“Assicurare un flusso costante e garantito di risorse per almeno cinque anni per concorrere al finanziamento dei piani abitativi elaborati e cofinanziati dai Comuni e dalle Regioni’’. E’ quanto chiede Claudio Minelli, Responsabile per le politiche abitative dell’ANCI in un appello rivolto al Presidente del Consiglio Prodi e ai Ministri Di Pietro, Ferrero, Melandri, Bindi affinche’non si corra il rischio di perdere i 550 milioni di Euro per l’emergenza casa.
Emergenza casa
Roma. Case popolari del Comune, via libera del Consiglio alle vendite
Prende corpo la vendita delle case popolari del Comune: 12.978 appartamenti di edilizia residenziale pubblica – quasi tutti in periferia e anche sui territori di comuni limitrofi – sono stati inseriti nel piano triennale di alienazione, approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 26 novembre. Le case ERP di proprietà capitolina sono in tutto 24 mila.
In realtà quelle che si potranno realmente vendere sono 8.500 (con priorità alle più vecchie): le altre sono state inserite nella lista per dar modo alle famiglie di scegliere tra acquisto e permanenza in affitto.
Approvati 10 piani di zona e varianti urbanistiche del comune di Roma
Su proposta dell’assessore all’Urbanistica e Vicepresidente del comune di Roma Massimo Pompili la Giunta regionale ha approvato le varianti urbanistiche e i piani particolareggiati per 10 Piani di Zona per l’edilizia sovvenzionata ed agevolata proposti dal comune di Roma e localizzati in diversi quadranti della capitale (altri 12 erano stati approvati nella seduta di Giunta regionale della scorsa settimana). In particolare i Piani che hanno avuto il via libera regionale sono quelli di: Tragliatella 2, Tragliatella 3, Massimina Villa Paradiso II, Cerquette, Maglianella, Pian Saccoccia 2, Pian Saccoccia Sud, Casette Pater 4, Infernetto Nord, e Trigoria IV- Via Trandafilo. Gli interventi sono inclusi nel residuo di stanze/abitanti del Secondo Piano per l’Edilizia Economica e Popolare del comune di Roma e riguardano 45 Piani di Zona che saranno approvati dalla Giunta Regionale entro il prossimo 30 novembre.
Roma: 26.000 appartamenti entro il 2011. Firmato protocollo Comune-costruttori
26 mila nuovi alloggi entro il 2011, di cui 20 mila per l’emergenza abitativa e seimila per gli studenti. E’ il punto centrale del protocollo firmato in Campidoglio tra Comune e rappresentanze dei costruttori (Acer) e delle cooperative edilizie.
Dei ventimila appartamenti che il Comune realizzerà per rispondere all’emergenza casa, la metà sarà destinata ad affitti agevolati, l’altra metà ad edilizia convenzionata. I fondi per attuare il programma proverranno da diverse fonti di finanziamento: alienazione del patrimonio residenziale pubblico, fondi regionali (dal protocollo d’intesa sull’emergenza abitativa), stanziamenti governativi (tra quelli già disponibili e quelli che saranno decisi al tavolo nazionale sulla casa).
Casa – Consulta ANCI chiede al Governo 1,5 miliardi di euro
Prevedere nella prossima Finanziaria un miliardo e mezzo di euro per l’emergenza casa.
Questa la richiesta avanzata dalla Consulta Casa ANCI nel corso del seminario che si è svolto il 12 e 13 novembre a Torino dal titolo “Le città metropolitane verso l’abitare sociale”. Un evento che ha visto la partecipazione degli assessori alle politiche per la casa delle Città Metropolitane, Roma, Firenze, Torino, Milano, Napoli e Venezia.
Casa. Convegno ANCI sulle politiche per l’abitare sociale
Appuntamento a Torino, lunedì 12 novembre
Qualità, sostenibilità, integrazione: tre valori sui quali puntare per avviare un processo di trasformazione urbana. In particolare, si dovrà migliorare la qualità architettonica, urbana e socio-economica, valorizzare la sostenibilità sul piano ambientale, economico e sociale, e favorire l’integrazione in termini funzionali, culturali e organizzativo/gestionali.
Per approfondire questi temi la Consulta Casa ANCI, in collaborazione con il Comune di Torino, ha organizzato un convegno dal titolo “Le città metropolitane verso l’abitare sociale”.
Nomisma: Analisi del mercato della locazione abitativa in Italia. Evoluzione storica, situazione attuale e prospettive
“Il sistema della locazione in Italia verso la liberalizzazione del mercato non ha portato gli effetti desiderati.”
Nel 1978 viene approvata la Legge 392/78 con la quale si introduce in Italia l’equo canone, un sistema di determinazione dei canoni di locazione molto rigido secondo il quale l’affitto non può superare una certa percentuale del valore catastale dell’immobile. Questo importo può essere modificato ogni anno solo sulla base del tasso di inflazione. Le conseguenze di questa legge sono oggi giudicate in modo non del tutto positivo. Agli stretti vincoli che la legge impone all’ammontare degli affitti e alle condizioni dei contratti i proprietari hanno reagito comprimendo l’offerta di abitazioni in affitto, e quindi introducendo un incentivo implicito all’acquisto della casa. E’ aumentata, inoltre, la propensione all’evasione fiscale e si sono disincentivati gli investimenti per migliorare la qualità delle abitazioni in affitto e il loro numero. Per i proprietari, inoltre, è sempre stato molto difficile rientrare nella disponibilità dell’appartamento alla scadenza del contratto.
Intervento del Presidente dell’ASPPI, Luigi Ferdinando Giannini, alla conferenza del coordinamento della proprietà immobiliare
Si è svolta presso la sala Corallo dell’Hotel Nazionale, in Piazza Montecitorio a Roma, la conferenza stampa organizzata dal Coordinamento della Proprietà Immobiliare, di cui fanno parte Arpe-Federproprietà, Uppi, Confappi ed Asppi per fare il punto sulla Finanziaria 2008 e sui recenti provvedimenti che riguardano gli sfratti. Alla conferenza ha partecipato anche il presidente nazionale dell’Asppi Luigi Ferdinando Giannini.
Emilia Romagna. Pronto il “pacchetto casa”
Sono oltre 2700 gli alloggi in tutta l’Emilia-Romagna, per cui è stata presentata domanda di realizzazione da parte dei Comuni e delle imprese costruttrici in risposta al primo bando della Regione per l’attuazione del “Programma tre mila case in affitto” chiuso lo scorso ottobre. Per contrastare il disagio abitativo la Regione ha promosso anche il programma “Nessun alloggio pubblico sfitto” che prevede il recupero di 1309 alloggi attualmente vuoti e di proprietà pubblica utilizzando le risorse del cosiddetto “tesoretto” che lo Stato ha destinato all’emergenza casa. Per il recupero degli alloggi pubblici vuoti all’Emilia-Romagna andranno risorse per 32 milioni di euro.
Unione Inquilini di Roma in merito alle dichiarazioni del prefetto Mosca sulla sospensione della concessione della forza pubblica per gli sfratti
“Bene Prefetto Mosca sulla sospensione degli sfratti ma ora per renderla effettiva e non una “ordinanza a mezzo stampa” necessaria la convocazione urgente e straordinaria del Comitato per l’ordine e la sicurezza che deve dettare i criteri per le priorità nella concessione della forza pubblica escludendo gli sfratti, altrimenti non ci sarà certezza di sospensione degli sfratti”. Dichiarazione di Guido Lanciano, Segretario Unione Inquilini di Roma e del Lazio.
Intervento per la riduzione del disagio abitativo per particolari categorie sociali
SCHEMA DI DECRETO LEGGE
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione ;
Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di contenere il disagio abitativo di particolari categorie di soggetti svantaggiati, soprattutto nelle aree di più alta densità abitativa, anche per la scadenza della precedente proroga, fissata al 15 ottobre 2007 , ai sensi della legge 8 febbraio 2007 n . 9 ;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del … ;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro della solidarietà sociale, di concerto con i Ministri delle infrastrutture, dell’economia e delle finanze e delle politiche per la famiglia ;
Emana il seguente decreto-legge :
ART. 1
1 . Al fine di contenere il disagio abitativo e di favorire il passaggio da casa a casa per le particolari categorie sociali individuate dalla legge 8 febbraio 2007, n . 9, in attesa della compiuta realizzazione dei programmi concordati all’esito della concertazione istituzionale per la programmazione in materia di edilizia residenziale pubblica prevista dall’art . 4 della legge n . 9 del 2007 citata, i termini di sospensione per l’esecuzione dei provvedimenti di rilascio per finita locazione degli immobili adibiti ad uso di abitazione, previsti dai commi 1 e 3 dell’art . 1 della stessa legge, sono prorogati di 8 mesi .
Confedilizia: “Occorre rilanciare gli affitti, contro il caro mutui”
di Corrado Sforza Fogliani, presidente Confedilizia
Negli Stati Uniti, in 10 anni, almeno cinque milioni di famiglie che vivevano in affitto sono diventate proprietarie. Ma per molte, i mutui si sono rivelati insostenibili. Alcune, sono già tornate in affitto e la gran parte delle stesse corre il relativo rischio. Anche in Italia, la crisi mutui si risolve (e si previene) in un modo solo: rilanciando l’affitto. Sul problema casa, la priorità è questa, se si vuole affrontare la situazione tempestivamente, realisticamente, e al di fuori di ogni intento speculativo, evidente in chi lancia piani megalattici di costruzione di immobili di là da venire e accusa la proprietà diffusa di non pagare le tasse, come se invece le pagassero Siiq e Fondi immobiliari, e cioè soggetti del tutto corazzati nei confronti del Fisco perchè protetti da esenzioni fiscali a non finire.