Ancona: settimana Europea per la riduzione dei rifiuti

 Il Comune di Ancona aderisce con il concorso fotografico “Io mi rifiuto!” Il Comune di Ancona in collaborazione con Anconambiente ha aderito alla Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti che ha avuto il patrocinio del Coordinamento Agende 21 locali italiane. “Meno 100 kg di rifiuti all’anno per abitante” è l’obiettivo che la campagna si propone e propone ad amministrazioni, cittadini e consumatori. Un obiettivo raggiungibile attraverso l’acquisizione di nuove abitudini e comportamenti a scuola, nella vita domestica, sul lavoro. Ridurre i rifiuti si può anche nella vita di tutti i giorni: per questo nella sezione allegati è possibile scaricare un depliant che contiene semplici decaloghi con azioni realizzabili tutti i giorni a casa e in ufficio. Per aderire alla campagna di Riduzione dei rifiuti coinvolgendo il più possibile i cittadini, specie le nuove generazioni, tra l’altro nel momento particolare in cui è partita la nuova raccolta differenziata “Porta a porta” – il Comune di Ancona in collaborazione con Anconambiente ha indetto Io mi rifiuto!, il Concorso fotografico sulle buone e cattive abitudini riguardo rifiuti (vedi regolamento nella sezione ‘allegati’ ).

Piemonte: meno rifiuti, più raccolta differenziata

 I piemontesi producono sempre meno rifiuti e fanno crescere la raccolta differenziata, che supera la soglia simbolica di un milione di tonnellate grazie all’impegno dei cittadini e degli enti locali. Nel consuntivo sui dati 2007, elaborato dall’assessorato regionale all’Ambiente, i numeri parlano chiaro: a testa ogni anno -6 kg di produzione totale di rifiuti, +21 kg di raccolta differenziata, -27 kg. di rifiuti in discarica. In termini assoluti sono state prodotte quasi 2,27 milioni di tonnellate di rifiuti urbani, e di questi 1,02 milioni sono di raccolta differenziata, destinate al riutilizzo, al riciclaggio e al recupero. Rispetto al 2006 la produzione complessiva risulta essere stabile, pur in presenza di un incremento di 50.000 abitanti, mentre sono state avviate a smaltimento 1.243.000 tonnellate (-7,5%) e la differenziata ha avuto un incremento di poco superiore alle 100.000 t (+11%), attestandosi a quota 1.030.000. “La raccolta differenziata – osserva l’assessore Nicola de Ruggiero – raggiunge così il 45,3% superando il traguardo nazionale del 45% previsto dalla legge finanziaria per il 2008, obiettivo raggiunto con un anno d’anticipo. Il merito va principalmente all’impegno costante dei cittadini piemontesi e al sistema degli enti locali, che sulla gestione dei rifiuti ha maturato in gran parte un’attenzione e una professionalità determinanti per raggiungere il livello attuale. E’ un segno preciso della volontà di salvaguardare le risorse che abbiamo a disposizione che, come sappiamo, non sono infinite.

Provincia di Torino: tre anni per progetto, localizzazione, appalti e via ai lavori del termovalorizzatore

 La garanzia di finanziamento da parte delle banche per far partire i lavori del termovalorizzatore del Gerbido a settembre, un grande parco che contornerà l’area e riqualificherà la zona, la localizzazione definitiva del secondo termovalorizzatore che verrà decisa in settimana: sono alcune delle “certezze” annunciate oggi dal Presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta al termine della consueta riunione di Giunta e in occasione della firma del protocollo di intesa per l’organizzazione del conferimento dei rifiuti al Gerbido. “Nessuna regione italiana è riuscita ad ottenere i nostri risultati” ha detto Saitta “In soli tre anni, dal 2005 a oggi, abbiamo progettato il piano provinciale dei rifiuti, localizzato la sede dei termovalorizzatori, progettato in via definitiva quello del Gerbido, trovato i finanziamenti, assegnato l’appalto e avviato i lavori”. Il protocollo d’intesa siglato questa mattina fra la Provincia di Torino, l’Associazione d’ambito torinese per il governo dei rifiuti (Ato-r) e i Consorzi: Acea, Cados, Ccs, Consorzio di bacino 16, Consorzio di bacino 18, ha come obiettivo regolare gli obblighi e le modalità di conferimento dei rifiuti nel termovalorizzatore e impegna i consorzi a entrare a far parte della compagine sociale di TRM, a seguire le indicazioni del’Autorità d’ambito per i rifiuti in merito ai flussi di conferimento e a rispettare la programmazione del piano provincale di gestione dei rifiuti. “Grazie a quest’atto burocratico abbiamo la garanzia che le banche erogheranno il finanziamento di 360 milioni che servono per il Gerbido” ha ripreso Saitta “ed è opportuno ricordare che non c’è finanziamento pubblico per quest’opera, Trm la pagherà con il funzionamento del termovalorizzatore”.

Regione Toscana: prevedibile aumento della raccolta differenziata

 Già dal 1998 il Piano dei rifiuti della Regione Toscana prevedeva di raggiungere nel 2003 il 50% di raccolta differenziata. Da allora in ogni strumento di pianificazione regionale e provinciale, così come nelle norme e finanziarie nazionali, sono state confermate la volontà e l’esigenza di aumentare, fino al 65% nel 2012 (dlgs152/06), la differenziazione. «Le leggi ripetono da 10 anni la stessa cosa e quindi verrebbe da pensare che forse c’è stata una sottovalutazione nella programmazione degli impianti dedicati alla raccolta differenziata», ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini, commentando la richiesta dell’azienda Revet di Pontedera che nei giorni scorsi ha invitato il presidente della Regione Claudio Martini, i presidenti delle Province ed i sindaci toscani ad intervenire con procedure ‘contingibili ed urgenti’ (in base al dlgs152/06) per ‘abbreviare’ gli iter amministrativi, permettendole così di ampliare gli impianti e di gestire l’ingente mole di multimateriale raccolta dall’inizio del 2008, una mole superiore alle sue capacità. «Vorrei che per tutti fosse chiaro – ha aggiunto Bramerini – che le autorizzazioni ambientali e le valutazioni di impatto ambientale sono atti importanti per la sicurezza dell’ambiente e dei lavoratori». I dati forniti dall’Agenzia regionale recupero risorse (ARRR), sulla base delle dichiarazioni delle principali aziende di gestione dei rifiuti toscane, dicono che l’aumento di raccolta differenziata multimateriale riscontrato nei primi mesi del 2008 rispetto al 2007 è del 15% circa, una percentuale che non avrebbe dovuto mettere in crisi il sistema, specialmente dopo che ha regolarmente ripreso a funzionare l’azienda Recoplast, altra azienda di settore rimasta chiusa per alcuni mesi.

Piemonte: la regione aiuterà la Campania per lo smaltimento dei rifiuti

 La Regione Piemonte ha dichiarato il 3 luglio al ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, la propria disponibilità ad aiutare la Campania, accogliendo una parte dei rifiuti di Napoli. L’assessore all’Ambiente, Nicola de Ruggiero, si interfaccerà con il sottosegretario Guido Bertolaso per la gestione degli aspetti logistici e tecnici. “Lo consideriamo – ha commentato la presidente Mercedes Bresso – un gesto doveroso dal punto di vista istituzionale e per l’interesse dell’Italia, nonché un segno di solidarietà nei confronti di nostri concittadini che stanno vivendo una drammatica situazione d’emergenza che, con il caldo, non può che peggiorare. L’Amiat di Torino e il Consorzio del Monregalese, come avevano già fatto in passato, hanno riconfermato ancora una volta la loro apertura a ricevere e gestire i rifiuti campani”. “Se i presidenti delle Province coinvolte dimostrassero delle rimostranze ad accettare questa soluzione solidale – ha puntualizzato Bresso – allora suppongo che sarà necessario che il Governo adotti un decreto in tal senso: in quanto presidente di Regione potrei stabilire con decreto uno spostamento tra Province piemontesi, ma non di accettare rifiuti da altre Regioni”.

Interventi in Umbria e Lazio per l’emergenza rifiuti

 Umbria e Lazio organizzano e pianificano la gestione rifiuti. ”Dopo nove anni, il Lazio e’ finalmente uscito dall’emergenza rifiuti. Tre anni fa ho ereditato un impianto e mezzo, alla fine di questo mandato ne lascero’ 8, piu’ 1 per i fanghi. Nel frattempo faremo anche consistenti investimenti sulla raccolta differenziata”. Lo ha detto il presidente della Regione Piero Marrazzo. ”Napoli – ha detto ancora Marrazzo – ha fallito perche’ non si e’ dotata di un piano delle discariche all’interno del piano complessivo dei rifiuti. Io non ho voluto correre questo rischio. Ad oggi, nel Lazio – ha spiegato – finiscono in discarica circa 2 milioni di tonnellate di rifiuti tal quali l’anno. Il piano in via di adozione prevede che in 3 anni scendano a 400 mila, di un quinto. E’ un obiettivo che raggiungeremo incrementando la differenziata e la termocombustione. Ma in questa fase non si puo’ fare a meno delle discariche”.

Enea: tecnologie per la gestione sostenibile dei rifiuti

 Lo sviluppo e l’introduzione di tecnologie innovative nella gestione dei rifiuti costituisce un elemento centrale nel complesso percorso verso lo sviluppo sostenibile. Tanto la prevenzione che la corretta gestione dei rifiuti prodotti si configurano come problematiche eminentemente sistemiche, che coinvolgono aspetti di politica industriale e ambientale accanto a quelli prettamente amministrativi e socio-culturali. La tecnologia costituisce comunque un elemento centrale e spesso dirimente nell’approccio e nella risoluzione di questi problemi. Se è vero che, con riferimento a vaste aree del nostro Paese, il problema prioritario è rappresentato dai ritardi nell’adeguamento dei sistemi di gestione, in prospettiva l’ulteriore sviluppo tecnologico nel settore appare determinante per rispondere adeguatamente dal punto di vista ambientale, energetico e gestionale, alla domanda di qualità nei servizi che la comunità chiede in maniera crescente.