Il Sicet per il rilancio delle politiche per l’affitto

 Il SICET e i Sindacati degli inquilini nel corso della scorsa legislatura hanno svolto un’azione politica e rivendicativa che ha portato allo stanziamento dal bilanci statale di 550 milioni di Euro per far fronte all’emergenza abitativa nelle grandi aree urbane, ora l’associazione dei costruttori sollecita il nuovo governo a sveltire le pratiche burocratiche che impediscono l’immediato impiego delle suddette risorse. Questa è solo una parte del problema in quanto resta del tutto irrisolto l’aspetto strutturale del problema, cioè la definizione di un corretto programma di politiche abitative che assuma la questione della riduzione dei costi dell’affitto privato e dell’Edilizia pubblica come una priorità delle politiche di welfare. Il nuovo Governo invece parte con il piede sbagliato destinando ingenti risorse all’abolizione indiscriminata dell’ICI sulla prima casa. Una manovra populista, che favorisce maggiormente i proprietari delle case di valore più alto, che toglie ai Comuni un formidabile strumento di controllo sulle operazioni edilizie e l’inverso di un corretto federalismo fiscale solidale.

Piemonte: “Programma casa” i primi alloggi consegnati

 La presidente della Regione, Mercedes Bresso, ha consegnato il 17 maggio ai rispettivi inquilini le chiavi di 27 appartamenti costruiti dalla cooperativa edilizia “G. Di Vittorio” in via Amati 70 a Venaria Reale. Si tratta delle prime abitazioni realizzate con i finanziamenti previsti dal “Programma casa: 10.000 alloggi entro il 2012”. Alla cerimonia erano presenti l’assessore regionale all’Edilizia, Sergio Conti, e il sindaco Nicola Pollari. Il “programma casa” della Regione ha come obiettivo privilegiato il finanziamento di alloggi in affitto con differenti tipologie di canone, ridotto rispetto a quello di libero mercato, al fine di rispondere in modo concreto alle diversificate attese dei cittadini più deboli e svantaggiati.

Milano: la valorizzazione immobiliare senza piu ostacoli

 L’assessore Verga: “Piena operatività del fondo del Comune di Milano. Tar respinge richiesta di sospensiva”. “Con la sottoscrizione dell’atto di avveramento della condizione sospensiva, i contratti di apporto e di compravendita degli immobili inseriti nel piano di valorizzazione del patrimonio comunale saranno a tutti gli effetti operativi”. Lo ha annunciato l’assessore alla Casa Gianni Verga a seguito della sottoscrizione dell’atto, avvenuta nei giorni scorsi, tra Comune di Milano, Bnl Fondi immobiliari Sgr e Unicredit banca d’impresa. “Il soggetto finanziatore selezionato dalla Sgr, ha spiegato Verga, erogherà al fondo il finanziamento necessario per pagare al Comune di Milano il prezzo di compravendita del portafoglio immobiliare oggetto dell’operazione. Si completa in questo modo la fase di trasferimento degli immobili da valorizzare e si dà avvio alla piena operatività del fondo istituito dal Comune e da Bnl fondi immobiliari”. “Nell’arco di pochi mesi, ha concluso l’assessore, la Sgr dovrà mettere a punto, e condividere con il Comune, la strategia di valorizzazione del patrimonio e presentarla ai potenziali investitori per il collocamento delle quote del fondo detenute da Palazzo Marino. Tutto ciò è stato possibile perché il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva sulla delibera di valorizzazione”. Il Tar ha infatti motivato il suo giudizio, esprimendo di fatto un parere positivo sul provvedimento. In particolare: il riferimento agli alloggi quale oggetto del piano di vendita non esclude la cessione in blocco dei medesimi essendo quest’ultima la modalità più idonea per attuare un programma di alienazione; sono consentite forme flessibili di alienazione del patrimonio immobiliare degli Enti locali, anche in deroga al regolamento statale di contabilità pubblica, purché siano rispettati i relativi principi, nonché la trasparenza e la pubblicità delle relative procedure.

La provincia di Reggio Emilia a favore di 2 milioni di emiliani. Accordo in quattro Modena, Parma, Piacenza e Reggio per migliorare la politica abitativa

 Razionalizzare i servizi e le attività fra le Acer, ottimizzare e valorizzare l’organizzazione e le professionalità, mettere in pratica economie di scala che permettano di migliorare i livelli di efficienza, efficacia e qualità dei servizi, promuovere le politiche per la casa secondo criteri di sostenibilità sociale, economica e ambientale. Questi gli obiettivi del Protocollo d’intesa firmato il 23 aprile, nella Sala del Consiglio provinciale alla presenza di Enrico Cocchi – direttore generale dell’Assessorato regionale alla Programmazione e sviluppo territoriale – dai rappresentanti delle Province di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia, e dai presidenti delle Acer di Modena, Vito Tedeschini, di Parma, Romano Vitali, di Piacenza, Flavio Antelmi, e di Reggio Emilia, Marco Corradi. Un patto a quattro a favore di nuove e più efficaci politiche per la casa in grado di venire incontro alle esigenze di quasi 2 milioni di emiliani. “Si tratta di una iniziativa importante in particolare perché coinvolge quasi la metà della popolazione regionale, l’intera Emilia Ovest, ovvero uno dei distretti socio-economici più competitivi in Europa con indicatori-record per occupazione, numero di imprese, valore aggiunto, brevetti – ha spiegato Marcello Stecco, assessore provinciale alla Solidarietà di Reggio Emilia – Il Protocollo punta non solo a sostenere la qualità della vita dei cittadini e la coesione-sicurezza sociale, ma anche la competitività di questa area vasta in tempi di forte globalizzazione”.

In aumento le locazioni ma non diminuisce la voglia di mutuo

 Il Sicet ha presentato l’appello e le proposte in materia abitativa del suo sindacato inviato ai candidati premier di tutti i partiti per le elezioni politiche. In Italia l’emergenza abitativa interessa oltre 2 milioni e mezzo di famiglie e il 63% di chi vive in affitto è a rischio povertà con redditi incompatibili con gli affitti di mercato. Negli ultimi anni, secondo i dati Nomisma e Banca d’Italia, l’affitto medio annuo è passato da 1.526 a 3.905 euro, un incremento del 156% più sensibile al Nord che al Sud. La scarsa attenzione al tema è dovuta ad una situazione nazionale prevalentemente caratterizzata da famiglie proprietarie dell’abitazione ma, nella stragrande maggioranza dei casi, sono in affitto famiglie con basse o bassissime condizioni economiche. Tra le proposte, particolare attenzione viene data alla questione degli sfratti: in Italia, secondo i dati del Ministero dell’Interno, ci sono state oltre 100 mila richieste di sfratto solo nel 2007, sono 45 mila i provvedimenti convalidati, mentre sono circa 23 mila gli sfratti eseguiti nell’ultimo anno; nell’80% dei casi è la morosità la causa principale.

Cgl, Legambiente, Spi, Sunia e Fillea: “Piu’ case in affitto con canone accessibile?”

 E’ questo il nucleo del programma “PIU’ CASE IN AFFITTO: UN PROGRAMMA POSSIBILE”, elaborato dalla CGIL, con SPI, FILLEA, SUNIA e Legambiente. L’obiettivo è di mettere sul mercato in dieci anni un milione di case a canone convenzionato. E’ questo l’unico modo per creare un mercato dell’affitto che non taglieggi il reddito dei lavoratori e dei pensionati, che consenta ai giovani di trovare una casa per studiare o per sposarsi, che dia risposte civili agli immigrati, che permetta di trovare lavoro, anche fuori dalla città di residenza, senza rinunciare al 50 per cento del salario. Questo è possibile investendo non meno di 100 miliardi di Euro in 10 anni. La cifra sarebbe impegnativa se si trattasse solo di risorse pubbliche. Riteniamo invece che, fermo restando anche un intervento pubblico diretto, a finanziare il programma debbano essere soggetti privati ed istituzionali, creando le convenienze per indurli ad investire le loro risorse. In particolare riducendo il costo delle aree, quelli di costruzione ed i tempi delle procedure. Il programma non si “limita” al problema casa. L’obiettivo è anche quello di una nuova progettualità per rendere le nostre città più solidali e sostenibili.

L’ASPPI consegna a Francesco Rutelli il “Focus sulla casa”

 Luigi Ferdinando Giannini, Presidente Nazionale dell’Asppi-Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari, ha consegnato a Francesco Rutelli, capolista al Senato del Partito Democratico e candidato Sindaco di Roma, il Focus Casa, documento elaborato dall’Asppi in occasione delle elezioni, contenente un’approfondita analisi del settore immobiliare e le richieste dell’Associazione alle forze politiche. «La casa – ha affermato il professor Alberto Gambino, Consigliere Politico del Vicepresidente del Consiglio uscente, nonché candidato al Comune di Roma nella ‘Lista civica per Rutelli’ – è fra i temi portanti nel programma di governo del centro sinistra. Francesco Rutelli ha promosso in più occasioni la cosiddetta “cedolare secca” per la tassazione dei redditi da affitto ad aliquota fissa e non marginale, che ha trovato spazio fra le proposte del Pd. Molte delle richieste contenute nel Focus Casa dell’Asppi sono ampiamente condivise, come ad esempio il rilancio dell’Edilizia Residenziale Pubblica, con grande attenzione per i giovani. Da sindaco di Roma, Rutelli adotterà una nuova politica per la casa, poiché oggi è estremamente difficile trovare un’abitazione in affitto o comperarla, per chi ha un reddito medio-basso. Nel corso del mandato da sindaco, l’intendimento è quello di realizzare 10 mila case popolari, 10 mila case in affitto agevolato e 6 mila alloggi per studenti».
Il Presidente Nazionale dell’Asppi ha apprezzato le parole di Gambino, che sono in linea con molte delle proposte avanzate dall’Associazione.

Casa. Firmato decreto per definizione alloggio sociale

 Ieri il Ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro ha firmato il decreto per la definizione di alloggio sociale, ai fini dell’esenzione dall’obbligo di notifica degli aiuti di Stato – art. 5 della legge 8 febbraio 2007, n.9.

Un provvedimento importante per i Comuni e in particolare per le prerogative delle amministrazioni locali in materia di erogazioni di servizi abitativi ed erogazioni di servizi, anche sperimentali, per far fronte ai nuovi bisogni alloggiativi anche in forme diverse da quelle conosciute come l’edilizia sovvenzionata.

Secondo quanto previsto dal decreto, è definito alloggio sociale l’unità immobiliare adibita ad uso residenziale in locazione permanente che svolge la funzione di ridurre il disagio abitativo di individui e nuclei familiari svantaggiati, non in grado di accedere alla locazione nel libero mercato. Il comma 5 dell’articolo 1 precisa che l’alloggio sociale, in quanto servizio di interesse economico generale, costituisce standard urbanistico aggiuntivo da assicurare mediante cessione gratuita di aree o di alloggi, sulla base e con le modalità stabilite dalle normative regionali.

Quasi 5 milioni di euro per la realizzazione di alloggi Erp in quattro Comuni delle province di Roma e Latina

 Partiranno a breve i lavori di completamento degli edifici di edilizia residenziale pubblica (Erp) nei Comuni di Poli e Zagarolo, in provincia di Roma di Maenza e Minturno, in provincia di Latina.

È quanto stabilisce una delibera approvata durante la sua ultima seduta, dalla Giunta Regionale del Lazio, su proposta dell’assessore ai Lavori Pubblici e Politiche della Casa Bruno Astorre; il provvedimento prevede l’utilizzo di somme già stanziate per un totale di quasi 5 milioni di euro. I Comuni, infatti, avevano ottenuto dei finanziamenti con precedenti delibere per il completamento di un certo numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica; i lavori non erano però partiti nei tempi previsti per motivi tecnici.

Consegnati 112 nuovi alloggi Ater a Roma

 Consegnate oggi nel nuovo quartiere romano di Ponte di Nona 112 abitazioni di edilizia residenziale pubblica. Nella “nuova Garbatella” situata alla periferia est di Roma tanti cittadini hanno salutato il presidente Marrazzo, Luca Petrucci, presidente dell’Ater di Roma e l’assessore regionale alla Casa Bruno Astorre accolti anche dal presidente dell’VIII municipio di Roma, Fabrizio Scorzoni.

Il complesso edilizio realizzato in via Aldo Capitini nel quartiere di Ponte di Nona sulla via Prenestina su progetto dell’architetto Paolo Portoghesi è stato consegnato a 112 famiglie regolarmente inserite nelle graduatorie del comune di Roma.

Nel suo intervento il presidente Marrazzo ha sottolineato che “Per troppo tempo la casa non è stata considerata un bene primario. Mi auguro che tutte le forze politiche la inseriscano nella loro agenda”. Il presidente ha inoltre sottolineato che “in questi anni si è costruito troppo per i privati: è arrivato il momento di riportare l’equilibrio”.

“Siamo riusciti in poco più di un anno- dice Luca Petrucci, Presidente dell’Ater di Roma a consegnare 310 nuovi alloggi popolari. Un lavoro che, in collaborazione con il Comune di Roma che gestisce le graduatorie di coloro che fanno richiesta di un alloggio popolare, ha consentito a questa azienda di fornire una risposta concreta all’emergenza abitativa”.

Regione Lombardia: Fare politica per la casa significa fare politica per la famiglia

 Cinquecentoquaranta giovani coppie riceveranno a breve un contributo a fondo perduto di 5.000 euro per l’acquisto della prima casa. Altre 1.615 famiglie hanno, invece, tempo fino al 30 giugno 2008 per perfezionare la propria domanda con la presentazione di tutti i documenti necessari per accedere allo stesso finanziamento. E’ quanto prevede il decreto della direzione generale dell’assessorato alla Casa e Opere Pubbliche della Regione Lombardia che approva la graduatoria definitiva delle 2.155 nuove famiglie che hanno dimostrato di avere i requisiti per godere del finanziamento. Rientrano nella categoria le coppie formate da soggetti di sesso diverso, che si sono sposate o che si sposeranno nel periodo 1° novembre 2006-30 giugno 2008 e che non hanno compiuto 40 anni alla data di presentazione della domanda.

Comune di Milano: Dialogo con i sindacati sul tema della casa

 L’assessore alla Casa Gianni Verga interviene in riferimento al presidio delle rappresentanze sindacali organizzato oggi davanti a Palazzo Marino
Apertura al dialogo. L’assessore alla Casa Gianni Verga, in seguito al presidio delle rappresentanze sindacali organizzato davanti a Palazzo Marino, parla di disponibilità da parte dell’Amministrazione comunale. “Il Comune di Milano partecipa al tavolo di lavoro e di approfondimento promosso dall’Anci che ha lo scopo di aprire un confronto fra i Comuni e la Regione Lombardia sull’applicazione della Legge regionale 8/11/2007, n. 27, che riguarda anche il tema della decadenza. Alla Regione è già chiesto lo slittamento del termine di applicazione della nuova normativa all’1° luglio 2008, in maniera tale da avere più tempo per una migliore valutazione complessiva degli incrementi economici derivanti dalla sua applicazione”.