CasaOggi. Tendenza e funzionalità in bagno con le collezioni Bath Collection e Complements Collection di Birex

 Birex in pochi anni è diventata una realtà leader nel settore dei complementi multiuso arredi per lavanderie ed ingressi. L’ ampia gamma di prodotti offerti permette di arredare con efficacia tutti gli ambienti domestici con le due collezioni Bath Collection e Complements Collection.

I programmi offerti infatti, disponibili in molte misure e con una gamma di finiture sempre aggiornata, hanno inoltre come ulteriore punto di forza l’ alta ricerca tecnologica ed una speciale cura non solo dei dettagli ma forniscono anche istruzioni specifiche inerenti uso e manutenzione dei materiali più delicati. Birex si affida ai migliori designers per realizzare le proprie collezioni.

Lo Studio Driusso Associati Architetti spazia nei settori dell’ Architettura, Allestimenti, Industrial Design. L’ approccio progettuale è particolarmente attento alla ricerca formale, alle innovazioni tecnologiche e alle sperimentazioni sui materiali. Particolare attenzione viene data alla progettazione della luce, sia naturale che artificiale.

Lo studio opera sia in Italia che in campo Internazionale, ha conseguito numerosi premi e menzioni speciali per realizzazioni sia nel campo dell’ architettura che del design, ultimo il prestigioso Good Design Graphic Award (Dic. 2006) del Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design. Imago Design è il laboratorio creativo fondato e coordinato dall’ architetto Gian Luca Perissinotto.

Riunisce architetti e art directors che elaborano strategie integrate di comunicazione aziendale operando in tutti i settori della progettazione (Industrial Design, Interior Design, Retail e Graphic Design). Dal prodotto allo shop, dallo show room al catalogo, Imago Design gestisce l’immagine di prestigiosi marchi industriali e commerciali, che si confrontano con i livelli più alti della competizione internazionale. Le firme più prestigiose: Regia, Sicartt, Idea Group.

Corso Design: primo in Italia. L’ Accademia delle Belle Arti e Design Center Bologna danno il via al Corso di diploma di II livello in Design Management

 Il corso biennale di Diploma di II livello in Design Management è la novità dell’ offerta formativa proposta da Accademia di Belle Arti e Design Center Bologna, a partire dall’ Anno Accademico 2009 / 10. Un corso unico in Italia (e quanto mai raro anche a livello internazionale).

Ed infatti, già un primo pool di aziende di chiara fama (Barilla, BolognaFiere e Mortara Rangoni) ha siglato un accordo per essere partner attivi del progetto, attraverso l’ attivazione di workshop, l’ offerta di stage formativi e l’ erogazione di interventi in aula. E mentre ulteriori aziende sono in procinto di sottoscrivere lo stesso accordo, Unindustria Giovani Imprenditori mette a disposizione una serie di borse di studio per l’ iscrizione al corso.

Sono infine già annunciati, in un ciclo di workshop, gli interventi di una serie di operatori di caratura internazionale, come Michael Thomson (Design Connect, past president Beda); Toby Scott (Pentacle, ex direttore Design Innovation Ireland), Jorge Frascara (professore emerito della University of Alberta, Canada, ed ex presidente Icograda), Roberto Giolito (direttore Centro Stile Fiat).

Il corso biennale di Diploma di II livello in Design Management a partire dall’ Anno Accademico 2009 / 10 è aperto a tutti gli studenti in possesso di Diploma di Laurea di I livello delle Università e delle Accademie di Belle Arti italiane ed europee.

L’ Accademia delle Belle Arti di Bologna e Design Center Bologna hanno dato vita al Corso, primo in Italia, con l’ obiettivo di generare una figura innovativa, tanto sostanziale quanto carente, per il mercato del design italiano.

Il design manager è infatti colui che si occupa di inserire e ottimizzare il ruolo del design all’ interno dei processi produttivi, intendendo per design non solo la carrozzeria dei prodotti, ma soprattutto un metodo per analizzare e risolvere problemi, che possono andare dalla strategia (design strategico) alla innovazione (concept design) al trasferimento dalla ricerca alla produzione (advanced design).

Fiera del Levante: arredamento e design

 Attenzione per il design, alta qualità dei materiali, massima convertibilità: sono queste le componenti che determinano la scelta dell’arredamento ideale per case, uffici ed ogni altro ambiente. Passeggiando tra gli stand del Salone dell’Arredamento della Fiera del Levante di Bari, in programma dal 13 al 21 settembre, non potrà sfuggire agli occhi del visitatore l’elevato standard qualitativo dei prodotti presentati, garantito dalla professionalità e affidabilità di aziende selezionate fra i migliori produttori di arredo casa in Italia. Nei giorni di fiera, infatti, saranno presenti a Bari alcuni tra i più prestigiosi marchi di design italiano, con mobili e accessori che vengono da queste costruiti e costantemente innovati attraverso le più avanzate tecniche e tecnologie applicate nel settore dell’arredamento e della casa.
Scavolini, Snaidero, Fimes, Cattalan Italia, Bauline e L’Accademia del Mobile sono solo alcune delle aziende che hanno scelto la Specializzata come vetrina privilegiata per lanciare sul mercato del Mezzogiorno le novità delle produzioni 2008.
La linea arredo “Esprit Lux” presentata dall’Accademia del Mobile, ad esempio, fa parte del programma L’Esprit, un vero e proprio sistema d’arredo che comprende zona giorno, zona notte, pareti componibili e complementi d’arredo come scrivanie e tavolini da salotto. E’ disponibile con tre differenti finiture: ciliegio, noir e bianco. Un bianco caldo con effetto invecchiato che regala al design di questa linea uno stile fresco e molto raffinato .
Un’altra novità è rappresentata dalla linea OKU, l’ultima nata e prima in assoluto prodotta in stile moderno. Realizzata in Rovere massello, ha il valore e la ricchezza del legno incastonata in una collezione di assoluta modernità.
Si chiama Kube, invece, il nuovo modello di cucina Snaidero, disegnato da Giovanni Offredi, che l’azienda proporrà in occasione della 72^ Fiera del Levante. Si tratta di mobili dallo stile raffinato, dal design essenziale nelle linee e dalla grande praticità e funzionalità, che si basa sul gioco di volumi geometrici e su un sofisticato equilibrio di blocchi con funzionalità distinte. Visivamente Kube sembra sospesa da terra, grazie allo zoccolo realizzato in alluminio lucido con finitura a specchio. Anche il piano di lavoro sottile crea un effetto ottico di percezione a “scomparsa” mentre funzionali blocchi operativi si impongono con grossi spessori.

Piemonte: Torino Design

 Cultura del progetto e del prodotto industriale dal 20 giugno al 21 settembre. Nel novembre 1991 usciva “Torino Design”, numero monografico di Atti e Rassegna Tecnica (SIAT-Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino) che per la prima volta si poneva l’obiettivo di esplorare la realtà regionale del design. Il panorama risultò così ricco e diversificato che SIAT, allora diretta da Giorgio De Ferrari, negli anni successivi colse l’occasione per promuovere una ricerca a tutto campo finalizzata alla documentazione della cultura del progetto e del prodotto industriale nell’area regionale attraverso un’esposizione ideata per il grande pubblico, ma dove anche i cultori del design potessero trovare un quadro aggiornato del fenomeno. I due anni di ricerca che furono necessari fecero della mostra Torino Design un caso-studio unico; da fenomeno inesplorato, il design a Torino e in Piemonte divenne fenomeno visibile e condivisibile: non solo auto, non solo grandi nomi, ma una diffusa cultura progettuale radicata in una secolare tradizione del fare con mentalità industriale.
Nell’aprile 1995 si inaugurava a Torino la mostra “Torino Design – dall’automobile al cucchiaio” che con oltre 400 prodotti industriali progettati e/o prodotti in Piemonte dal 1970 al 1995 testimoniava la vivacità del design, fino ad allora noto solo per la risonanza del settore automotive. La mostra, oltre a documentare il processo progettuale attraverso elaborati, modelli e prototipi originali, era organizzata in settori: taluni a carattere merceologico, altri più concettuali, testimoni di movimenti e periodi storici. Il successo di quella mostra convinse dell’opportunità di esportare questo patrimonio fuori dai confini nazionali. Una lunga e prestigiosa itineranza (Stoccarda 1996, Amsterdam e Chicago 1997, Nuova Delhi 1998, Tokyo 2000) contribuì a rinnovare l’immagine del territorio attraverso la conoscenza della sua variegata realtà produttiva, caratterizzata da creatività integrata alle fasi ingegneristiche del progetto di design, attenzione all’innovazione tecnologica e da una eccezionale rete di servizi al progetto (modellatori, prototipatori, ingegnerizzatori, comunicatori del prodotto). Da quella positiva esperienza è nata la nuova mostra “Piemonte Torino Design – cultura del disegno industriale nell’area regionale”. Oltre 250 prodotti progettati e/o realizzati nel territorio piemontese da 200 designer e aziende documentano lo stato del design in Piemonte e le sue eccellenze. I prodotti sono organizzati in sezioni precedute da brevi storie introduttive.

Fiera Maison & Objet di Parigi: B&B Italia debutta nel mondo dell’outdoor

 B&B Italia debutta nel mondo dell’outdoor sul palcoscenico parigino all’interno del nuovo padiglione della fiera Maison et Objet di settembre. La presentazione si apre con Canasta, l’inedita serie di arredi che porta la firma di Patricia Urquiola. Nata nel rispetto della sperimentazione e della ricerca proprie dell’azienda, la collezione esplora il tema dell’intreccio proponendo una rivisitazione della paglia di Vienna trattata con un materiale plastico, il vinile, che garantisce solidità, leggerezza e inalterabilità.
La prestigiosa Collezione 1966, disegnata da Richard Schultz, amplia invece la gamma con nuovi elementi e nuove varianti cromatiche.