Autorizzazione paesaggistica. Procedura già in vigore

 Dall’ 1 gennaio 2010 è entrata a regime la procedura per il rilascio dell’ autorizzazione paesaggistica prevista dall’ art. 146 del decreto legislativo 42 /2004 (Codice dei beni culturali) e viene così a decadere il regime transitorio più volte prorogato negli ultimi anni anche su richiesta dell’ Ance.

In via preliminare si evidenzia che l’ Ance, nell’ ambito dell’ iter preparatorio del consueto decreto legge di fine d’ anno di proroga di termini legislativi in scadenza, aveva proposto un ulteriore rinvio, di almeno sei mesi, dell’ entrata in vigore del regime ordinario e ciò proprio per consentire alle Regioni e agli enti locali di attrezzarsi nei confronti della nuova normativa.

Tale proposta non è stata per il momento accolta a livello governativo e pertanto l’ Ance la veicolerà di nuovo nell’ ambito della conversione del decreto legge Milleproroghe194 / 2009 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 30 dicembre 2009).

La procedura ordinaria prevista dall’ art. 146 del D.Lgs 42 / 04, di competenza regionale (salva delega ad altro ente pubblico), è caratterizzata dall’ intervento della Sovrintendenza non più in via successiva, ma preventiva attraverso il rilascio di un parere entro un termine perentorio. Il parere del Sovrintendente ha natura vincolante per il rilascio dell’ autorizzazione paesaggistica e quindi del successivo titolo abilitativo edilizio (DIA o permesso di costruire).

Decreto Milleproroghe – Le principali misure fiscali

 Proroga dei termini per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli Studi di Settore per gli anni 2009 e 2010, estensione temporale dello “scudo fiscale“ sino al 30 aprile 2010, con modifica delle aliquote dell’ imposta “straordinaria“ e sostituzione delle agevolazioni fiscali applicabili nelle zone franche urbane con un contributo di natura finanziaria

Queste le principali misure fiscali contenute nel decreto legge 30 dicembre 2009, n.194, recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (cd decreto mille proroghe), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.302 del 30 dicembre 2009 ed in vigore dalla stessa data.

1. Proroga dei termini per la pubblicazione in G.U. degli Studi di Settore – art.1, c. 4
2. Proroga dello scudo fiscale – art.1, c.1 – 3
3. Modifica delle agevolazioni per le zone franche urbane – art.9, c.4
4. Disposizioni in favore dell’ Abruzzo – art.1, c.10-11

1. Proroga dei termini per la pubblicazione in G.U. degli Studi di Settore – art.1, c. 4

Al fine di tener conto della crisi economica e dei mercati, l’ art.1, comma 4, del D.L. 194 / 2009, stabilisce la proroga dei termini della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale degli Studi di Settore per gli anni 2009 e 2010.

In particolare, viene previsto che:
– per l’ anno 2009, gli Studi di Settore dovranno essere pubblicati in G.U. entro il 31 marzo 2010;
– per l’ anno 2010, la pubblicazione in G.U. dovrà avvenire entro il 31 marzo 2011.

Finanza e fisco: dal decreto legge Milleproroghe news per le costruzioni

 Sulla Gazzetta ufficiale n. 49 del 28 febbraio scorso è stata pubblicata la legge 27 febbraio 2009, n. 14 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto – legge 30 dicembre 2008, n. 207 recante proroga di termini previsti da disposizioni legislative e disposizioni finanziarie urgenti”. Si tratta della conversione in legge del decreto – legge “Milleproroghe” approvato dal Senato e dalla Camera, in entrambi i casi con voto di fiducia. Sono, quindi, confermate tutte le misure contenute nel provvedimento ed, in particolare, quelle, qui di seguito riportate.

Ici: Errani, Decreto da modificare

 “La modalita’ con la quale il Governo da’ copertura al taglio dell’Ici solleva di fatto molti seri problemi”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani in riferimento alle conseguenze che il provvedimento avra’ sul trasporto pubblico locale e sull’ospedale di Cona (Cona), annunciando di avere gia’ chiesto al Governo di modificarlo. “Piu’ si entra nel merito delle voci tagliate nell’articolato del decreto – ha continuato Errani – piu’ si scopre che da molti punti di vista i cittadini subiranno un danno concreto. Il Governo cancella impegni finanziari che hanno dato vita a contratti, intese, programmi come l’accordo sul trasporto pubblico locale o opere lungamente attese come l’Ospedale di Cona. In particolare i fondi Inail per Cona sono il frutto sofferto di atti sottoscritti da tutti i soggetti istituzionali, Governo compreso. Questo, se non corretto rapidamente, comportera’ il blocco dei lavori, ad un anno dalla consegna dell’Ospedale; disattendendo in questo modo precisi impegni assunti con la comunita’ ferrarese”. “Per questo – ha concluso Errani – insisteremo a chiedere direttamente al Governo, come abbiamo gia’ fatto in queste ore, di cambiare il decreto e, comunque, di assicurare in ogni modo lo stanziamento Inail necessario al completamento dei lavori evitando al cantiere nuove interruzioni”.