennaio 2009, infatti, decade la possibilità di cumulare i contributi provinciali con le detrazioni fiscali previste dallo Stato e quindi bisognerà scegliere per l’una o per l’altra forma di agevolazione. Al momento attuale chi effettua determinati interventi può usufruire sia della detrazione fiscale sia del contributo provinciale. Ma dal 2009 le cose cambieranno comportando un aggravio per le tasche dei consumatori.
Lazio: polo pilota dell’energia pulita a Ventotene
Ventotene luogo d’incontro dei più importanti esperti al mondo in materia di energia solare. Dal 22 al 26 settembre, infatti, si terrà nell’isola la seconda edizione di ISOPHOS – International School on Organics Photovoltaics, la Scuola Internazionale sul Fotovoltaico Organico organizzata dal Polo per il Fotovoltaico a Celle Organiche del Lazio CHOSE (Centre for Hybrid and Organic Solar Energy) e dall’Università di Roma “Tor Vergata”. I corsi della Scuola fanno parte integrante dell’attività scientifica svolta dal Polo Solare Tiburtino nato nel 2006 con un finanziamento della Regione Lazio di 6 milioni di euro e divenuto centro internazionale di riferimento nella ricerca sulle fonti energetiche rinnovabili. La Scuola prevede un massimo di 40 iscrizioni, già quasi completate, riservate a dottorandi, post-doc e ricercatori che si occupano di fotovoltaico di nuova e nuovissima generazione. Gli insegnamenti si focalizzeranno sui più recenti progressi scientifici e tecnologici ottenuti nel campo dello sviluppo dei dispositivi fotovoltaici organici e ibridi, in particolare per quel che riguarda le small molecules, i polimeri e le celle solari di tipo dye.
Politiche energetiche: l’Europa non aspetta!
Il nuovo “Rapporto Energia e ambiente” dell’ENEA evidenzia la debolezza strutturale dell’Italia sul fronte dell’innovazione e del cambiamento tecnologico in campo energetico e ambientale. Investire nell’innovazione. Per l’Italia, più che una raccomandazione, si tratta di una vera e propria necessità. La marginalità del nostro Paese nello scenario delle nuove tecnologie energetiche è infatti già oggi evidente, mentre il rispetto degli impegni assunti in sede comunitaria non ammette ulteriori ritardi nella strada che porta all’ammodernamento tecnologico.
È racchiuso in queste considerazioni il messaggio di fondo contenuto nel nuovo rapporto “Energia e Ambiente 2007” presentato dall’ENEA. L’Italia è chiamata ad uscire dall’impasse di cui soffre da lungo tempo in materia energetica attraverso uno sforzo teso a sviluppare sul suo territorio tutte le fonti disponibili per porre le basi di uno scenario energetico a bassa intensità di carbonio. E si tratta di uno scenario che, mentre assegna un ruolo fondamentale alle fonti rinnovabili nel mix di produzione elettrica e all’innovazione tecnologica sul fronte dell’efficienza energetica, chiama in causa necessariamente anche le tecnologie nucleari e quelle relative al carbone “pulito”. In altri termini, il Rapporto ENEA ribadisce come alle questioni dell’approvvigionamento, della sicurezza e del costo dell’energia si debba rispondere efficacemente rendendo più equilibrato l’apporto delle diverse fonti, mentre alle sfide del cambiamento climatico e dell’espansione dei consumi sia necessario rispondere non solo con l’efficienza energetica e con la promozione delle energie a emissione zero, ma soprattutto con l’accelerazione del cambiamento tecnologico.
Enel: nuova centrale di Civitavecchia l’impianto a carbone pulito più avanzato al mondo
I numeri sono da capogiro: 3.500 persone impegnate di cui più di 450 tecnici Enel, 4 mesi per la demolizione delle strutture esistenti, 50 per la messa in esercizio della prima unità, 15 milioni di ore lavorate, 200 mila tonnellate di strutture e apparecchiature, 4 mila km di cavi installati, oltre 200 ditte coinvolte. Tutto per un investimento complessivo di circa 2 miliardi di euro.
Un progetto industriale complesso e all’avanguardia quello avviato da Enel nel 2003 per la conversione a carbone pulito della centrale di Torrevaldaliga Nord, a Civitavecchia. Il risultato raggiunto è una struttura che utilizza le più avanzate tecnologie disponibili sul mercato in grado di garantire il minimo impatto ambientale, bassissime emissioni di gas inquinanti e il massimo rendimento in termini di energia prodotta. Di fatto l’impianto più avanzato al mondo nella sua categoria.
Energia e ambiente una soluzione possibile
L’esigenza di un maggior ricorso al carbone pulito e di nuove tecnologie per ridurne le emissioni climalteranti nell’opinione di Alberto Morselli, segretario generale Filcem-CGIL. I principali sindacati del settore elettrico hanno più volte manifestato il proprio sostegno per la conversione a carbone pulito di alcune grandi centrali italiane. Ad esempio, nel caso di Porto Tolle, un recente comunicato congiunto della Filcem-CGIL, Flaei-CISL e UILcem, ha esplicitamente affermato che « produrre energia riducendo i costi della bolletta elettrica per le famiglie e per il sistema produttivo in tempi relativamente brevi è possibile» e che «la conversione a carbone pulito è una risposta puntuale e sostenibile allo sviluppo di Porto Tolle e dell’intero Delta del Po». Che l’Italia sia eccessivamente dipendente dal petrolio e che si debba diversificare con urgenza il mix di generazione è ben noto. Come pure che occorra uno sforzo eccezionale per ridurre le emissioni nazionali di CO2 nel quadro degli impegni presi a livello europeo. Ma perché i sindacati ritengono che il ricorso alle fonti rinnovabili, per quanto importante, non sia sufficiente e che occorra un maggior ricorso anche al carbone?
Enel ha chiesto ad Alberto Morselli, segretario generale della Filcem-CGIL: Dott. Morselli, la riduzione delle emissioni di gas climalteranti costituisce una sfida importante per l’Italia, nel quadro degli impegni fissati a livello europeo. Negli ultimi anni si stanno registrando dei risultati positivi, ma siamo ancora lontani dagli obiettivi. Quali sono, a suo avviso, le ragioni per cui in Italia si sta riuscendo a stabilizzare le emissioni, ma non a ridurle in modo sensibile? «Si, è vero non sarà semplice rispettare gli impegni fissati dell’Europa, ma non possiamo sottrarci a questa sfida, che è globale e richiede risposte continentali coordinando l’impegno dei singoli Stati nazionali…
Roma: “condomini solari”, un premio per palazzi ‘virtuosi’
Condomini con almeno 50 appartamenti, questa è per voi: Roma Energia, l’agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile del Comune di Roma, lancia insieme con la Regione Lazio la prima edizione del “Premio condomini solari”. Un concorso tra normali condomini che consumano alte quantità di energia e, in sede di ristrutturazione, vogliono passare ai sistemi efficienti ed ecologici: uso di fonti rinnovabili, recupero acqua piovana, coibentazione, infissi a doppi vetri…
La posta in gioco (il premio) consiste in una serie di vantaggi e azioni di supporto in vista della trasformazione da edificio ‘sprecone’ a palazzo-modello (ma il condominio può anche essere distribuito tra più corpi di fabbrica): diagnosi energetica dell’edificio (o degli edifici), aiuto nella progettazione, stima del risparmio energetico ottenibile, supporto nella ricerca di finanziamenti.
Il condominio vincitore riceverà anche una targa e l’attestato di “qualificazione energetica” (obbligatorio per la compravendita di appartamenti dal 1° luglio 2009 e per l’affitto dall’anno successivo). Gli altri nove migliori entreranno in una graduatoria che dà diritto ad un’analisi di fattibilità tecnico-economica (del progetto di ristrutturazione) da parte di società specializzate.
Enel: sviluppare la geotermia per salvare il pianeta
Il documento presentato da Consiglio nazionale dei geologi, dell’Unione geotermica e dell’Associazione termotecnica propone alla ribalta una fonte compatibile con l’ambiente in grado di evitare l’immissione in atmosfera di 8-10 milioni di tonnellate di CO2 l’anno entro il 2020. Limitare la dipendenza dalle fonti energetiche importate, ridurre il deficit della bilancia dei pagamenti, diminuire l’impatto sull’ambiente dei gas ad effetto serra. Ecco perché è necessario sviluppare la geotermia in Italia. Si tratta infatti di una delle poche fonti di energia primaria di cui dispone il nostro Paese, una risorsa sostenibile e compatibile con l’ambiente, e conveniente sul piano economico a tutti i livelli di temperatura. Lo sostiene il Manifesto della Geotermia, presentato mercoledì 9 luglio a Roma, su iniziativa del Consiglio nazionale dei geologi, dell’Unione geotermica italiana e dell’Associazione termotecnica italiana. Obiettivo dell’iniziativa, sollecitare le forze politiche a creare nuove basi legislative per lo sviluppo dell’energia prodotta dal calore della Terra. Tra le fonti non convenzionali – spiega il Manifesto – quella geotermica nel 2006 è stata pari allo 0,6% del consumo lordo totale di energia, ed è costituita per oltre quattro quinti dalla produzione di elettricità e per il resto dagli usi diretti del calore naturale (balneologia termale, riscaldamento di ambienti, agricoltura, ed altri).
In Italia buone prospettive per lo sviluppo dell’energia eolica
Si tratta della fonte con con maggiori potenzialità tecnologiche, e con vantaggi ambientali e di benessere alle comunità che ospitano gli impianti. Ma l’ulteriore sviluppo richiede la collaborazione degli enti locali e delle associazioni, oltre al superamento della sindrome NIMBY da parte dei cittadini. Sul fronte delle rinnovabili, l’eolico è senza dubbio la tecnologia che ha più potenzialità di crescita in Italia, anche se molte Regioni, isole e Appennino centro-meridionale, ossia quelle che presentano caratteristiche idonee per sfruttare questo tipo di energie, hanno messo in atto una sorta di moratoria e le resistenze delle istituzioni locali e delle associazioni ambientaliste sono ancora molto diffuse. Nel recente rinnovato piano di Enel per l’ambiente, che prevede investimenti da 7,4 miliardi di euro dal 2008 al 2012 per lo sviluppo delle fonti rinnovabili, oltre 4.000 MW aggiuntivi di potenza al 2012, e di progetti innovativi, l’eolico ha un ruolo particolarmente rilevante: dei circa 7.500 MW che costituiranno il parco rinnovabili Enel al 2012, ben 4.700 MW saranno aerogeneratori. Un dato certamente elevato, ma ancora lontano dal potenziale calcolato per l’eolico in Italia, che è di 30.000 MW.
Nucleare: obiettivo copertura del 20% del fabbisogno energetico italiano
Per centrare l’obiettivo della copertura del 20% del fabbisogno energetico italiano con l’energia nucleare nel 2020, prefissato dal governo, sono necessarie sei centrali nucleari da realizzare su tre siti. Questo il calcolo di Giancarlo Aquilanti, responsabile area tecnica nucleare di Enel, intervenuto al IV Workshop “Posizionamento strategico dell’Italia nel settore dell’energia: nucleare subito?”, che si è svolto a Roma il 19 giugno. “ha spiegato l’esperto – consumiamo 330 TWh. Considerando una crescita della domanda a un tasso prudenziale dell’1,2% annuo – ha aggiunto – arriveremo a 380 TWh nel 2020”. Per coprire il 20% di questa cifra con l’energia ricavata dall’atomo, cioè 76 TWh, “servono sei unità nucleari del tipo Epr di ultima generazione da 1.600 MW”. Dal punto di vista tecnico sarebbero sufficienti tre siti, perchè ciascuno ospiterebbe due unità, un accorpamento utile anche da punto di vista della riduzione dei costi e dei servizi tecnici che sarebbero sfruttati in modo più funzionale.
Prestigiacomo presenta linee guida del suo dicastero per salvare l’ambiente
Legambiente: “D’accordo su rinnovabili e politica fiscale per ambiente ma sulle emissioni Italia ha già beneficiato di sconti e il nucleare non è soluzione salvaclima”. “Siamo d’accordo con il Ministro